IL FARO DEI SOGNI

BIOGRAFIA DEL PALLADIO

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view post Posted on 18/1/2022, 11:07     Top   Dislike
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1642500332392Palladio




Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola (Padova, 30 novembre 1508 – Maser, 19 agosto 1580), è stato un architetto, teorico dell'architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia. Influenzato dall'architettura greco-romana, anzitutto da Vitruvio, è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell'architettura occidentale[3].

Fu l'architetto più importante della Repubblica Veneta, nel cui territorio progettò numerose ville che lo resero famoso[4], oltre a chiese e palazzi, questi ultimi prevalentemente a Vicenza, dove si formò e visse. Pubblicò il trattato I quattro libri dell'architettura (1570) attraverso il quale i suoi modelli hanno avuto una profonda influenza sull'architettura occidentale; l'imitazione del suo stile diede origine ad un movimento destinato a durare per tre secoli, il palladianesimo, che si richiama ai principi dell'antichità classica. La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto sono uno dei patrimoni dell'umanità UNESCO.

Di lui, durante la sua permanenza a Vicenza, Goethe disse:

«V'è davvero alcunché di divino nei suoi progetti, né meno della forza del grande poeta, che dalla verità e dalla finzione trae una terza realtà, affascinante nella sua fittizia esistenza.»
(Goethe nel suo diario di viaggio in Italia[5])



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Orientamenti artistici e culturali


La formazione culturale di Andrea Palladio avvenne sotto la guida e tutela dell'umanista Gian Giorgio Trissino dal Vello d'Oro, probabilmente l'intellettuale più in vista in una città in cui l'artista più noto era, all'epoca, Valerio Belli, cesellatore, in rapporti con Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio, e la cui casa aveva tanto stupito il Vasari.

Gian Giorgio Trissino, nobile colto e raffinato, letterato studioso della lingua italiana, architetto per diletto, nel 1535 volle ristrutturare la propria villa alle porte di Vicenza acquistata dal padre Gaspare nel 1482: nel disegnare la facciata principale esposta a sud si richiamò alle soluzioni di Raffaello per Villa Madama, con una loggia a doppie arcate posta tra due torrette una delle quali preesistente: la torre a lato di un corpo composto da un portico con loggia al piano superiore è uno schema tipico dell'architettura vicentina quattrocentesca. Il Trissino rompe con questa tradizione e, in adesione allo spirito umanistico e neoplatonico, compone gli spazi interni seguendo uno schema rigorosamente proporzionale e simmetrico: le stanze laterali sono legate tra loro da un sistema di proporzioni interrelate 1:1; 2:3; 1:2. Così Trissino anticipò quel modello che diventerà poi un tratto significativo dell'organizzazione delle stanze con Palladio. La tradizione vuole che tra le maestranze impiegate nei lavori vi fosse il giovane Andrea, notato dal Trissino per la sua abilità. Sarà proprio Giangiorgio Trissino a condurlo con sé a Roma nei suoi viaggi di formazione a contatto con il mondo classico e a introdurlo presso l'aristocrazia vicentina.

Da qui in poi la vita artistica del Palladio si dipana con una rarissima effervescenza e una incredibile quantità di opere realizzate, prima fra tutte la Basilica Palladiana che segna la piazza principale di Vicenza, villa Almerico Capra detta "La Rotonda" a pochi chilometri dalla città, forse l'edificio palladiano più noto ed infine lo splendido Teatro Olimpico, primo esempio di teatro stabile coperto realizzato in epoca moderna nel mondo occidentale e ancor oggi capolavoro ineguagliato.

Il Palladio collaborò con Daniele Barbaro, patriarca di Aquileia, che stava traducendo dal latino e commentando il De architectura di Vitruvio, disegnandone le illustrazioni. Profondo studioso d'architettura antica, Barbaro divenne mentore di Palladio dopo la morte di Trissino nel 1550 e nel 1554 si recarono insieme a Roma, accompagnati anche da Giovanni Battista Maganza e Marco Thiene, per preparare la prima edizione e traduzione critica del trattato di Vitruvio, poi stampata a Venezia nel 1556.

Grazie all'influenza dei Barbaro, Palladio iniziò a lavorare a Venezia, soprattutto nell'architettura religiosa. Nel 1570, 10 anni prima della morte, subentrò a Jacopo Sansovino come Proto della Serenissima (architetto capo della Repubblica Veneta).[14][15] Nello stesso anno pubblicò a Venezia I quattro libri dell'architettura, il trattato a cui aveva lavorato fin da giovane e in cui è illustrata la maggior parte delle sue opere. I Quattro libri furono il più importante di numerosi testi che Palladio pubblicò nella seconda parte della sua vita, corredandoli delle proprie illustrazioni. Nel 1574 diede alle stampe i Commentari di Cesare.

Quando morì nel 1580, buona parte delle sue architetture erano solo parzialmente realizzate; alcuni cantieri (come quello per la Rotonda) furono proseguiti da Vincenzo Scamozzi, mentre altre opere (come Palazzo Chiericati) furono completate solo molti anni dopo, sulla base dei disegni pubblicati nei Quattro libri.

Palladio affronta il tema, dibattuto nel Cinquecento, del rapporto fra civiltà e natura e lo risolve "affermando il profondo senso naturale della civiltà, sostenendo che la suprema civiltà consiste nel raggiungere il perfetto accordo con la natura senza perciò rinunciare a quella coscienza della storia che è la sostanza stessa della civiltà".[16] Questo "spiega l'enorme fortuna che il pensiero e l'opera del Palladio avranno nel Settecento, quando i filosofi dell'Illuminismo sosterranno il fondamento naturale della civiltà umana".[16] Sono infatti neopalladiani molti edifici costruiti nei neonati Stati Uniti d'America come la Casa Bianca ed il Campidoglio a Washington o certi edifici di Monticello in Virginia. Neopalladiani sono pure la Redwood Library (1747) e la Marble House a Newport, l'Università della Virginia a Charlottesville, la Piantagione Woodlawn ad Assumption in Louisiana.

Ciò è stato possibile anche grazie all'opera di Ottavio Bertotti Scamozzi (1719-1790) che eseguì il rilievo quotato di tutte le opere di Andrea Palladio. Ogni edificio fu rappresentato in pianta, prospetto e sezione attraverso tavole nitidissime. L'unità di misura utilizzata fu il piede vicentino pari a m. 0,356. Queste tavole rappresentano da sempre una utile guida per quanti intendono progettare un edificio in stile palladiano.





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1563 circa (costruzione 1564 - 1566): Villa Valmarana, per Gianfrancesco Valmarana, Lisiera di Bolzano Vicentino (Vicenza)
Dopo il 1563: Monumento funebre a Luigi Visconti nel chiostro del Capitolo nella Basilica del Santo, Padova (attribuito)
1564 (costruzione 1564 - 1565): Porta e cappella Almerico della Cattedrale di Vicenza, per Paolo Almerico, Vicenza
1564: Facciata della chiesa di San Francesco della Vigna, per Giovanni Grimani, Venezia
1564 (costruzione 1565 - 1586): Palazzo Pretorio, per il Consiglio cittadino, Cividale del Friuli (Udine) (progetto, attribuito)
1564?: Palazzo Angaran, per Giacomo Angaran, Vicenza (progetto non realizzato)
Dopo il 1564: Palazzo Capra al Corso, per Giulio Capra, Vicenza (progetto non realizzato)
Dopo il 1564 (costruzione 1565 - 1570): Villa Forni Cerato, per Girolamo Forni, Montecchio Precalcino (Vicenza)
1565 (costruzione 1565 - 1576): chiesa del monastero di San Giorgio Maggiore, per la Congregazione di Santa Giustina, Venezia (conclusa postuma tra il 1607 e il 1611 con una diversa facciata)
1565 (costruzione 1571 - 1572): Loggia del Capitanio, per il Consiglio cittadino, Vicenza
1565 (costruzione 1566 - 1580): Palazzo Valmarana, per Isabella Nogarola Valmarana, Vicenza
1565 (costruzione 1565 - 1585 circa): Villa Serego, per Marcantonio Serègo, Santa Sofia di Pedemonte, San Pietro in Cariano (Verona)
1566 - 1567 (costruzione 1567 - 1605): Villa Almerico Capra detta "La Rotonda", per Paolo Almerico, Vicenza (completata postuma nel 1585 da Vincenzo Scamozzi)
1566: Ponte di Rialto, Venezia (progetto non realizzato)
1567; 1569: Ponte di Bassano, Bassano del Grappa (ricostruito nel 1748 e dopo la seconda guerra mondiale)
1569 (costruzione 1570 - 1575): Palazzo Barbaran da Porto, per Montano Barbarano, Vicenza
1569 o 1580 ? (costruzione 1580 - 1588): Ponte sul Tesina, Torri di Quartesolo (Vicenza) (attribuito)
1570 (costruzione 1572 - 1580): Villa Porto, per Iseppo da Porto, Molina di Malo (Vicenza) (incompiuta)
1571 ? (costruzione 1572 - 1585): Palazzo Porto in piazza Castello, per Alessandro Porto, Vicenza (incompiuto; parzialmente completato nel 1615 da Vincenzo Scamozzi)
1572 ? (costruzione prima del 1586 - anni 1610): Palazzo Thiene Bonin Longare, per Francesco Thiene, Vicenza (progetto; costruito da Vincenzo Scamozzi)
1574: Sale di Palazzo Ducale, Venezia
1574: studi per la facciata della Basilica di San Petronio, Bologna
1574 o 1579 ?: Chiesa delle Zitelle, Venezia (attribuzione incerta)
1576 circa (costruzione 1576 - 1580): Cappella Valmarana, per Isabella Nogarola Valmarana, nella chiesa di Santa Corona, Vicenza
1576 (costruzione 1595): Arco delle Scalette, per Giacomo Bragadino, Vicenza (attribuito, realizzato postumo)
1576 (costruzione 1577 - 1586): Basilica del Redentore, Venezia
1578 (costruzione 1588 - 1590): chiesa di Santa Maria Nova, Vicenza (attribuito, progetto, costruito postumo)
1579: Porta Gemona, per il Consiglio cittadino, San Daniele del Friuli (Udine)
1580: chiesa di Santa Lucia, Venezia (disegni per l'interno; demolita)
1580 (costruzione 1580 - 1584): Tempietto di Villa Barbaro, per Marcantonio Barbaro, Maser (Treviso)
1580 (costruzione 1580 - 1584): Teatro Olimpico, per l'Accademia Olimpica, Vicenza (completato postumo nel 1585 da Vincenzo Scamozzi)


Lo stile di Palladio
Il palladianesimo negli Stati Uniti: la Rotunda dell'Università della Virginia, progettata in stile palladiano da Thomas Jefferson.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Palladianesimo.

L'architettura del Palladio, benché quasi totalmente confinata nel Veneto, divenne presto famosa e studiata in tutta Europa e da qui negli altri paesi di tradizione anglosassone, dando vita a un fenomeno culturale noto come palladianesimo, diffuso in particolare nel Regno Unito, in Irlanda, negli Stati Uniti, come pure in Russia. In Inghilterra tra i primi ad ispirarsi al suo stile furono Inigo Jones e Christopher Wren; un altro suo ammiratore fu l'architetto Richard Boyle, più noto come Lord Burlington, che - con William Kent - progettò la Chiswick House.

La Casa Bianca, residenza del presidente degli Stati Uniti d'America, è progettata in stile palladiano, così come la residenza di Monticello progettata per sé da Thomas Jefferson[21]. Con la risoluzione n. 259 del 6 dicembre 2010 il Congresso degli Stati Uniti d'America ha riconosciuto Palladio come "padre dell'architettura americana"[22][23][24].





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Palladio

 
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