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| CAP. XXXI.
Krishńa, con il consenso di Indra, porta l'albero Párijáta a Dwáraká; sposa le principesse salvate da Naraka.
KEŚAVA, essendo così elogiato dal re degli dei, sorrise e gli parlò gravemente in risposta. "Tu sei Indra", disse, "il re dei celesti: noi siamo solo mortali, o signore del mondo: devi perdonare quindi l'offesa che ho commesso. Lascia che questo albero di Párijáta sia portato nella sua posizione appropriata. I rimosso in conformità con le parole di Satyá. Ricevi anche questo tuo fulmine, lanciami contro; poiché questa è la tua arma giusta, il distruttore dei tuoi nemici." Indra rispose e disse: "Tu ci inganni, o signore, nel chiamarti mortale; ma sappiamo che sei il signore, sebbene non dotato di sottigliezza di discernimento. Tu sei quello che sei, impegnato nella conservazione attiva della terra ; tu estrai le spine piantate nel suo seno, distruttore della razza demoniaca.Lascia che questo albero Párijáta sia trasferito a Dwáraká, e rimarrà sulla terra finché dimorerai nel mondo dei mortali." Hari, avendo acconsentito alla proposta di Indra, tornò sulla terra, inneggiato da saggi, santi e quirister che lo accompagnavano. del Paradiso.
Quando Krishna arrivò su Dwáraká, fece esplodere il suo guscio e deliziò tutti gli abitanti con il suono. Poi, sceso da Garud́a, si recò con Satyabhámá nel suo giardino, e lì piantò il grande albero Párijáta, il cui odore profumava la terra per tre stadi, e un avvicinamento al quale permetteva a tutti di ricordare gli eventi di un'esistenza precedente; così che, guardando i loro volti in quell'albero, tutti gli Yádava si contemplarono nelle loro forme celesti (originarie). Allora Krishna prese possesso delle ricchezze, elefanti, cavalli e donne, che aveva recuperato da Naraka, e che erano state portate a Dwáraká dai servi del demone; e in una stagione propizia sposò tutte le fanciulle che Naraka aveva portato via dai loro amici;
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contemporaneamente ricevette le mani di tutti loro, secondo il rito, in dimore separate. Sedicimilacento era il numero delle fanciulle, e in tante forme diverse il nemico di Madhu si moltiplicò; sicchè ognuna delle damigelle credette d'averla sposata nella sua sola persona; e il creatore del mondo, Hari, colui che assume la forma universale, dimorò separatamente nella dimora di ciascuna di queste sue mogli.
fonte https://www-sacred--texts-com.translate.go...x_tr_pto=nui,sc
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