| Biografia
Alberto Santos-Dumont nacque nella località "mineira" di Palmira (oggi ribattezzata in onore del suo più famoso figlio), sesto figlio di Henrique Dumont e Francisca dos Santos.
I suoi nonni paterni erano François Dumont ed Euphrasie Honoré, francesi. François venne in Brasile per cercare gemme preziose per le industrie di suo suocero, orefice. Ebbe tre figli in Brasile e morì giovane. Henrique, con l'appoggio del padrino, si laureò presso l'"École des Arts et Métiers" (Scuola delle Arti e dei Mestieri di Parigi), laureandosi in Ingegneria. Quando ritornò in Brasile, lavorò per la realizzazione di opere pubbliche della città di Ouro Preto. Nel 1856, sposò Francisca dos Santos. Si trasferì comunque a Palmira per la costruzione della “Estrada de Ferro Dom Pedro II (Central do Brasil)”, ferrovia che collega Rio de Janeiro a Minas Gerais. Henrique assunse la costruzione del tronco di salita nella "Serra da Mantiqueira", installando il suo cantiere operativo nella località di Cabangu, vicino a Palmira, attuale Santos Dumont. Passò a vivere nella fattoria Cabangu, dove nacque suo figlio Alberto Santos-Dumont.
Francisca dos Santos era figlia del commendatore Paula Santos e di "dona" Rosalina. Henrique e Francisca si sposarono il 6 settembre 1856, nella chiesa di Nossa Senhora do Pilar, a Ouro Preto. Ebbero otto figli:
Henrique - 1857, Ouro Preto, Minas Gerais; Maria Rosalina - 1860, Fazenda do Congo Soco, Santa Bárbara, Minas Gerais; Virgínia - 1866, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais; Luís - 1869, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais; Gabriela - 1871, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais; Alberto Santos-Dumont 1873; Sofia - 1875, Casal, Valença, Rio de Janeiro; Francisca - 1877, Casal, Valença, Rio de Janeiro;
La nascita di Alberto Santos-Dumont avvenne il giorno del 41º compleanno del padre. Passati 4 anni, si trasferirono nella località di Casal, a Valença (l'odierna Rio das Flores) con la famiglia, passando a dedicarsi alla coltivazione di caffè. A Valença, Alberto fu battezzato il 20 febbraio 1877 nella Parrocchia di Santa Teresa.
Henrique Dumont comprò la proprietà rurale di Arindeúva, a circa 20 chilometri da Ribeirão Preto. Fu anche considerato, all'epoca, il re del caffè per aver coltivato, in questa proprietà, quasi cinque milioni di piante. Inoltre, nella proprietà c'erano sette locomotive e 96 km di ferrovie, per il trasporto della produzione fino alla ferrovia che collegava la località a Ribeirão Preto, ferrovia considerata la più moderna del Sud America dell'epoca.
Alberto Santos-Dumont imparò a leggere e a scrivere da sua sorella Virgínia. Studiò anche a Campinas, alla scuola "Culto à Ciência", a San Paolo, alle scuole "Kopke" e "Morton" e alla Scuola di Ouro Preto. Durante l'infanzia, Santos-Dumont studiava anche con professoresse private francesi provenienti direttamente di Parigi. Osservava le nuvole, gli uccelli e costruiva aquiloni. Si interessava anche alla lettura dei libri di Jules Verne e alle esperienze con i palloni aerostatici in occasione delle feste stagionali chiamate festas juninas (festività brasiliane del mese di giugno). Nel 1888 poté vedere, in una fiera a San Paolo, un pallone aerostatico per la prima volta, in una mostra organizzata da dei francesi.
Alberto si interessava di ingegneria e quando era adolescente gli era permesso pilotare le locomotive di suo padre. Aiutava anche nella manutenzione delle macchine di caffè e della macchina da cucito di sua madre. Analizzando il funzionamento delle macchine a vapore, degli ingranaggi e della trasmissione delle pulegge, imparò a lavorare con apparati meccanici.
Sempre cercando informazioni riguardanti l'esperienze aeree, venne a conoscenza dei palloni aerostatici ad aria calda costruite dai fratelli Montgolfier nel 1783 e di quella di Jean Pierre Blanchard e John Jeffries, che fecero la traversata del canale de La Manica in mongolfiera, nel 1785.
Nel 1890, suo padre ebbe un incidente con il calesse, e a causa di ciò dovette vendere la sua proprietà. Nel 1891 si recò con il padre a Parigi dove vide per la prima volta un motore a benzina. Portò in Brasile un'automobile Peugeot, a benzina, il primo autoveicolo del genere in quel paese. L'anno seguente, suo padre gli concesse un anticipo sulla sua parte di eredità e la libertà di scegliere il proprio futuro. Fu così che, su consiglio paterno, decise di andare a studiare ingegneria in Francia, affinché potesse sviluppare il suo potenziale.
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