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| D – Volevo ancora chiedere una cosa, Scifo, per favore. L’altra volta ho sentito una frase: “tutti i cervelli hanno la stessa potenzialità pur non essendo uguali” …
Non più “tutti i cervelli sono uguali”! Meno male!
D – Volevo dire: ma dal punto di vista genetico non c’è una differenza? Per esempio, dal punto di vista di struttura del cervello, che possa più o meno sviluppare quello che gli viene dal corpo mentale o anche dall’akasico?
Dunque, tentiamo di chiarire un attimo questa cosa. Tutti i cervelli – abbiamo detto noi – hanno le stesse potenzialità. Questo cosa sta a significare? Sta a significare che ogni cervello ha la possibilità di esprimere allo stesso modo di tutti gli altri i pensieri, le emozioni, i desideri, le sensazioni. D’accordo?
Questo, però, pur essendo in partenza così, non può accadere allo stesso modo per tutti allorché si considera che ciò che influisce sul cervello sono le vibrazioni astrali, mentali e anche akasiche, in realtà; e considerando che ogni individuo ha il suo corpo astrale che è diverso dagli altri, ogni individuo ha il suo corpo mentale che è diverso dagli altri, ogni individuo – ancora di più – ha il suo corpo akasico con le sue comprensioni e i suoi bisogni che è diverso da tutti gli altri, ci si rende conto che le possibilità di base sono le stesse per tutti, ma come poi vengono messe in atto varia individualmente in modo enorme, come voi ben sapete. E’ chiaro o volete altre spiegazioni?
D – Io mi riferivo specificatamente al fatto che, per esempio, una capacità mentale non possa esprimersi adeguatamente attraverso il cervello perché geneticamente magari il cervello, come struttura neurologica, non può esprimere pienamente questa capacità.
Intanto bisogna vedere cosa intendiamo per “possibilità” e per “capacità”. Certamente se vi sono dei danni fisiologici a un cervello, le possibilità non possono essere identiche, su questo non vi è alcun dubbio, però vi è sempre un certo margine entro il quale anche l’attività cerebrale è flessibile.
Voi sapete che nei casi in cui, per esempio, vi è il danneggiamento di alcune cellule cerebrali che magari sono a capo di determinate funzioni, le cellule intorno incominciano un po’ alla volta a sostituirle pur non avendo le stesse funzioni; incominciano a imparare come farlo. Questo significa che all’interno del cervello stesso ci sono dei meccanismi che fanno sì che queste possibilità di base, questo substrato uguale per tutti, in un modo o nell’altro venga arricchito. Certamente, se poi il danno è molto rilevante, allora vi saranno delle difficoltà a mettere in atto le possibilità, però in linea di massima le possibilità – fino a un certo punto – esistono sempre per tutti.
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