|
|
| Come ho scritto nel mio libro: […] La realta’ non e’ altro che lo specchio di chi crediamo di essere, quindi non di chi siamo veramente, perche’ ci vediamo solamente come una proiezione del nostro mondo interiore. E qui cosa troviamo? Di tutto e di piu: le paure ad esempio, di cui fanno parte sensi di colpa, limitazioni, credenze, condizionamenti, frustrazioni, senso di impotenza, rifiuto, abbandono, sfiducia, insicurezza ecc. ecc. E’ proprio come se ci guardassimo in uno specchio macchiato, dove le macchie che vediamo non ci appartengono, sono solo sullo specchio e non fissate su di noi. Tuttavia se ci hanno insegnato che noi siamo quelle macchie, quelle imperfezioni, quelle limitazioni, noi ci crediamo fermamente, ci identifichiamo e non riusciamo piu’ ad uscire fuori da quegli SCHEMI. Accettare di vedere il mondo, la vita e noi stessi da un altro punto di vista fa si’ che si smetta di sentirsi vittime e si diventi davvero creatori responsabili […] tratto da Un Sentiero per l’Anima. Ed. Psiche2 Torino
Fino a quando non si accettano le proprie responsabilità continuiamo a lottare con rabbia oppure restiamo sopraffatti dagli eventi, in questo modo preferiamo non vedere quello che abbiamo di fronte continuando a sentirci arrabbiati e/o impauriti. In questo modo il senso di colpa può continuare a girare indisturbato sotto, in profondità, ed è questo il nemico che ci fa paura: egli si trova dentro e non fuori.
Quando finalmente gli esseri umani usciranno dal ciclo colpa-punizione-espiazione la loro vita sarà più felice e ogni giorno potrà essere un lieto Natale!
fonte www.sentierolaav.it/le-lezioni-non-apprese-si-ripetono/
|
| |