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| Raggiungere la Prima Iniziazione è dunque qualcosa di estremamente più radicale di qualunque miglioramento personale e di qualunque esperienza transitoria d’estasi o di coscienza espansa; prima di essere giunti all’Iniziazione, siamo pur sempre noi stessi, siamo ancora il medesimo essere: un animale umano che migliora il suo carattere, la sua psicologia, che sperimenta delle alterazioni di coscienza… Ma pur sempre un animale umano! La Seconda Nascita è invece tale proprio perché ci fa rinascere su di un piano completamente differente: abbiamo preso coscienza di noi stessi come Anima, come Esseri Divini, e questo ci ha portati ad uscire per sempre dal Regno Umano per entrare definitivamente nel Regno dello Spirito.
Certo, anche prima avevamo un’Anima, ma questa era presente come un ospite silenzioso di cui noi, identificati con la personalità, non eravamo mai realmente coscienti. Ben diverso, e oltre ogni “connessione con l’Anima”, è sentire di essere quell’Anima, sentire cioè concretamente, e non solo conoscere mentalmente, il fatto di esistere come qualcosa di nettamente distinto dall’involucro psicofisico che ci ospita.
Si tratta realmente di risvegliarsi prendendo coscienza di sé come una Nuova Creatura, un essere assolutamente diverso rispetto al sistema corpo-mente-emozioni della personalità, sebbene ad esso intimamente connesso.
“Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova…” –2Cor 5, 17
È importante tenere presente che, a differenza dei livelli iniziatici più elevati, la Prima Iniziazione è oggi accessibile alla maggior parte dei praticanti spirituali, purché seriamente motivati a portare avanti un lavoro su di sé profondo, tenace, e inarrestabile.
Gesù d’altronde non ha fatto altro che prepararci la strada, servendo l’Intento che preme affinché sempre più esseri umani prendano coscienza della loro divinità, giungendo (almeno) alla Seconda Nascita.
“Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.” -Gv 3, 5-6
Se Gesù non ha speso tutta la sua vita per niente, deve voler dire che io, tu, noi tutti che siamo in cammino, oggi possiamo ambire a questo importante traguardo, conquistando finalmente questa prima realizzazione, il primo risultato stabile, che nemmeno la morte potrà portarci via.
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