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| Le istanze, sovente rabbiose, del femminismo contemporaneo, sono le avvisaglie di questa svolta. Vediamo già come, rapidamente, si passi dalle giuste rivendicazioni del genere femminile oppresso, a forme incipienti di condanna e di negazione del maschile: pensiamo alle celebrità donne, che non perdono occasione per dipingere gli uomini, nei loro discorsi pubblici, come aggressori e molestatori; alle affermazioni oggi di moda, cui pure si prestano molti relatori e insegnanti uomini, su “le donne più evolute degli uomini”; non da ultimo il dilagare di una cultura dell’immanenza, ossia di una cultura che ammette solo gli aspetti materiali (dunque femminili) della vita, negando in toto la dimensione dello Spirito. Un Benigni che parla del Cantico dei Cantici come di un testo esclusivamente erotico (mi riferisco al recente spettacolo di Sanremo), senza nemmeno accennare al suo senso spirituale e metafisico, incarna uno scompenso uguale e contrario a quello generato a suo tempo dai Padri della Chiesa, che decantavano il valore spirituale del testo biblico, sorvolando interamente sul senso letterale.
Il punto però è affermare anche il valore della donna, accanto a quello dell’uomo; anche il valore della Materia, accanto a quello dello Spirito: non perdere nuovamente il maschile per contrapporgli il femminile.
Questo è il momento cruciale in cui un lavoro consapevole di sviluppo della coscienza può fare la differenza tra il ritorno a una fase di squilibrio, e l’ennesimo alternarsi della scissione maschile\femminile, e l’entrata invece in una Terza Fase di Integrazione, dove l’umanità vivrà lo stato di coscienza anticipato dal Cristo, l’Androginato (di cui la cultura gender rappresenta l’intuizione all’ottava bassa):
D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna. Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio. (-1Cor 11, 11-12)
Infatti, solo attraverso la vibrazione della Presenza e dell’Amore Cristico, potremo trasformare e integrare le energie psichiche attualmente in circolo e generare uno stadio della coscienza del tutto nuovo, dove la natura materiale e spirituale saranno unite nella coscienza del Cristo, rappresentata dallo Sposalizio delle due persone di Yeshua e Myriam, Gesù e Maddalena, simboli della parte maschile e femminile che, come osservato da Jung, si uniscono nell’individuo per generare la coscienza del Sé, ossia la coscienza totale dell’essere umano.
Questo passerà prima per un recupero dei culti alla Dea Madre e per una rinnovata valorizzazione del femminile e della Donna, processo che dovrà però portare non a una regressione matriarcale, bensì all’unione delle qualità materne e paterne nell’Unica Divinità, elevando la Coppia a livello della Coscienza Monoteistica (intesa in senso spirituale, e non confessionale).
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