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Il potere dell’intenzione nell’insegnamento di Gesù e nello sciamanesimo delle Ande
Io creo la mia realtà. L’intenzione plasma l’energia. Il potere delle parole. Chiedi all’universo, attrai, ottieni ciò che vuoi, fai la lista dei desideri e fai trans-surf della realtà spostandoti nel multiverso…
Sì, la scena della spiritualità pop oggi pullula di tecniche e insegnamenti che, in modi diversi, fanno tutti riferimento alla possibilità di modificare, o addirittura creare la realtà che vogliamo, attraverso la formulazione di un’intenzione consapevole o “richiesta” all’universo, o che dir si voglia…
È vero. Tutte queste tecniche poggiano su principi veritieri, condivisi dalle più importanti tradizioni spirituali di ogni tempo. È altresì vero che il come la nostra intenzione influenza la manifestazione della realtà, è un processo del profondo, che implica un confronto con il nostro inconscio e con le nostre ombre interiori, oltre che con le nostre parti divine e luminose, e dunque non sempre è tutto così immediato come lo si dipinge… Altrimenti andremmo tutti in giro con la Porsche che abbiamo visualizzato la sera prima, e non ci prenderemmo mai nemmeno un raffreddore!
Se vogliamo accedere alle meraviglie che l’uso consapevole dell’intenzione dischiude, dobbiamo essere disposti a svolgere un serio lavoro su noi stessi, e armarci di una serie di strumenti che ci permettano di osservare e riconoscere gli eventi che accadono fuori e dentro di noi nel momento in cui iniziamo a metterci in relazione con Dio (o il Sé, il cosmo, l’universo, l’energia, se vi piace…), attraverso una richiesta.
Nel mio percorso ho trovato nell’insegnamento di Gesù una Via profonda e sicura per il lavoro con l’intenzione: ritengo che l’Arte di Pregare insegnata dal Cristo, sia forse il seme spirituale dal quale nascono tutte le tecniche occidentali basate sulla legge d’attrazione. Dunque perché non attingere alla sorgente?
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