IL FARO DEI SOGNI

La Capacità Di Stare Seduti

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view post Posted on 16/10/2021, 14:27     Top   Dislike
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Capita che nel corso di un seminario in cui si tratta di argomenti spirituali, a un certo punto, a metà della giornata circa, qualcuno chieda di potersi sedere per terra, o addirittura di poter continuare a seguire la lezione disteso, spesso richiedendo all’organizzazione di provvedere l’ausilio degli immancabili cuscini e\o tappetini da Yoga.

Quando tale richiesta viene assecondata, relatore e partecipanti sono costretti a trascorrere il resto della giornata dinanzi a una scena dalle fattezze alquanto comiche: in una sala piena di persone sedute, si continua a parlare e a svolgere le attività previste, mentre da qualche parte, in un angolo, sporgono le gambe di un individuo disteso, simile a qualcuno colto da un improvviso malore, per il quale si aspetta l’arrivo dell’ambulanza.

Nei casi più eclatanti la persona distesa può anche essere vista svolgere bizzarre respirazioni diaframmatiche o appoggiare le gambe alla parete, per tenerle sollevate nella posizione che si adotta per soccorrere chi ha avuto un mancamento, cosa che ovviamente rinforza il tragicomico scenario da emergenza medica.

Se malauguratamente alla persona non è concesso di lasciare la sedia per esibire le suddette posture, la si vedrà nel migliore dei casi arrangiare un’improbabile posizione del loto direttamente sulla tanto odiata sedia occidentale o nel peggiore, praticare la posizione suggerita sugli aerei per affrontare gli atterraggi d’emergenza, con le ginocchia al petto e le braccia strette attorno alle gambe.

Poiché solitamente chi esterna il bisogno di ricorrere a simili manovre, non è mai qualcuno affetto da reali disturbi fisici, è chiaro che abbiamo a che fare con un fenomeno di natura psicologica, che chi partecipa a corsi di lavoro su di sé deve rendere oggetto di osservazione.





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view post Posted on 18/10/2021, 10:09     Top   Dislike
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Vi sottopongo alcuni spunti:

Statisticamente ho osservato che l’età media dei facenti richiesta di tappetino si aggira tra i 30 e i 50 anni. Persone ben più avanti con l’età, i cui eventuali acciacchi e più probabili disturbi articolari renderebbero comprensibile l’insorgere di un’insofferenza alla sedia, portano a termine la giornata mantenendo una postura composta per tutto il tempo. Questo sottolinea quanto appena osservato: non c’è una reale necessità fisica di abbandonare la sedia.

Una possibile causa psicologica dell’insofferenza alla sedia è il rapporto conflittuale con l’autorità maschile-paterna. A causa di vissuti infantili, la persona potrebbe associare lo stare seduti per l’intera giornata a figure autoritarie (padre o insegnanti) con le quali si è sentita in conflitto o in generale a una disciplina che ha vissuto come oppressiva e ingiusta. La richiesta di alzarsi dalla sedia sarebbe quindi mossa dalla parte bambina che vive ancora l’esigenza di ribellarsi al “Padre”.

Altra dinamica psicologica che potremmo osservare è il bisogno di riconoscimento. Chi chiede di poter cambiare posizione, inevitabilmente catalizza su di sé l’attenzione di tutti i presenti, relatore e personale d’organizzazione compresi, che devono prodigarsi per fornire la soluzione richiesta e sospendere ogni attività, in attesa che la persona si sia accomodata nella sua nuova posa. In questo caso il vissuto infantile potrebbe essere legato alla percezione di un mancato riconoscimento dei propri bisogni da parte della madre e\o del padre.

In generale va tenuto presente l’innalzamento della vibrazione che si produce in un contesto di lavoro su di sé. Come spiega molto bene l’insegnamento di G. I. Gurdjieff, la nostra macchina biologica oppone resistenza al risveglio con specifici meccanismi sabotanti. Non appena il livello di energia e di concentrazione si innalzano, portandoci più vicini allo stato di veglia, sorgono fastidi, moti d’insofferenza e pensieri disturbanti di ogni genere. La percezione di non poter mantenere l’attuale posizione, è tra i più classici dei meccanismi di difesa, com’è noto a chi pratica la meditazione.

Il consiglio è pertanto quello di resistere alla tentazione di cambiare posizione e di ignorare la mente, che cerca di convincerci che “non ce la facciamo più”. Possiamo invece portare l’attenzione nel corpo, e ascoltare in uno stato di presenza i fastidi fisici ed emotivi, che proprio se non esternati, potranno essere trasformati in preziosa energia, utile ad elevare la nostra frequenza vibratoria e il nostro stato di coscienza. Più la spinta a muoversi si fa intensa, più potremo rispondere assumendo una postura composta, mantenendo schiena dritta, gambe unite, mani appoggiate sulle cosce e piedi a contatto con il pavimento. Usiamo piuttosto l’attenzione per fare una scansione delle diverse parti del corpo e ordiniamo ai muscoli di rilassarsi, laddove avvertiamo contratture o accumuli di energia. Assicuriamoci anche di respirare in modo ampio, profondo e regolare.





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view post Posted on 20/10/2021, 10:37     Top   Dislike
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Spesso, a causa di irrisolti con la figura del Padre, rifiutiamo le usanze della nostra tradizione. Invidiamo altre tradizioni nelle quali, secondo noi, il corpo viene valorizzato di più –come nel tanto amato Yoga- e pensiamo che lo stare seduti a sentire una lezione sia per forza una repressione. Poi però decantiamo lo zazen o altre pratiche orientali nelle quali il punto è esattamente quello di mantenere una medesima postura per un tempo prolungato, azzerando i movimenti inutili. Passare una giornata seduti ad ascoltare una conferenza, e farlo mantenendo una postura dignitosa e composta, è invece esattamente una modalità meditativa propria della tradizione occidentale… Oltre ad essere una norma di buona educazione! Avete mai visto gente distesa per terra nel corso di una lezione universitaria o di un consesso di leader d’azienda? Perché noi praticanti di spiritualità dobbiamo sempre farci riconoscere, dimostrando un livello di autocontrollo inferiore -anziché superiore- rispetto alle persone ordinarie?

Ironia vuole, inoltre, che chi fatica a stare fermo per un tempo prolungato, sia spesso proprio chi non svolge un’attività sportiva sufficientemente intensa. Un corpo tonico e allenato, sopporta senza alcun problema qualche ora di immobilità. Arriviamo quindi al paradosso per cui, chi percepisce come una forzatura lo stare seduto per una mezza giornata di lezione sia proprio chi, magari, quando ha del tempo libero lo spreca in attività sedentarie, anziché approfittare per correre, nuotare o fare una bella gita in bicicletta. Salvo poi proiettare la sua trascuratezza verso le proprie esigenze fisiche sullo slogan per cui “la civiltà occidentale non valorizza il corpo!”

Ironia a parte, non è mia intenzione far sentire offeso o criticato nessuno, ovviamente. Voglio solo indicare un aspetto che, soprattutto nel corso di lezioni e seminari, può diventare uno spunto prezioso di lavoro su di sé.

Questo mi permette anche di evidenziare ancora una volta l’enorme divario che separa l’interesse oziosamente teorico e voyeuristico per le “tematiche spirituali” dal reale lavoro su di sé. Al bar, su Facebook o sorbendo una tisana con le amiche, siamo ormai tutti in grado di disquisire con arguta finezza in materia di Chakra, di Reality Transurfing, di “Vangeli Esoterici” e Fratellanza Bianca. Quando però schiodiamo le natiche da di fronte al PC o dallo schermo dello smartphone, per recarci in un contesto dove si svolge un reale lavoro su di sé, ecco che facciamo una scoperta affascinante: serve ancora un intenso allenamento, anche solo per imparare a stare seduti, a fare domande aspettando il proprio turno ed esprimendosi in modo comprensibile, o a camminare fino alla toilette senza perdere la centratura.

Invidio chi insegna alle persone come creare la propria realtà spostandosi attraverso il multiverso, come canalizzare energie angeliche, come consultare i registri akashici… Personalmente, quando vedo una classe composta da individui che sanno stare seduti, parlare, andare al bagno -e nei corsi avanzati persino mangiare e bere il caffè- conservando un discreto ricordo di sé, e attenendosi alle basilari regole di educazione, sento di avere avuto un grande successo.





fonte https://alessandrobaccaglini.com/la-capaci...i-stare-seduti/

 
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2 replies since 16/10/2021, 14:27   13 views
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