| Biografia Infanzia e adolescenza
Hedwig Kiesler nacque nel quartiere Döbling a Vienna nel 1914 da genitori dell'alta borghesia austriaca: il padre, Emil Kiesler, originario di Leopoli in Polonia (poi diventata parte dell'Ucraina), era un ebreo non praticante e direttore di banca; la madre, Gertrud Lichtwitz, una pianista originaria di Budapest, convertitasi al cattolicesimo. In seguito Hedwig aggiunse altri due nomi, Eva e Maria, a quello ricevuto dai genitori.[5]
Döbling negli anni d'anteguerra era abitato da circa 4000 ebrei e circondato dal Wienerwald. Hedwig frequentò la Döblinger Mädchenmittelschule dove avevano studiato anche le figlie di Sigmund Freud, Sophie e Anna; quest'ultima vi insegnò fino al 1920.[6] In età matura Hedy parlò di anaffettività nel rapporto con i genitori, senza riuscire a evitare di riprodurre lo stesso schema con i propri figli.[7]
Una delle prime fiamme di Hedwig fu un giovane attore emergente, Wolf Albach-Retty, il futuro padre di Romy Schneider.[8] Lei seguì un corso di recitazione con Ernst Arndt,[9] iniziando quindi a frequentare i Sascha Film Studios; nel 1930, a sedici anni, ottenne la sua prima scrittura come attrice nel lungometraggio Geld auf der Straße di Georg Jacoby, il primo film sonoro della casa di produzione. Lamarr non sembrò ricordare il suo primo film; in una sua autobiografia del 1966, più tardi rivelatasi romanzata da un ghostwriter e da lei bollata come falsa,[10] affermò di avere recitato per la prima volta come comparsa nel ruolo di una segretaria in Die Blumenfrau von Lindenau dello stesso regista, girato in realtà l'anno successivo.[11] Gli esordi Hedy Kiesler sulla copertina della rivista argentina AD
Sul numero di marzo 1931 della rivista Lichtbild-Bühne, nel quale si esaltano gli occhi "graziosi come un dipinto" dell'attrice che aveva interpretato la segretaria di Die Blumenfrau, apparve una foto di Hedy Kiesler scattata dalla fotografa Trude Fleischmann: un topless in bianco e nero nella cui didascalia l'attrice sedicenne fu definita "una giovane donna di società che ha terminato gli studi e aspira a una carriera cinematografica".[12] Hedy rinunciò ai corsi di laurea in ingegneria che aveva intrapreso e per i quali era ritenuta di un'intelligenza eccezionale. Lo stesso anno fu selezionata dal regista Max Reinhardt, a Vienna per alcune audizioni destinate alla commedia Il sesso debole di Édouard Bourdet, che la portò con sé a Berlino facendola lavorare in teatro. Secondo lo scrittore George Weller, che faceva parte del cast, Reinhardt fu il primo a definire Hedi Kiesler "la ragazza più bella del mondo".[13]
Nell'agosto 1931, dopo la prima di Il sesso debole al Theater in der Josefstadt di Vienna, Hedy si trasferì a Berlino e iniziò a lavorare con Alexis Granowsky, un ebreo fuggito dall'Unione Sovietica dove dirigeva il GOSET, il Teatro Nazionale Ebraico di Mosca. A quel tempo la metropoli tedesca attirava la gente del cinema e dello spettacolo, come Joséphine Baker, Marlene Dietrich e Greta Garbo. Hedy recitò una piccola parte nel primo film tedesco di Granowsky, una commedia sull'ambiente della sinistra tedesca intitolata Die Koffer des Herrn O.F.; il film fu rimesso in circolazione nel febbraio 1932 con il titolo Bauen und Heiraten, con eliminazione di tutti i nomi ebrei dai titoli e il taglio di quasi metà delle scene; quelle in cui compariva Hedy Kiesler non furono eliminate, quasi certamente i censori ignoravano che fosse ebrea.[14] Nello stesso anno ebbe un ruolo secondario in un film di enorme successo, Man braucht kein Geld (Non c'è bisogno di denaro) di Carl Boese: la recensione su Lichtbild-Bühne diceva che Hedy Kiesler era così carina che "te la saresti mangiata".[15] Estasi
Nel luglio 1932 Hedy Kiesler si recò in Boemia perché scelta come protagonista dal regista cecoslovacco Gustav Machatý, già noto per il lungometraggio Erotikon (1929). Il film che da lungo tempo preparava era Estasi,[16] e la sua partecipazione condizionò la vita di Edwig Kiesler fino alla morte. La ragazza, di 19 anni, imparò in poche settimane la lingua ceca perché la pellicola era girata, come si usava in quegli anni, in tedesco, ceco e francese. In ogni caso, malgrado si trattasse di un film sonoro, le battute di dialogo si riducevano a un quindicina di frasi e lei era doppiata in ceco.[17]
Estasi fu il primo film in cui la protagonista appare nuda,[1] anche se di fronte è solo in topless. L'attrice sostenne di essere stata quasi costretta a recitare la scena del bagno nel fiume, perché il regista le aveva ricordato l'impegno contrattuale, e di non sapere che la sceneggiatura comprendesse il nudo. Si era ritrovata nei Carpazi con una troupe interamente maschile, isolata, con la responsabilità di far fallire le riprese.[18] Le testimonianze della troupe invece rivelano che la giovane Hedy Kiesler sapeva cosa aspettarsi: «In quanto protagonista del film, sapeva che doveva apparire nuda in alcune scene. Non protestò o strillò durante le riprese, e certo nessuno le tolse i vestiti.»[19]
«Siamo privi di parole per rendere l'idea delle qualità di Estasi. È un poema pittorico, una sinfonia di stati d'animo e movimenti espressi con le più evanescenti sfumature della visione e dell'ascolto. Vive di un'armonia e di un ritmo che sono i ritmi crescenti e decrescenti della natura.» (F. Stein, The Hollywood Spectator, 23 maggio 1936) Hedy Kiesler in Exstase, dalla rivista argentina AD
Estasi è un film d'autore pubblicizzato con allusioni di pornografia (per la première a Vienna il 18 febbraio 1933, come "un'erotica rappresentazione di disinibiti impulsi sessuali") e fu accolto con disappunto e protesta dagli spettatori in sala. L'aspetto più evidente di trasgressione rispetto alla moralità dell'epoca è il fatto che la protagonista femminile interpretata da Hedy, Eva, non viene punita per avere abbandonato il marito e continua a vivere senza colpe la sua sessualità. In Germania il film in un primo tempo fu proibito (Hitler era diventato cancelliere il 30 gennaio), poi uscì nel 1935 con pesanti censure e con il titolo Symphonie der Liebe. Dopo la morte di Goebbels, una copia della pellicola fu rinvenuta nella sua cassaforte personale, e pare fosse il film preferito anche di Göring, che pure ne possedeva una copia.[20]
Negli Stati Uniti finì sotto processo e il magistrato ordinò la distruzione di una copia sequestrata, ma la casa di distribuzione Eureka Productions vinse in appello. Fu distribuita in 36 copie una versione in cui una voce fuori campo rivela che Eva ha divorziato dal marito ed è quindi libera di risposarsi con Adam.[21] Una nuova versione del film fu giudicata dalla PCA[22] in aperta violazione del production code imposto alla cinematografia nazionale, perché presentava un amore illecito senza valori morali.
Mentre il film, distribuito, destò scandalo, Hedy Kiesler ottenne una parte al Theater an der Wien, nel ruolo della principessa Sissi (Elisabetta di Baviera) dal 23 marzo al 16 maggio 1933; il ruolo fu ripreso da Romy Schneider negli anni Cinquanta, con la regia di Ernst Marischka. Grazie alla fama conquistata sul palcoscenico in questo ruolo, Hedy conobbe il primo marito, l'industriale delle armi Fritz Mandl.
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