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| Partì la vergine ‘Anat, e si diresse da Yutpan, il guerriero, alzò la voce e disse: «Aqht s’è fermato, o Yutpan, nella città di Abiluma s’è fermato, la città del principe Luna. Ma quando la Luna si rinnoverà, quando crescerà il suo corno destro, senza fallo tu colpirai il suo cranio!». Rispose allora il guerriero Yutpan: «Ascolta, vergine ‘Anat, per il suo arco sei pronta a colpirlo, per le sue frecce tu non lo lascerai vivere?» […]
Rispose allora la vergine ‘Anat: «Aspetta, Yutpan, che io ti spiegherò. Ti metterò come un’aquila nel mio carniere, come un uccello da preda nella mia bisaccia. Non appena Aqht si sederà a mangiare, il figlio di Danil a consumare il pasto, sopra di lui le aquile volteggeranno, lo punterà uno stormo di uccelli da preda. Tra le aquile volteggerò io stessa, proprio sopra Aqht io ti porrò: colpiscilo due volte sul cranio, tre volte sopra le orecchie! Versa, come un assassino, il suo sangue, come un omicida, sulle sue ginocchia! Se ne uscirà come un soffio la sua anima, come sputo il suo spirito, come fumo dalle sue narici. Non lo farò certo riavere dalle convulsioni di morte!».
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