IL FARO DEI SOGNI

Armenia

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L'Armenia (in armeno: Հայաստան?, traslitterato: Hayastan), ufficialmente Repubblica di Armenia (in armeno: Հայաստանի Հանրապետություն?, traslitterato: Hayastani Hanrapetut’yun), è uno Stato asiatico[3][4][5][6] indipendente del Caucaso meridionale con capitale Erevan.

Da un punto di vista storico-culturale, il paese è tuttavia generalmente considerato europeo[7][8] ed è un membro del Consiglio d'Europa.

L'Armenia confina con la Turchia a ovest, la Georgia a nord, l'Azerbaigian e la repubblica de facto dell'Artsakh (già Nagorno Karabakh) a est, l'Iran e l'exclave azera del Naxçıvan a sud. È quindi uno Stato senza sbocco al mare.

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Etimologia del nome

Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come "la terra di Haik" (stan è un tipico suffisso persiano per indicare un territorio). Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè (essendo figlio di Togarmah, che era nato da Gomer, a sua volta nato dal figlio di Noè, Yafet) e, secondo la tradizione ebraico-cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di Babele e, ritornato, sconfisse il re assiro Nimrod presso il lago di Van, nell'attuale Turchia.

Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno. Fonti precristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese e che è usato sia da alcuni storici greci sia dall'iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.

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Storia

Secoli dopo i conflitti con la civiltà degli Ittiti, il primo impero armeno fu la civiltà di Urartu, che fiorì nel Caucaso e nell'Asia Minore orientale tra l'800 a.C. e il 600 a.C. Nel I secolo a.C., durante il regno di Tigrane II d'Armenia, l'Armenia costituiva un impero regionale che si estendeva dalle coste del mar Nero al mar Caspio e a quelle del Mediterraneo, ma nel 66 a.C. venne sconfitta dai Romani guidati da Pompeo; da quella data fu per secoli una delle poste in gioco prima fra Romani e Parti e poi fra Bizantini e Sasanidi.

Nel 301 l'Armenia fu il primo stato al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di Stato, precedendo così di alcuni decenni l'Impero romano, dove anzi missionari armeni si recarono a diffondere il cristianesimo: in particolare, ricerche del 2019 portano a ritenere S. Mercuriale, primo vescovo di Forlì, proprio di origine armena[9].

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Con Gregorio Illuminatore fu istituita la Chiesa Apostolica Armena, che si separò dalle altre chiese cristiane dopo il Concilio di Calcedonia del 451. Con il succedersi delle dinastie e delle occupazioni di parti, romani, arabi (dal 645), mongoli e persiani, lo stato armeno fu notevolmente indebolito.

Quando l'Armenia fu di nuovo un regno indipendente (884-1045), visse un rinascimento culturale, politico ed economico. Venne fondata una nuova capitale, Ani, ora in Turchia. Con la costruzione di Ani, l'Armenia divenne una popolosa e prospera nazione che ebbe influenza politica sulle nazioni vicine. Sebbene la nativa dinastia dei Bagratidi, alla quale gli Arabi avevano affidato la corona d'Armenia, si trovasse in circostanze favorevoli, il sistema feudale indebolì gradualmente il paese erodendo il sentimento di lealtà nei confronti del governo centrale.

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Nel 1071, dopo la sconfitta di Bisanzio da parte dei Turchi Selgiuchidi guidati da Alp Arslan nella Battaglia di Manzikert, anche l'Armenia Maggiore venne conquistata. Migliaia di famiglie cristiane, guidate da un familiare dell'ultimo re di Ani, lasciarono l'Armenia e si insediarono in terre straniere, come la Cilicia. La situazione diede ai Curdi l'opportunità di espandersi nel territorio dell'Armenia in Anatolia. Dal 1080 al 1375, il centro politico della nazione armena si spostò verso sud, come Regno Armeno di Cilicia, con i suoi stretti legami con gli Stati crociati, primo fra tutti la contea di Edessa, per i comuni interessi anti-bizantini e anti-islamici; finché i Mamelucchi d'Egitto non lo conquistarono.



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Nel 1454, un anno dopo la conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II, l'impero ottomano e la Persia dominata dai Safavidi si spartirono la regione. Il Sultano invitò l'arcivescovo armeno a stabilire un patriarcato a Costantinopoli. Gli armeni di Costantinopoli divennero una componente rispettabile della società ottomana, mentre gli altri armeni subivano le angherie dei vari pascià e bey e pagavano esosi tributi imposti dalle tribù curde.

Tra il 1813 e il 1828 il territorio che corrisponde all'attuale Armenia (i khanati di Erevan e Karabakh) furono temporaneamente annessi all'Impero russo. In seguito alle guerre Russo-Turche (1828-1829) l'Impero ottomano cedette una parte del territorio armeno all'Impero Russo. Nel XIX e XX secolo le ambizioni della Russia di penetrare nel territorio armeno erano legate all'obiettivo di trovare uno sbocco sul Mar Mediterraneo. Nonostante le riforme di Abdul Mejid I nel 1839, la situazione degli armeni ottomani cominciò a peggiorare (Massacri hamidiani del 1895-96) rendendo gli armeni sempre più filo-russi e infidi per gli ottomani.

Negli ultimi anni dell'Impero ottomano (1915-1923), molti armeni residenti nell'Anatolia orientale (che erano perciò chiamati dai loro connazionali "armeni occidentali") furono sterminati in quello che è stato successivamente definito il "genocidio armeno". A questo proposito, mentre gli armeni e l'opinione pubblica mondiale ritengono che si sia trattato effettivamente di un genocidio sostenuto e organizzato dalle autorità ottomane, i turchi affermano che tale strage fu dovuta a un guerra civile accompagnata dalla carestia e dalle malattie. Secondo le stime, le vittime oscillano fra 200 000 e 1 800 000 persone. Attualmente il genocidio viene commemorato dagli armeni di tutto il mondo il 24 aprile.

Nel corso della Rivoluzione Russa, nel settembre 1917 si tenne la convenzione di Tiflis (Tbilisi), in cui si elesse un Consiglio Nazionale Armeno. Tuttavia, la firma del patto russo-ottomano del 1º gennaio 1918 permise al pascià Vehib di attaccare la nuova Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, cui dal 28 maggio succedette la Repubblica Democratica di Armenia (o "Prima Repubblica Armena"), con l'appoggio di irregolari curdi e successivamente dei Tatari dell'Azerbaigian. Benché l'Armenia occidentale fosse riconosciuta come parte della Repubblica di Armenia nel Trattato di Sèvres (10 agosto 1920), la sconfitta militare contro i Turchi (Trattato di Alexandropol, il 2 dicembre 1920) e la successiva invasione da parte delle truppe bolsceviche russe (29 novembre - 4 dicembre 1920) costrinsero il 4 marzo 1922 l'Armenia ad entrare a far parte della Repubblica Transcaucasica, una delle repubbliche dell'Unione Sovietica, la quale l'11 settembre firmò il Trattato di Kars, con cui cedeva alla Turchia ulteriori territori armeni. Solo nel 1936 fu costituita la Repubblica socialista sovietica armena.

Nel 1988, la parte settentrionale del Paese fu sconvolta da un violentissimo terremoto.

L'Armenia dichiarò la sua indipendenza dall'Unione Sovietica il 21 settembre 1991. Negli ultimi decenni il paese è stato impegnato in un lungo conflitto con l'Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, un'exclave armena in territorio azero che fu assegnata al governo di Baku da Stalin. I due stati si sono affrontati nel 1988 per il controllo dell'enclave, conflitto che è esploso a seguito dell'indipendenza di entrambi i paesi avutasi con la dissoluzione dell'URSS (1991). Nel maggio 1994, con la proclamazione del cessate il fuoco, le autorità armene controllavano non solo l'intero Nagorno Karabakh ma anche alcune adiacenti porzioni di territorio al di fuori degli originari confini dell'oblast. Le economie di entrambi gli stati hanno sofferto a causa della guerra, soprattutto per via dei reciproci blocchi commerciali.



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Lingue
Nel paese si parla la lingua armena nella variante dell'orientale, diffuso anche nella comunità armena dell'Iran. Nel paese sono diffuse diverse minoranze linguistiche e gran parte della popolazione armena parla come seconda lingua il russo.
Religioni
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa apostolica armena, Chiesa armeno-cattolica, Chiesa cattolica in Armenia e Chiesa evangelica armena.

L'Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena vanta una tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C. (l'Armenia è considerata la prima nazione al mondo ad aver adottato, nel 301, il cristianesimo come religione ufficiale). La Chiesa Apostolica Armena professa un cristianesimo di tipo miafisita, orientale, e non esattamente in linea con le tesi conclusive del Concilio di Calcedonia. Fortemente conservatrice e ritualistica, la Chiesa armena è per questo vicina a quella copta, a quella ortodossa siriaca e a quella Ortodossa in generale. Esistono poi piccole minoranze di protestanti evangelici, di cattolici (i quali fanno riferimento alla Chiesa armeno-cattolica, il cui centro spirituale è Bzoummar, in Libano) e di praticanti gli antichissimi culti tradizionali. Gli Yazidi, che vivono nella zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come "yazidismo". I curdi e gli azeri che un tempo vivevano nel paese praticavano l'Islam; tuttavia molti di essi hanno abbandonato l'Armenia in seguito al conflitto con l'Azerbaigian. Dal canto suo, a causa della guerra l'Armenia ha ricevuto numerosi profughi armeni in fuga dall'Azerbaigian. Numericamente[11] i cristiani ortodossi armeni rappresentano il 93% della popolazione, il 2% appartiene ad altre confessioni e lo yazidismo è praticato dall'1%. Il restante 4% dichiara di non seguire alcun culto religioso.
Cultura
Ballerini armeni.
Letteratura
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura armena.

La letteratura scritta nacque nel V secolo d.C. sospinta dalla cultura cristiana, in sostituzione di quella tradizione orale già diffusa da almeno dieci secoli.[12] I padri della letteratura armena furono Mastots e Sahak il Grande, fondatori dell'Accademia denominata Scuola dei Traduttori, che si accostò alla letteratura religiosa greca. Se nei secoli seguenti si impose il carattere storiografico assieme agli argomenti religiosi, ben rappresentati dalla poetessa Sahakduxt, intorno al XII secolo rifiorì una letteratura popolare, basata su tematiche amorose, morali e religiose. Nel Settecento si diffuse la cultura letteraria Mechitarista, basata sulla congregazione del monaco Mechitar e legata alla cultura greca.
Negli ultimi due secoli, gli scrittori armeni hanno descritto la realtà della drammatica storia del popolo, e tra di essi si annovera il poeta e patriota Hovhannes Tumanjan e i poeti e intellettuali della diaspora Arsciak Ciobanian e Hrand Nazariantz.
Arte
Arte figurativa

Le più antiche tracce di elementi artistici, per così dire proto-armeni risalgono al III millennio a.C., e già nel II millennio la lavorazione dei metalli raggiunse un buon livello tecnico, come hanno attestato i reperti rintracciati nei pressi di Kirovakan: coppe d'oro con raffigurazioni di animali, boccali d'argento, braccialetti e armi. Al I millennio, appartengono invece vasi con bassorilievi, statue monolitiche di notevole altezza raffiguranti animali e soprattutto il pesce, simbolo della fecondità.[13]
L'arte armena subì una forte influenza ellenistica, nel periodo che intercorre fra il III secolo a.C. e il III secolo d.C., durante il quale fiorì la scultura di statue rappresentanti divinità, di cui è un pregevole esempio la testa della dea Anahit. L'arte armena attese il Medioevo per creare una fisionomia più originale, che si manifestò attraverso monumenti funerari e decorazioni architettoniche; tra gli esempi più tipici di arte armena, di questo periodo, vanno ricordate le "pietre-croci", dette katchkar[14]. Anche la pittura visse una fase di espansione, come dimostrano i numerosi affreschi e mosaici contenuti nelle chiese.
Dal XV secolo si svilupparono scuole di pitture culminate con quella della famosa famiglia Hovnatanyan, che operò dal XVII al XIX secolo. Negli ultimi due secoli l'arte armena ha risentito dell'influenza degli indirizzi dell'arte russa e sovietica.
Architettura
Poche tracce sono restate dell'architettura proto-cristiana e quindi il primo periodo fertile documentabile risale al VII secolo, con la costruzione di molte chiese e la presenza di elementi che precorrono l'architettura medioevale, come il gusto del verticale, del dinamismo, della smaterializzazione degli spazi interni. In questo periodo vennero costruite le chiese longitudinali a cupola, a pianta centrale, a perimetro rettangolare, a pianta quadriconca, che mostrano soluzioni talvolta in anticipo rispetto all'Occidente. Le costruzioni sono state erette, soprattutto, grazie alla pietra vulcanica, lavorata con molta accuratezza all'esterno. Non mancano le decorazioni scultoree alle pareti, così come le soluzioni innovative esemplificate dall'uso dei tamburi, decorati da finestre per reggere le cupole, che anticipò il gusto bizantino, oppure l'uso particolare delle arcate cieche che anticipò l'architettura romanica.[13] Già nel 1925, Aleksandr Tamanian disegnò i piani urbanistici di molte città armene come Leninakan (oggi Gyumri), Nor bayazet (ora Gavar) o Etchmiadzin nel 1927. Ma Tamanian è meglio conosciuto e famoso per la sua trasformazione della capitale, Erevan, con Nikoghayos Buniatian, in uno stile tipicamente neo-armeno. Anna Ter-Avetikian, la prima armena ad esercitare la professione di architetto, ha lavorato con loro.



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Musica contemporanea

Nel panorama musicale contemporaneo vanno citati il cantante André (nome d'arte di Andreï Hovnanyan), Charles Aznavour e il gruppo System of a Down, residente negli Stati Uniti d'America. I componenti sono tutti originari dell'Armenia, e discendono dai superstiti del genocidio subito dal loro popolo, di cui parlano in molte canzoni. Nonostante l'origine comune dei quattro membri del gruppo, solo il bassista Shavo Odadjian è nato in Armenia, il 22 aprile 1974 a Erevan. Si fanno notare per le numerose influenze stilistiche, ma anche per l'impegno sociale e politico. Insieme al chitarrista Tom Morello guidano l'organizzazione non profit Axis of Justice, che riunisce associazioni politiche, fans e musicisti di varia estrazione per difendere la giustizia sociale. Dal 2006 la band non è stata più attiva e se ne è più volte vociferato lo scioglimento, ufficialmente non si è mai parlato di rottura ma solo di una pausa dei componenti pensata per dare sfogo ai loro progetti solisti. La band ha ripreso le attività con un tour estivo nel 2011. Nel panorama musicale jazz moderno è importante ricordare il pianista compositore armeno Tigran Hamasyan, il quale iniziando una carriera da giovanissimo (18 anni) ha partecipato a numerosi concorsi internazionali specie in Francia, vincendo numerosi premi come miglior nuovo talento, e rivelazione nel mondo jazzistico. Ha inoltre composto diversi album di proprie composizioni, chiaramente influenzate dalla musica folk armena, dal progressive e caratterizzate da un forte impulso ritmico, dall'uso della vocalità come elemento aggiuntivo ma determinante nella musica strumentale.

La musica del 900 annovera fra i massimi interpreti della vocalità contemporanea Catherine Anahid Berberian, più nota come Cathy Berberian (Attleboro, 4 giugno 1925 – Roma, 6 marzo 1983). Ella, figlia di emigranti armeni, fu mezzosoprano, compositrice e traduttrice statunitense. Dal 1950 al 1964 sposata con il compositore italiano Luciano Berio, Cathy Berberian fu figura di spicco della musica contemporanea a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, insignita di prestigiosi premi, quali il Grammy Award nel 1972, 1973 e 1974 e il Grand Prix du Disque. Altra cantante nota è Susanna Petrosyan. E ancora tra il XX e il XXI secolo si è distinta la figura di Aram Asatryan e nel XXI secolo quella di Sirusho.

Un tipico strumento tradizionale musicale armeno è il Duduk.
Scienza

Uno dei più noti scienziati armeni del XX secolo fu Viktor Amazaspovič Ambarcumjan, tra i pionieri dell'astrofisica teorica: il 18 settembre di ogni anno, in onore alla sua data di compleanno, si celebra in Armenia l'Astronomy Day.[15]
Media

La televisione pubblica armena è ARMTV, fondata nel 1955.
Sport
Giochi olimpici
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Armenia ai Giochi olimpici.

La prima medaglia d'oro olimpica per l'Armenia è stata vinta da Armen Nazaryan, nella lotta greco-romana, ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996.
Calcio

La Nazionale di calcio dell'Armenia è sorta dopo l'indipendenza dall'Unione Sovietica. Il suo primo incontro ufficiale venne giocato il 14 ottobre 1992 contro la Moldavia, finito a reti bianche.

Il Campionato armeno di calcio è suddiviso in un campionato di massima divisione, la Bardsragujn chumb, e la Araǰin Xowmb.
Scacchi

L'Armenia ha una grande tradizione nel campo degli scacchi. Tra tutti gli scacchisti si possono ricordare Tigran Vartani Petrosyan (dodicesimo campione del mondo di scacchi) e Levon Aronyan, due volte campione nella Coppa del Mondo di scacchi, nel 2005 e nel 2017. La squadra nazionale armena ha conquistato l'oro nelle Olimpiadi degli scacchi del 2006, 2008, e 2012.
Ordinamento dello Stato

L'Armenia è una repubblica parlamentare.

In passato, secondo la costituzione del 2005, l'Armenia era una repubblica semipresidenziale. Il presidente della Repubblica era eletto direttamente dal popolo per un mandato quinquennale. Benché il presidente avesse forti poteri, il primo ministro doveva godere della fiducia del Parlamento. Il parlamento unicamerale è detto Azgayin Zhoghov (Assemblea nazionale).

A seguito dell'approvazione del referendum costituzionale del 2015, sono state introdotte alcune modiche alla Costituzione dell'Armenia, con efficacia a partire dalle successive tornate elettorali del 2017 e 2018: l'ordinamento statuale è mutato dal sistema semipresidenziale al sistema parlamentare, con elezione parlamentare del presidente della Repubblica (che non deve appartenere ad alcun partito politico), il cui mandato è stato prolungato da 5 a 7 anni, e il numero dei seggi parlamentari è stato ridotto da 131 a 101.
Rivendicazioni territoriali
L'Armenia rivendica storicamente dall'Azerbaigian il territorio della Naxçıvan. Nella regione del Nagorno Karabakh dal 1991 è costituita la repubblica armena di Artsakh, già denominata repubblica del Nagorno Karabakh. Non sono ufficiali le rivendicazioni nei confronti della Turchia, ma gran parte dell'Armenia storica è dal 1923 parte della repubblica turca. Anche per la Giavachezia, regione abitata prevalentemente da armeni nel sud della Georgia, non vi sono rivendicazioni ufficiali.



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Politica
Politica interna

Il popolo armeno votò a favore dell'indipendenza con un referendum tenutosi nel settembre 1991.

Levon Ter-Petrossian, del Movimento nazionale panarmeno (Hayots Hamazgain Sharzhum, HHS), fu presidente della neonata repubblica (rieletto nel 1996) fino al gennaio 1998, anno in cui fu costretto a dimettersi a causa di una serie di proteste pubbliche contro la sua politica autoritaria e per il suo atteggiamento sulla questione del Karabagh.

Fu sostituito dal primo ministro ultranazionalista Robert Kocharyan (nato in Karabagh e già leader di quella regione), eletto il 30 marzo 1998 con il 59,5% dei voti contro il candidato post-comunista Karen Demirchyan (HZK).

Tuttavia, alle elezioni parlamentari dell'aprile 1999, gli oppositori Demirchyan (HZK) e Vazgen Sargsyan (HHK) coalizzati vinsero e ottennero le cariche di presidente dell'assemblea e di primo ministro. Il 27 ottobre 1999, l'assassinio del primo ministro V. Sargsyan, di K. Demirchyan e di altri politici causò un periodo di instabilità dal quale l'Armenia uscì il 5 marzo 2003 grazie alla rielezione al secondo turno di Robert Kocharyan con il 67,5% dei voti (primo turno 48,3%: terzo candidato Artashes Geghamyan - AM) contro il candidato post comunista Stepan Demirchyan (figlio del precedente), e forte dell'appoggio di una coalizione parlamentare. Le elezioni legislative del 25 maggio 2003 videro infatti la vittoria della coalizione pro-Kocharyan (HHK 23,5% dei voti e 31 seggi; HHD 11,4% voti; OE 19 seggi).

Fino al 2007 l'Assemblea Nazionale è stata controllata da una coalizione tripartitica formata dal Partito Repubblicano d'Armenia (HHK) [10], dalla Federazione Rivoluzionaria Armena (HHD o Dashnak) e del partito centrista "Stato di diritto" (OE). L'opposizione era invece formata da numerosi piccoli partiti riuniti nel "Blocco della Giustizia". Le elezioni legislative del 12 maggio 2007 videro l'HHK ottenere il 33,9% dei voti e 64 seggi e altri due partiti alleati un ulteriore 35% (BHK: 15,1% e 24; HHD: 13,6% e 16); anche due partiti di opposizione entrarono in Parlamento: "Stato di diritto" (OE: 7% e 9) e "Patrimonio" (Z: 5,8% e 7).

Il 19 febbraio 2008 è stato eletto presidente il primo ministro Serž Sargsyan (HHK), con il 52,82% dei voti al primo turno contro Levon Ter-Petrossian (terzo Artur Baghdasaryan - OE); primo ministro è diventato al suo posto Tigran Sargsyan.

Il governo di Kocharian dichiarava apertamente di puntare alla creazione di un Parlamento di stile occidentale, libero e democratico. Tuttavia, gli osservatori internazionali sono spesso critici in merito alla legalità della vita politica armena per quel che riguarda le elezioni parlamentari, quelle presidenziali e i referendum costituzionali tenutisi a partire dal 1995; si segnalano infatti brogli elettorali, mancanza di cooperazione da parte della Commissione Elettorale, scarsi controlli di liste e cabine elettorali. Nonostante ciò, l'Armenia è considerata una delle nazioni più democratiche della CSI.

Il 23 aprile 2018 il già due volte primo ministro Serž Sargsyan è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni a seguito di accese proteste.[17] L'8 maggio dello stesso anno, il leader dell'opposizione e principale ideatore delle proteste, Nikol Pashinyan, è stato nominato primo ministro con l'appoggio di tutti i partiti di opposizione.[18]



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Politica estera

L'Armenia, un paese piccolo, montuoso e senza accesso al mare, oltre che cristiano, gode dei vantaggi connessi all'esistenza di una numerosa diaspora, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Cura inoltre buone relazioni con la confinante Georgia (anch'essa cristiana), da cui dipende per l'accesso al mare.

L'Armenia ha relazioni molto difficili con la Turchia, per la questione del genocidio armeno (1905-1915) negato da quest'ultima, e con l'Azerbaigian, per la questione del Karabagh, regione a popolazione armena (1988-1993), e del Naxçıvan.

Anche in funzione anti-turca, l'Armenia ha avuto storicamente ed ha buone relazioni con la Russia (di cui ospita una base militare a Gyumri) e con l'Iran, altro paese della diaspora (a cui è connessa da un gasdotto).

Ultimamente, l'Armenia si è impegnata nell'integrazione con le istituzioni europee, aderendo al programma Partnership for Peace della NATO e al Consiglio d'Europa.

Nell'ottobre 2014 è entrata a far parte dell'Unione economica eurasiatica.[19]
Economia

Il settore primario occupa il 40% della popolazione. Si coltivano principalmente frumento, orzo, mais, patate, tabacco, ortaggi, vite e frutta. Il latte di pecora dà il famoso motal. L'Armenia è comunque costretta a importare grandi quantità di generi alimentari perché la produzione locale non è in grado di soddisfare il fabbisogno del paese. Importante è anche l'estrazione di oro, rame, zinco, ferro, argento e gas naturale.

L'Armenia è un paese altamente industrializzato. Il settore industriale è quello che conta in assoluto più addetti al lavoro. Hanno una particolare importanza le industrie di genere alimentare, cartaria, meccanica, elettrica, tessile, chimica, della gomma, del cemento e del tabacco. Il settore industriale ha sofferto gravemente a causa del blocco economico imposto dall'Azerbaigian nel 1991. Nel 1994 il paese annunciò quindi la decisione di ripristinare gli impianti di Mdedzamor, la sola stazione nucleare nella regione transcaucasica, chiusi in seguito al terremoto dell'88, per compensare la diminuita disponibilità di energia. La valuta dell'Armenia è il dram.

Per quanto riguarda i trasporti, l'Armenia è attraversata da linee ferroviarie che la collegano con Tbilisi (Georgia), Baku (Azerbaigian) e Kars (Turchia). I collegamenti con l'Azerbaigian e la Turchia sono, tuttavia, interrotti per la chiusura delle frontiere tra i paesi conseguente alla guerra del Nagorno-Karabakh.

Molto redditizio è il turismo montano.
Gastronomia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina armena.

La cucina armena è considerata la più antica tra le cucine della zona mediterranea e del medio-oriente, e si basa in particolare sui prodotti provenienti dall'attività della pastorizia.



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Generalità

Paese di tradizioni antichissime, compreso all'interno della vasta regione caucasica, l'Armenia (Hayastan, dal nome del mitico eroe fondatore Haykh) ha alle spalle una millenaria storia segnata da conflitti e invasioni, favorite nel tempo anche dagli esigui confini del territorio. Le controverse questioni politiche, etniche e religiose (gli armeni furono uno dei primi popoli a essere evangelizzati, a partire dal II sec. d. C., anche se al cristianesimo delle origini, religione di stato già nel 300 d. C., fecero seguito divergenze dottrinali e divisioni scismatiche a loro volta causa di notevoli contrasti) hanno provocato intensi flussi migratori e vere e proprie diaspore. A questi si sono aggiunti i cruenti massacri perpetrati nell'intera regione armena prima dagli Ottomani (1894-96), poi dai Giovani Turchi (1909; 1915-20): questo genocidio, parte fondamentale di quella che è passata alla storia come la questione armena, non è mai stato ammesso ufficialmente dal governo turco e continua a costituire un delicato tema sia a livello internazionale sia a livello dei rapporti tra i due Paesi interessati. A oggi si stima che gli armeni residenti in patria siano circa un terzo di quelli che vivono all'estero. Dopo il dissolvimento dell'impero sovietico, il Paese ha mantenuto legami di tipo economico-militare con l'ex grande potenza europea. Questo interscambio ha contribuito a incrinare i rapporti con le vicine repubbliche caucasiche, resi difficili anche a causa delle spinte autonomistiche di alcune province di confine come il Nagorno-Karabah. Da tempo il Paese è impegnato nel difficile cammino verso il raggiungimento di una stabilità politico-economica, caratterizzato nel corso degli ultimi decenni da tendenze di opposta natura come il drammatico crollo industriale degli anni Novanta del Novecento e la sorprendente ripresa economica di inizio millennio.




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Territorio: geografia umana

L'Armenia appare densamente popolata con 99,95 ab./km²; circa un terzo degli abitanti vive nella capitale e più della metà si concentra nelle zone pianeggianti ai piedi del monte Ararat, in un raggio di circa 60 km da Erewan. Anche se la concentrazione urbana è piuttosto elevata (c. i tre quinti della popolazione) la rete urbana è piuttosto debole; i principali nuclei, dopo la capitale, sono Gyumri e Vanadzor. La composizione etnica del Paese comprende quasi esclusivamente armeni (98,1%) e minoranze di yazidi (1,2%), russi (0,4%), curdi (0,1%), assiri (0,1%) e altri (0,1%).



Cultura

Le tradizioni artistico-culturali armene hanno origini antiche e nell'arco del tempo hanno trovato espressione in forme diverse. Per una trattazione relativa alla storia dell'arte, della letteratura e della musica armena, si rimanda al lemma Armenia, regione. Per quanto riguarda l'epoca contemporanea, il panorama culturale del Paese annovera diversi fenomeni e movimenti che, pur non disegnando un quadro unitario, rivelano comunque una particolare vitalità. Tra gli autori di origine armena, di cui molti residenti o vissuti all'estero, si segnalano lo scrittore Wiliam Soroyan (1908-1981) e il poeta e scrittore Peter Balakian (n. 1951) autore di diverse raccolte poetiche e del volume The Burning Tigris: The Armenian Genocide and America’s Response (2004). Anche il panorama musicale attuale è piuttosto vivo: tra i compositori si ricorda Aram Ilič Chačaturjan (1903-1978), autore anche dell'inno nazionale armeno; tra i musicisti folk, eredi moderni di un repertorio popolare sorprendentemente ampio e composito, si ricorda il più famoso artista armeno, Djivan Gasparian (n. 1928), maestro del duduk, uno strumento a fiato simile all'oboe, collaboratore di numerosi artisti europei e americani e autore di decine di brani per pellicole famose (come L’ultima tentazione di Cristo, del 1988, di Martin Scorsese o il più recente Syriana, del 2005, di Stephen Gaghan); tra gli interpreti contemporanei emergono la cantautrice Lilit Pipoyan (n. 1955) e il compositore per chitarra folk Vahan Artsruni (n. 1965). Tra i gruppi, la scena musicale è divisa tra l'Armenian Navy Band, la formazione jazz di dodici elementi di Arto Tuncboyaciyan (n. 1957) e i Time Report, attivi nella capitale; all'estero, riscuotono un buon successo anche i System of a Down, gruppo new metal formatosi a Los Angeles nel 1995. Tra i cantanti di fama mondiale, di origine armene, i più noti sono la celebre attrice e cantante Cher (n. 1946) e Charles Aznavour (1924-2018) e, in tempi più recenti Iveta Mukuchyan (n. 1986), divenuta famosa in seguito alla partecipazione all’Eurovision 2016. Si ricorda inoltre il pianista e compositore Tigran Hamasyan (n.1987), autore che mescola jazz americano, rock progessivo e sonorità derivate dalla musica tradizionale armena. Anche per quanto riguarda le nuove arti, l'Armenia ha espresso ottime prove: nel cinema, con le pellicole di Sergei Paradjanov (1924-1990), apprezzato cineasta punto di riferimento per numerosi autori, con le opere del regista armeno-canadese Atom Egoyan (n. 1960) e con le interpretazioni dell’attore Frunzyk Mkrtcyan (n.1930); nella fotografia, con Yousuf Karsh (1908-2002), divenuto famoso per un celebre scatto al premier britannico Winston Churchill. In Armenia sono inoltre presenti tre siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità UNESCO: i Monasteri di Haghpat e Sanahin (1996, 2000), la cattedrale e le chiese Echmiadzin, e il sito archeologico di Zvartnots (2000); il monastero di Geghard e Alta Valle di Azat (2000).




fonte www.sapere.it/enciclopedia/Arm%C3%A8nia+%28Stato%29.html

 
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view post Posted on 19/11/2020, 19:25     Top   Dislike
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