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Le Tokelau sono un territorio della Nuova Zelanda costituito da tre atolli corallini tropicali situati nell'Oceano Pacifico del Sud all'incirca a 10° di latitudine sud, circa 480 km a nord delle isole Samoa. Esso comprende tre atolli, Atafu, Fakaofo e Nukunonu, e ha una superficie totale di circa 10 km².
Etimologia e storia del nome
Tokelau è una parola polinesiana che significa "vento del nord". Fino al 1946 l'arcipelago era chiamato "Isole dell'Unione", anno in cui venne adottato il nome "Isole Tokelau", contratto in Tokelau il 9 dicembre 1976. Geografia I tre piccoli atolli che costituiscono Tokelau sono disposti approssimativamente in linea retta, 480 km a nord delle Samoa, le isole più vicine e il principale punto di contatto con il mondo esterno. I tre atolli sono lontani non solo dal resto del mondo ma anche l'uno dall'altro: vi sono 92 km di distanza tra Nukunonu e Atafu, e 64 km tra Nukunonu e Fakaofo. Si tratta di classici atolli corallini: sottili anelli di piccole isolette disposte intorno a una laguna centrale. Le isole sono basse, e raggiungono un'altezza massima di soli 5 m sopra il livello del mare, e la loro estensione è esigua: i tre atolli insieme coprono una superficie di 12,2 km². Nessuna delle 128 isolette supera i 200 m di larghezza[1].
Flora e fauna Come tutti gli atolli corallini, anche a Tokelau il terreno è sottile, improduttivo e trattiene poco l'acqua. Le palme da cocco e i pandani sono le specie di piante più diffuse; il kanava è un albero comunemente utilizzato per il legname da costruzione. Sulle isole vengono coltivati banani, papaya, taro, alberi del pane e altre varietà che forniscono alimenti essenziali. Gli uccelli di mare di specie migratorie visitano con regolarità gli atolli; per il resto, la fauna locale consiste di ratti, lucertole, animali da cortile e maiali[1].
Popolazione L'atollo di Fakaofo, nella parte più a sud delle Isole Tokelau.
Nel luglio 2008 la popolazione ammontava a 1.466 abitanti. È un valore inferiore rispetto al 2007, che mostra una popolazione in declino. I cittadini delle Tokelau sono chiamati tokelauani[senza fonte] e il maggior gruppo etnico è quello polinesiano. La lingua principale è il tokelauano, ma si parla anche inglese.
L'isolamento e la mancanza di risorse limitano grandemente lo sviluppo economico e confinano l'agricoltura al livello di sussistenza. Le risorse naturali molto limitate e il sovraffollamento stanno spingendo all'emigrazione verso la Nuova Zelanda e Samoa, dando come risultato una popolazione in declino di circa lo 0,9% all'anno. L'impoverimento dei tonni ha reso la pesca per il cibo oltremodo difficile.
Sull'isola di Atafu quasi tutti gli abitanti sono membri della Chiesa unita di Cristo di Samoa. Su Nukunonu quasi tutti sono cattolici. Su Fakaofo sono presenti entrambe le confessioni con la Chiesa unita di Cristo predominante. Le proporzioni totali sono: Chiesa unita di Cristo 62%, cattolici romani 34%, altri 5%.[2]
Sebbene leggermente più femmine che maschi vivano su Atafu e Fakaofo, i maschi costituiscono il 57% dei residenti di Nukunonu.[3] Solo il 9% dei Tokelauani di 40 anni o più non sono mai stati sposati.[4] Un quarto della popolazione è nato oltremare; quasi tutti gli altri abitanti vivono sullo stesso atollo su cui sono nati.[5] La maggior parte delle famiglie possiede 5 o più maiali.[6]
Malgrado il loro basso reddito, le Tokelau hanno un'aspettativa di vita di 69 anni, paragonabile a parti dell'Europa.[7]
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