IL FARO DEI SOGNI

Forma dei Purįńas

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view post Posted on 17/2/2020, 17:03     Top   Dislike
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La forma invariabile del Purįńas č quella di un dialogo, in cui qualcuno mette in relazione il suo contenuto in risposta alle domande di un altro. Questo dialogo si intreccia con altri, che si ripetono in altre occasioni tra persone diverse, a seguito di domande simili poste. Il narratore immediato č comunemente, sebbene non costantemente, Lomaharshańa o Romaharshańa, il discepolo di Vyįsa, che dovrebbe comunicare ciņ che gli č stato impartito dal suo precettore, come l'aveva sentito da qualche altro saggio. Vyįsa, come si vedrą nel corpo dell'opera 19 , č un titolo generico, che significa "arrangiatore" o "compilatore". Č in questa epoca applicata a Krishńa Dwaipįyana,

p. xi

il figlio di Parįśara, che si dice abbia insegnato i Veda e i Purįńas a vari discepoli, ma che sembra essere stato il capo di un college o di una scuola, sotto il quale vari uomini istruiti hanno dato alla sacra letteratura degli indł la forma in cui ora si presenta. In questo compito i discepoli, come vengono chiamati, di Vyįsa erano piuttosto suoi colleghi e collaboratori, poiché erano gią in contatto con ciņ che č leggendario di aver insegnato loro 20 ; e tra questi, Lomaharshańa rappresenta la classe di persone che erano particolarmente incaricate della cronaca di eventi politici e temporali. Si chiama Sśta, come se fosse un nome proprio; ma č pił correttamente un titolo; e Lomaharshańa era "un Sśta", cioč un bardo o un panegirista, che fu creato, secondo il nostro testo 21 , per celebrare le gesta dei principi; e che, secondo i Vįyu e il Padma Purįńas, hanno il diritto, per nascita e professione, di narrare i Purįńas, preferendo persino i Brahmani 22 Non č improbabile, quindi, che dobbiamo comprendere, con il suo essere rappresentato come discepolo di Vyįsa, l'istituzione di un tentativo, fatto sotto la direzione di quest'ultimo, di raccogliere dagli araldi e dagli annalisti dei suoi giorni le tradizioni disperse che essi aveva imperfettamente conservato; e quindi la conseguente appropriazione dei Purįńas, in gran parte, alle genealogie delle dinastie regali e alle descrizioni dell'universo. Comunque sia, il macchinario č stato, ma vagamente rispettato, e molte delle Patine, come la Vishńu, sono riferite a un narratore diverso.

Nel seguente lavoro viene fornito un account 23 di una serie di compilation di Paurįńik, di cui non appare traccia nella loro forma attuale. Si dice che Lomaharshańa avesse avuto sei discepoli, tre dei quali componevano altrettanti Santi fondamentali, mentre lui stesso ne compilņ un quarto. Per Sanhitį si intende generalmente una "raccolta" o "raccolta". I Sanhitį dei Veda sono raccolte di inni e preghiere che appartengono a loro, disposte secondo il giudizio di un singolo saggio, che č quindi considerato l'originatore e l'insegnante di ciascuno. I Sanhitį dei Purįńas, quindi, dovrebbero essere compilazioni analoghe, attribuite rispettivamente a Mitrayu, Śįnśapįyana, Akritavrańa e Romaharshańa: non sono noti tali Sanhitįs di Paurįńik,

p. xii

si dice che la sostanza dei quattro sia raccolta nel Vishńu Purįńa, che č anche in un altro posto 24 , a sua volta chiamato Sanhitį: ma tali raccolte non sono state ancora scoperte, per quanto riguarda le indagini. La specifica puņ essere accettata come indicazione del fatto che i Purįńas sono esistiti in qualche altra forma, in cui non sono pił soddisfatti; anche se non sembra che l'accordo fosse incompatibile con la loro esistenza come opere separate, per il Vishńu Purįńa, che č la nostra autoritą per i quattro Sanhitį, ci dą anche il consueto elenco dei vari Purįńas.





fonte https://translate.google.com/translate?hl=...htm&prev=search

 
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