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Massoneria e comunismo
Anche se, come abbiamo visto, non si può affermare con certezza che Lenin fosse massone, una cosa è certa: tra la Massoneria e il socialismo radicale - il comunismo - non c'è vera opposizione. L'incompatibilità proclamata nel novembre 1922 al IV Congresso dell'Internazionale non deve ingannarci. In Francia, ad esempio, numerosi fondatori del giovane Partito Comunista erano massoni:
- Ludovic-Oscar Frossard (1889-1946), Segretario generale del giovane Partito Comunista Francese, ma ostile alla «bolscevizzazione» del Partito, sconfessato dall'Internazionale a causa del suo atteggiamento al II Congresso del Partito Comunista Francese, e per il suo rifiuto della 22ª condizione di Mosca (il Kominternl'humanité vietò l'appartenenza alla Massoneria), si dimise il 1º gennaio 1923. Creò allora il Partito Comunista Unitario (PCU, che nel 1924 divenne, dopo fusione con altri gruppi dissidenti, l'Unione Socialista Comunista).
- André Morizet (1876-1942). Membro fondatore del Partito Comunista, fu ostile alla 22ª condizione di Mosca, che vietava l'appartenenza alla Massoneria di cui era membro (Grand'Oriente di Francia). Escluso dal Komintern nel gennaio del 1923, con Ludovic-Oscar Frossard, per le stesse ragioni, uscì dal Partito Comunista Francese ed entrò nell'l'Unione Socialista Comunista rimanendovi fino al 1927.
- Antonio Coen (1885-1956). Iniziato alla Gran Loggia, membro dell'ufficio del Partito Comunista, dal quale si staccò dopo il IV Congresso dell'Internazionale. Alcuni anni più tardi, divenne Gran Maestro della Gran Loggia di Francia.
- Zéphirin Camélinat (1840-1932). Tesoriere della Section Française de l'Internationale Ouvrière («Sezione Francese dell'Internazionale Operaia»; SFIO), si riunì ai maggioritari comunisti del Congresso di Tours nel 1920, e favorì la nascita del comunismo in Francia. Nel 1921, egli vendette le azioni del giornale L'Humanité, (fondato da Jean Jaurès), al Partito Comunista Francese. Nel 1924, fu candidato alle elezioni presidenziali, ed ottenne ventun voti sull'insieme dei deputati e dei senatori. Malgrado le condizioni di Mosca, fu la sola personalità del Partito Comunista Francese ad essere al tempo stesso membro del Komintern e della Massoneria.
- Charles Lussy (1883-1967). Fin dalle elezioni legislative del 1914, egli difese i colori della Section Française de l'Internationale Ouvrière. Dopo la Grande Guerra, entrò nell'Humanité, poi seguì la maggioranza del Partito di Jean Jaurès (1859-1914) nella sua adesione all'Internazionale comunista. Rimase nel Partito Comunista per due anni. All'inizio del 1923, Lussy lasciò il Partito Comunista Francese, e dopo una breve parentesi con l'Unione Socialista Comunista, tornò al Partito Socialista.
- Marcel Cachin (1859-1958). Padre fondatore del Partito Comunista, direttore del giornale L'Humanité, fu iniziato alla Massoneria nella Loggia La Concorde Castillonnaise.
- Antoine Ker (1886-1923). Sostenitore della III Internazionale, assistette, nel dicembre 1920, al Congresso di Tours e venne eletto nel Comitato Direttivo del Partito Comunista. Collaborò all'Humanité e a La Vie Ouvrière («La vita operaia»), e venne incaricato di curare i rapporti tra il Partito Comunista Francese, il Partito Comunista Tedesco e l'Internazionale. In questa cornice, andò a Mosca. Rimase in collegamento col Partito fino alla sua morte, ma «si sarebbe dimesso» dalla Massoneria.
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