IL FARO DEI SOGNI

Nuova Zelanda

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/1/2020, 14:53     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


1280px-Flag_of_New_Zealand



La Nuova Zelanda (in inglese: New Zealand, in māori: Aotearoa) è uno stato insulare dell'Oceania, posto nell'oceano Pacifico meridionale, formato da due isole principali, l'Isola del Nord e l'Isola del Sud, e da numerose isole minori come l'Isola Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la separa dall'Australia, situata circa 2 000 km a nord-ovest.


800px-Coat_of_arms_of_New_Zealand

Il nome Nova Zeelandia, dalla provincia nederlandese della Zelanda (olandese Zeeland), il cui nome significa "terra di mare", fu coniato dai cartografi olandesi nel XVII secolo; tale nome venne in seguito anglicizzato da James Cook in New Zealand. Aotearoa, cioè "(terra della) lunga nuvola bianca" (Ao: nuvola; Tea: bianca; Roa: lunga), è invece l'antico nome dato dal popolo Māori all'odierna terra della Nuova Zelanda, ove giunsero vari secoli prima degli europei. Secondo quanto si narra, l'isola settentrionale apparve ai primi colonizzatori appunto come una "lunga nuvola bianca" sull'orizzonte. Ai tempi questa denominazione era usata solo per quest'isola, mentre l'estensione del toponimo all'intero arcipelago è di uso più recente.

800px-New_Zealand__orthographic_projection_

Conta quasi 5 milioni di abitanti (a settembre 2019)[7], distribuiti su 267 710 km²[8] (comprese le isole Antipodi, Auckland, Bounty, Campbell, Chatham e Kermadec). La capitale, che è anche la città a svolgere questo ruolo più a sud del mondo, è Wellington, mentre la città più popolosa è Auckland. La vetta più alta è il Monte Cook.


New_Zealand_23_October_2002


Storia

I primi insediamenti umani in Nuova Zelanda risalgono a circa sette secoli fa, quando altri gruppi, probabilmente in una serie di ondate successive, vi giunsero tra il 1000 e il 1300 d.C. Nei secoli successivi, essi svilupparono una cultura propria fino a forgiare l'identità del popolo māori. La popolazione era suddivisa in sottogruppi detti hapu, a volte alleati, a volte in lotta fra loro. In epoca successiva un nucleo di māori lasciò la Nuova Zelanda alla volta delle isole Chatham, dando così vita a un'altra nuova cultura nota come moriori.

I primi europei a visitare l'arcipelago furono gli olandesi della spedizione guidata da Abel Tasman nel 1642. Molti membri dell'equipaggio vennero uccisi dai māori e l'esito della spedizione fu tenuto segreto per evitare eventuali insediamenti della rivale Compagnia Inglese delle Indie Orientali. Gli europei non fecero ritorno sulle isole fino all'arrivo dell'esploratore britannico James Cook, che visitò queste terre durante il suo primo viaggio del 1768-71. Cook sbarcò in Nuova Zelanda nel 1769 e mappò gran parte delle coste.


All_Blacks_Haka

Dopo la spedizione di Cook, molte altre navi europee e americane sbarcarono sulle isole. Gli europei erano soliti commerciare con i nativi, cedendo cibo europeo, armi e utensili in metallo in cambio di acqua fresca e cibo locale. L'introduzione della patata e del moschetto ebbe un notevole impatto sulla società māori. In particolare, l'uso dei moschetti modificò i rapporti di forza tra le varie tribù, portando alle cosiddette "guerre del moschetto". Inoltre, a partire dagli inizi del XIX secolo, diverse missioni cristiane si stabilirono nel paese, convertendo gran parte dei māori.


Wellington_from_Mount_Victoria

Preoccupato dalle mire espansionistiche francesi e dal modo disordinato con cui i bianchi stavano colonizzando le nuove terre, il governo britannico decise di inviare in Nuova Zelanda William Hobson, al fine di reclamare la sovranità britannica e stipulare un trattato con i nativi. Fu così che dal 1788 al 1840 la Nuova Zelanda fece formalmente parte del Nuovo Galles del Sud. La vera svolta fu determinata dal Trattato di Waitangi, stipulato nella Baia delle Isole il 6 febbraio 1840. Malgrado le discordie e i dubbi che si hanno sulle versioni in lingua māori e in inglese, tale trattato è considerato l'atto costitutivo della nazione neozelandese nonché una garanzia dei diritti dei māori. In particolare, Hobson scelse inizialmente Okiato come capitale della nuova colonia, per poi trasferirsi ad Auckland nel 1841.


VonTempskys_death_cropped

A partire dal 1840 consistenti ondate di coloni europei giunsero in Nuova Zelanda. I māori, inizialmente, si mostrarono desiderosi di commerciare con i bianchi (da loro chiamati pakeha) e, proprio grazie a questo tipo di attività, diverse tribù riuscirono ad arricchirsi. La situazione cominciò però a peggiorare quando, di fronte alla crescita degli insediamenti dei bianchi (stimolata dalla scoperta dell'oro, avvenuta nel 1861), i māori cominciarono a temere di perdere il controllo della loro terra. Tali contrasti portarono alle cosiddette guerre māori, combattute tra gli anni sessanta e settanta dell'Ottocento e che causarono ai māori la perdita della gran parte delle loro terre.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 5/1/2020, 15:18     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Nel 1854 venne insediato il primo parlamento neozelandese, cosa che rappresentò il primo passo verso l'autonomia del paese (tant'è che ormai, verso la fine del secolo, la Nuova Zelanda poteva dirsi completamente autonoma dalla madrepatria). Nel frattempo, nel 1863, il primo ministro Alfred Domett fece sì che la capitale venisse trasferita in una località sullo stretto di Cook, probabilmente al fine di impedire che l'Isola del Sud diventasse una colonia separata. Alcuni commissari australiani - scelti per la loro neutralità - candidarono a questo ruolo Wellington, grazie alla sua posizione centrale e al suo porto. Fu così che il parlamento vi si insediò ufficialmente nel 1865.

Nel 1893 la Nuova Zelanda si distinse quale primo paese al mondo a riconoscere il diritto di voto alle donne. Sempre in quel periodo, si ebbero diverse nazionalizzazioni e l'istituzione della pensione di vecchiaia: provvedimenti, questi, che diedero alla Nuova Zelanda una delle più avanzate legislazioni sociali del tempo.

Il 26 settembre 1907 la Nuova Zelanda acquisì lo status di dominion, per poi diventare completamente indipendente nel 1947, anno in cui venne ratificato lo Statuto di Westminster del 1931 (va però detto che già da molto tempo la Gran Bretagna aveva cessato di esercitare un ruolo attivo nel governo dell'ormai ex-colonia). Visti i legami con la Gran Bretagna, l'economia neozelandese sperimentò notevoli difficoltà durante la Grande depressione. Ciò portò alla formazione del primo governo laburista, il quale optò per la creazione di un vasto welfare state e di un'economia orientata al protezionismo. Va inoltre aggiunto che la Nuova Zelanda, vista la forte impronta lasciata dai coloni europei, si dimostrò sempre un membro fedele dell'Impero britannico. Contingenti neozelandesi combatterono durante la Seconda guerra boera e durante le due guerre mondiali; il governo neozelandese, infine, appoggiò quello britannico durante la crisi di Suez. In particolare, la partecipazione alla prima guerra mondiale valse al paese il mandato sulle Samoa occidentali e su Nauru. La Nuova Zelanda partecipò, inoltre, alla Guerra di Corea del 1950-1953, tra le forze ONU ed entrò, nel 1955, nell'Organizzazione del Sud-Est Asiatico. Nel 1961, vennero accolte le richieste di indipendenza delle isole Samoa occidentali. Nel 1965 le truppe neozelandesi furono inviate in appoggio al governo del Vietnam del sud, durante la Guerra del Vietnam.

Dal punto di vista economico, il periodo successivo alla seconda guerra mondiale fu di grande prosperità per la Nuova Zelanda; proprio in quel momento, tuttavia, cominciarono a manifestarsi alcune pressanti questioni sociali. In primo luogo, i māori incominciarono a trasferirsi nelle città in cerca di occupazione. Nel frattempo, gli stessi māori cominciarono a sperimentare un risveglio della loro cultura e a protestare sostenendo il mancato rispetto del Trattato di Waitangi. Nel 1975 si istituì un tribunale per indagare sulle presunte infrazioni del trattato. Nel frattempo i tradizionali legami economici con la Gran Bretagna cominciarono ad allentarsi a causa dell'ingresso di quest'ultima nella Comunità Economica Europea. Numerosi cambiamenti economici e sociali si verificarono nel corso degli anni ottanta durante il quarto governo laburista della storia del paese, soprattutto grazie all'allora ministro delle Finanze Roger Douglas (tant'è che solitamente le trasformazioni di quel periodo sono note come "Rogernomics").



segue

 
Web  Top
view post Posted on 7/1/2020, 10:23     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Geografia

La Nuova Zelanda ha una forma lunga e stretta. Si estende per oltre 1 600 km sul suo asse nord-nord-est; in entrambe le isole la costa occidentale non dista più di 400km da quella orientale. Lo stretto di Cook (che separa le due isole) è 22 km nel punto in cui le coste sono più vicine.
Morfologia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Montagne della Nuova Zelanda e Isole della Nuova Zelanda.

Dal punto di vista fisico la Nuova Zelanda è un arcipelago formato da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud), divise dallo Stretto di Cook, e da molte altre isole minori, in gran parte disabitate: l'Isola Stewart, la terza per estensione, più le cosiddette Isole esterne, ovverosia 9 arcipelaghi minori, 5 dei quali (a loro volta chiamati Isole sub-antartiche neozelandesi) sono un Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Immagine satellitare della Nuova Zelanda.

Entrambe le isole sono attraversate da catene montuose; l'Isola del Sud dalle Alpi meridionali e l'Isola del Nord da catene di minore altezza. Il Monte Cook (o Aorangi in lingua māori, ovvero "che trapassa le nubi") con i suoi 3 754 m è la vetta più alta del paese ed è situata al centro delle Alpi neozelandesi. La Nuova Zelanda è ancora ricca di molti vulcani attivi ed è una zona con un rischio sismico molto elevato.

La costa la cui lunghezza complessiva è 15 134 km[8] è frastagliata nell'Isola del Nord mentre in quella del sud si presenta più regolare.
Idrografia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Fiumi della Nuova Zelanda.

Il territorio presenta numerosi corsi d'acqua che nascono dai rilievi, ma che sono però per la maggior parte molto brevi e discontinui, difficili da navigare: infatti sono frequentemente interposti, nel corso del fiume, laghi (spesso di origine vulcanica come il Lago Taupo) e cascate.
Clima
La latitudine della Nuova Zelanda (da 34 a 47° S) corrisponde all'incirca a quella dell'Italia, nell'emisfero boreale. Tuttavia il fatto di essere in mezzo all'Oceano rende il clima diverso da quello italiano. Le piogge sono più intense e frequenti, poiché essendo un'isola risulta naturalmente più esposta a venti oceanici e precipitazioni. In generale, comunque, il clima è temperato e marittimo, con temperature raramente minori di 0 °C e maggiori di 30 °C. La minima temperatura registrata in Nuova Zelanda fu di −21,6 °C (a Otago), mentre la massima fu di 42,4 °C (a Rangiora). Fra le maggiori città, Christchurch è la più asciutta, con solo 640 mm di acqua all'anno. Auckland, la città più piovosa, ne riceve invece quasi il doppio. Auckland, Wellington e Christchurch ricevono comunque una media di oltre 2 000 ore di sole all'anno. La parte meridionale dell'isola del Sud ha un clima più fresco e perturbato, con circa 1 400 – 1 600 ore di sole, mentre la parte settentrionale dell'isola del Sud è la parte più soleggiata e riceve circa 2 400 – 2 500 ore di sole all'anno.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 9/1/2020, 10:28     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Paragoni con l'Italia

Curiosamente, la Nuova Zelanda ha una forma "a stivale" speculare a quella dell'Italia, nell'opposto emisfero australe.[9]

Dal South Cape neozelandese alla zona a nord di Auckland, c'è quasi l'esatta distanza che esiste in Italia tra il confine nord del Trentino-Alto Adige e Capo Passero in Sicilia, e quasi la stessa opposta latitudine (tra i 47 ed i 36 gradi) ovviamente su opposti emisferi, l'una S e l'altra N.

La superficie complessiva neozelandese è simile a quella italiana anche se inferiore, e pone la Nuova Zelanda al 75º posto tra gli Stati per estensione, contro il 72° occupato dall'Italia.
Popolazione

Al giugno 2016, la popolazione della Nuova Zelanda era stimata in 4 690 000 residenti, con un incremento annuo del 2,1% circa[10]. Il 73,0% degli abitanti si concentra nelle diciassette aree urbane con più di 30 000 residenti e il 53,8% vive nei quattro maggiori agglomerati, Auckland, Christchurch, Wellington e Hamilton[11].

La speranza di vita nel 2012 era di 84 anni per le donne e di 81,61 anni per gli uomini[12]. Grazie al tasso di fecondità di 2,1, piuttosto alto per un paese sviluppato, la popolazione è relativamente giovane, con il 20% di abitanti sotto i 15 anni[8]. Tuttavia si prevede per i prossimi decenni un progressivo invecchiamento: si stima che nel 2050 i residenti potrebbero ammontare a 5,3 milioni, ma l'età media passerebbe da 36 a 43 anni e la percentuale di persone sopra i 59 anni crescerebbe dal 18% al 29%[13].

Per quanto riguarda la qualità della vita, le città neozelandesi occupano le prime posizioni nelle classifiche mondiali. Ad esempio, secondo il Mercer Quality of Living Survey del 2018, Auckland è la terza città più vivibile del mondo e Wellington la quindicesima[14].
Etnie

In base al censimento del 2013, la popolazione della Nuova Zelanda è per il 74% di origine europea, principalmente inglese e scozzese, ma con consistenti minoranze tedesche, olandesi e italiane. Il 14,9% della popolazione è di etnia Maori. Gli altri indigeni di etnia polinesiana sono il 7,4%, mentre gli asiatici sono l'11%. Non deve stupire il fatto che la somma delle percentuali superi il 100%, poiché molti neozelandesi si ritengono appartenenti a più di un'etnia.
Religione

Secondo il censimento del 2013, il 55.0% dei neozelandesi si dichiaravano religiosi, di cui il 49.0% si identificavano come cristiani (in continuo declino dal 54.16% nel 2006, a sua volta dal 58.92% nel 2001). Un 41.9% (in continua ascesa: 34.65% nel 2006 e 29.64% nel 2001) indicavano di non credere in alcuna religione.[15] I maggiori gruppi cristiani erano, per numero di aderenti, il cattolicesimo (12.6%), l'anglicanesimo (11.8%), il presbiterianesimo (8.5%) e altri cristiani non identificantisi in alcuna denominazione precisa (5.5%).[15] Le religioni māori Ringatū e Rātana (1.4%) sono di origine cristiana.[16][17] L'immigrazione e i cambiamenti demografici delle decadi recenti hanno contribuito alla crescita di religioni di minoranza,[18] come l'induismo (2.1%), il buddhismo (1.5%), l'islam (1.2%) e il sikhismo (0.5%).[16]



segue

 
Web  Top
view post Posted on 10/1/2020, 15:00     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Screenshot_2020-01-10_Nuova_Zelanda_-_Wikipedia



segue

 
Web  Top
view post Posted on 12/1/2020, 09:45     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Città principali

Le città principali sono: Wellington, Christchurch, Auckland, Dunedin.
Istituzioni
Capo dello Stato

La Nuova Zelanda è una monarchia parlamentare facente parte del Commonwealth. La sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, attualmente Elisabetta II, è pertanto anche Regina della Nuova Zelanda.
Costituzione

La Costituzione della Nuova Zelanda si caratterizza dalle leggi e principi che costituiscono il corpo politico del Regno. A differenza di molte altre nazioni, la Nuova Zelanda non dispone di un unico documento costituzionale. Il Constitution Act del 1986 comprende solo una parte della Costituzione peraltro non modificata, insieme a una raccolta di statuti (Atti del Parlamento), al Trattato di Waitangi, alle decisioni dei tribunali, alle convenzioni non scritte, ecc.
Poteri dello Stato

Per quanto riguarda il potere esecutivo, il governo della Nuova Zelanda è retto da un governatore generale, nominato dalla Regina, che nomina a sua volta il primo ministro. Per quanto riguarda il potere legislativo, è invece attribuito a un parlamento unicamerale composto da 120 membri, eletti a suffragio universale diretto per tre anni. Sette seggi sono riservati alla comunità Maori. Infine il potere giurisdizionale, potere indipendente espressamente riconosciuto dal Constitution Act del 1986, si divide in 4 livelli di giurisdizione: - corti distrettuali - alte corti - corti d'appello - corte suprema (cui è affidata la giustizia costituzionale)
Università

L'università più antica della Nuova Zelanda venne fondata nel 1869: si tratta dell'Università di Otago, una delle più importanti del paese.
Ordinamento scolastico

Tasso di alfabetizzazione: 100%.
Studenti universitari: 162 350.

La scuola primaria, o elementare (per bambini da circa 5 a circa 11 anni), è suddivisa in tre cicli: infantile, biennale, quinquennale.
Università: Otago (Dunedin, 1869), Canterbury (Christchurch, 1873), Victoria (Wellington, 1897), Auckland (1957), Massey (Palmerston North. 1963), Waikato (Hamilton, 1964).
Sistema sanitario
Il sistema sanitario è pubblico e gratuito, tranne le visite del medico di base (GP – General Practitioner). Oltre al sistema pubblico esiste quello privato e le assicurazioni private sono abbastanza diffuse. Queste non alterano in alcun modo le prestazioni delle strutture pubbliche, ma per lo più rimborsano le spese delle visite ai GP e le prestazioni presso centri privati.



SEGUE

 
Web  Top
view post Posted on 14/1/2020, 15:18     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Screenshot_2020-01-14_Nuova_Zelanda_-_Wikipedia



segue

 
Web  Top
view post Posted on 16/1/2020, 16:54     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Cultura
Arte

Tra gli artisti più celebri si ricordano: Charles Frederick Goldie, Gottfried Lindauer e Dick Frizzell, oltre che a Rita Angus.
Letteratura

Nei confini della Nuova Zelanda e fuori, è aperto il dibattito sull'esistenza di una letteratura neozelandese autoctona e autonoma. Se gli studiosi si trovano concordi sull'esistenza di quest'ultima, non lo sono altrettanto sulla questione di un periodo di primario sviluppo, quindi la discussione è completamente aperta. Gli stessi scrittori, nati e cresciuti in Nuova Zelanda, dato il forte legame con la terra d'origine, tendono a ricondurre la loro opera all'interno di più vasti filoni: paradigmatico l'esempio di Katherine Mansfield e Dan Davin. Altri, invece, sono convinti dell'esistenza di una salda e forte tradizione letteraria nella Nuova Zelanda, e si ritengono orgogliosamente protagonisti di questo fenomeno: la più importante di tutti è Janet Frame, autrice di famose novelle e romanzi; altri autori di rilievo sono Frank Sargeson, Witi Ihimaera, Patricia Grace, Rowley Habib e Keri Hulme. Da segnalare anche Ngaio Marsh, importante esponente del filone classico del romanzo poliziesco. Altrettanto importante è la tradizione poetica, ampiamente rappresentata da figure come James K. Baxter (1926-1972), A.R.D. Fairburn (1904-1957), Sam Hunt (1946-).
Musica

La Nuova Zelanda, in quanto colonia britannica, subì fortemente l'influenza della musica inglese: nei primi anni sessanta, in seguito alla cosiddetta British Invasion, nacquero moltissimi gruppi che ne imitavano lo stile e il look. Pochissimi di questi conobbero un successo che andasse oltre i confini nazionali, ma contribuirono enormemente a far emergere il neonato panorama musicale neozelandese. Con la diffusione a livello mondiale della musica hard rock, si moltiplicarono gruppi e band che si rifacevano a quel sound; tra questi sicuramenti i più importanti sono gli Human Instinct, il supergruppo blues costituito dal virtuoso della chitarra Billy Te Kahika, formalmente conosciuto come Billy T.K., di origine māori; oppure i Dragon, o gli Hello Sailor. Questi gruppi furono gli aprifila di quella che sarebbe poi diventata una vera e propria esplosione musicale intorno alla metà degli anni settanta, quando incontrarono successo e fama gruppi come gli Split Enz, bandiera del rock nazionale, capitanati dall'eclettico Tim Finn, oppure quella che venne in seguito denominata la scena del Dunedin Sound.

Il Dunedin Sound prende diretta ispirazione dalla musica punk giunta in Nuova Zelanda sul finire degli anni settanta, ma è caratterizzato dalla mescolanza con suoni più dolci e meno grezzi (notevole l'influenza di gruppi come Velvet Underground o The Stooges); furono molti i gruppi rappresentativi di questo genere, ma i più significativi furono The Enemy (diventati in seguito Toy Love), The Same (poi The Chills), Tall Dwarfs, The Verlaines, The Jean-Paul Sartre Experience, The Kind of Punishment.

Nei primi anni ottanta incomincia a nascere anche una scena hip hop neozelandese, i cui esponenti sono in gran parte di origini māori. In particolare, l'hip hop indigeno māori, assieme a quello polinesiano, ha dato vita a un genere musicale specifico, noto col nome di Urban Pasifika. Sempre nei primi anni ottanta si afferma anche il compositore new age David Parsons. Importante è anche la scena post-rock, noise-rock e psichedelica neozelandese degli anni novanta che ha dato i natali a gruppi e artisti commercialmente di nicchia ma molto famosi fra gli appassionati[19] come The Dead C e Roy Montgomery.

Per quanto riguarda il panorama rock neozelandese di inizio millennio, hanno raggiunto una buona notorietà internazionale i gruppi garage rock The Datsuns, e indie pop The Veils e The Brunettes, ma soprattutto la giovanissima cantante pop Lorde che grazie al successo del singolo Royals nel 2013 si afferma fra le artiste di maggior successo a livello mondiale. Lorde detiene anche il record di vendite a livello internazionale fra gli artisti neozelandesi, con oltre 15 milioni di singoli e più di 2 milioni di album venduti.[20]
Teatro, cinema e televisione
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Weta Workshop.

Una peculiarità della Nuova Zelanda sono i magnifici paesaggi, quasi surreali. Infatti, questi paesaggi sono diventati scenari di grandi film fantasy, come ad esempio Il Signore degli Anelli, Le cronache di Narnia e serie tv come La spada della verità e The Shannara Chronicles. Nata a Mount Albert (Auckland), Lucy Lawless è un'attrice e cantante neozelandese, celebre per Xena - Principessa guerriera, serie televisiva andata in onda dal 1995 al 2001 e girata in Nuova Zelanda. Sempre neozelandese è anche la fantasmagorica serie HBO Flight of the Conchords. Grazie alla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson lo stato ha visto incrementare fortemente il proprio settore turistico: per questo, a pochi mesi di distanza dall'uscita in sala de Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, la zecca ha annunciato il conio di nuove monete raffiguranti i personaggi di Tolkien, corredate di scritte in rune elfiche, per un valore compreso tra l'1 e i 10 dollari neozelandesi. Jane Campion importante regista neozelandese, vince il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia. Inoltre Nika Caro, la regista diventata conosciuta per il film maori La ragazza delle balene.

James Cameron si è trasferito in Nuova Zelanda per girare i sequel di Avatar.[21]



segue

 
Web  Top
view post Posted on 18/1/2020, 21:54     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Scienza e tecnologia
La nascita della fisica nucleare

Uno dei più importanti scienziati neozelandesi fu Ernest Rutherford, considerato il padre della fisica nucleare e in suo onore venne battezzato l'elemento chimico del rutherfordio.
Contributi all'aviazione moderna

Nel campo dell'aviazione la Nuova Zelanda si è distinta con Jean Batten, che nel 1936 effettuò il primo volo in solitaria nel tratto che collega l'Inghilterra alla Nuova Zelanda.
La Nuova Zelanda nello spazio

21 gennaio 2018: viene lanciato Humanity Star, il primo satellite neozelandese

Sport
Rugby
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda.
La selezione della Nuova Zelanda del 1905, che fu ribattezzata All Blacks

Lo sport nazionale della Nuova Zelanda è il rugby a 15[22]. Vi venne importato dal Regno Unito negli anni settanta del XIX secolo e in pochi anni divenne popolarissimo, tanto che nel 1884 la prima nazionale effettuò un tour in Europa e nel 1905, a causa di un refuso di un giornalista inglese dell'epoca, assunse il soprannome di All Blacks, divenuto in seguito un marchio di fabbrica della selezione, e che divenne la base per gli appellativi di altre selezioni sportive del Paese (Black Ferns, la nazionale femminile di rugby; Tall Blacks, la nazionale maschile di pallacanestro; All Whites, la nazionale di calcio; Black Sticks, la nazionale femminile di hockey su prato).

L'attività rugbistica (maschile e femminile) è governata dalla New Zealand Rugby Union; la nazionale maschile vanta tre titoli di campione del mondo (1987, 2011, 2015) e una finale, persa nel 1995 contro il Sudafrica. Al pari di quella maschile, anche la nazionale femminile è stata più volte campione del mondo, avendo vinto il titolo nel 1998, 2002, 2006 e 2010.

L'attività di club è divisa in campionati provinciali, regolati dalle 26 unions provinciali che compongono la federazione nazionale; le rappresentative di queste ultime competono nel campionato nazionale, attualmente diviso in Mitre 10 Cup, il primo livello, e Heartland Championship. Tra le federazioni provinciali che si sono aggiudicate il maggior numero di titoli figurano quelle di Auckland (16) e Canterbury (11); da segnalare tra le altre federazioni di rilievo quelle di Wellington (4 titoli), Otago e Waikato (2 ciascuna).

Al più alto livello professionistico la Nuova Zelanda ha cinque franchise, espressione di aggregazioni delle varie unions provinciali, che annualmente competono nel Super Rugby, campionato aperto a squadre sudafricane, australiane e, dal 2016, anche argentine e giapponesi; in tale torneo le squadre neozelandesi si sono imposte, fino all'edizione 2016, in 14 occasioni su 21: sette volte con i Crusaders, tre volte con i Blues, due volte con i Chiefs e una volta ciascuno con gli Highlanders e gli Hurricanes, rendendo la Nuova Zelanda l'unica ad aver vinto almeno un'edizione con ogni franchigia.

Tra i giocatori neozelandesi più famosi che la storia di tale sport ricordi, figurano Sir Wilson Whineray, Kevin Skinner, Sir Colin Meads, Graham Mourie, Sean Fitzpatrick, Sir John Kirwan, Jonah Lomu, Richie McCaw e Dan Carter.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 21/1/2020, 17:23     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Vela

Negli ultimi 20 anni la Nuova Zelanda si è imposta a livello mondiale anche nella vela e in particolare nella competizione della America's Cup. Nel 1995 il team neozelandese, rappresentate il Royal New Zealand Yacht Squadron, ha vinto la competizione portando il trofeo ad Auckland. Sono state disputate due edizioni della America's Cup in Nuova Zelanda nel 2000 e nel 2003, in quest'ultima l'imbarcazione neozelandese è stata battuta cosicché il trofeo dopo otto anni di permanenza ha lasciato Auckland. Il 26 giugno 2017 il team neozelandese ha riconquistato l'America's Cup nelle acque di Bermuda, la 35ma edizione, sconfiggendo per 7 regate a 1 il defender americano Oracle Team USA. Al passaggio vittorioso dell'imbarcazione kiwi sulla linea del traguardo della nona regata in programma (in quanto i neozelandesi partecipavano con un handicap di un punto dovuto ai precedenti round Robin) una sfida ufficiale al Royal New Zealand Yacht Squadron (il club per il quale gareggia TNZ, la coppa America è formalmente una competizione per yacht club) è stata presentata dal presidente dello Yc Sicilia Agostino Randazzo a nome di Patrizio Bertelli, presente a Bermuda, e del team Luna Rossa[23].
Calcio

È in crescita anche la popolarità del calcio. Dal 1970 si gioca un campionato nazionale per club, chiamato NZFC dove le squadre più prestigiose sono l'Auckland City e il Waitakere United, vincitrici delle ultime cinque edizioni di NZFC e delle ultime quattro edizioni della OFC Champions League. La Nazionale di calcio della Nuova Zelanda partecipa alle qualificazioni per i Campionati mondiali di calcio nella confederazione oceaniana dell'OFC. Nella sua storia si è qualificata due volte a una fase finale del mondiale: Spagna 1982, venendo eliminata, però, già al primo turno e a Sudafrica 2010, con lo stesso esito ma conquistando 3 pareggi uno dei quali con l'Italia, per 1 a 1. Ha inoltre conquistato per ben 5 volte il titolo di Campione nella Coppa d'Oceania e il capocannoniere con 28 reti è Vaughan Coveny.
Motori

Tra gli sportivi neozelandesi più importanti, sono da annoverare anche i piloti Denis Hulme, vincitore del Campionato mondiale di Formula 1 nel 1967 e Scott Dixon, vincitore del campionato IRL/IndyCar Series nel 2003, nel 2008, nel 2013, nel 2015 e nel 2018. Dixon, sempre nel 2008, fu inoltre capace di aggiudicarsi la 500 Miglia di Indianapolis. Earl Bamber e Brendon Hartley nel 2017 hanno trionfato insieme nel Campionato del Mondo Endurance e alla 24 Ore di Le Mans con Porsche. Sempre con Porsche, Bamber ha vinto anche l'edizione 2015 della 24 ore di Le Mans, mentre nello stesso anno Hartley ha conquistato il suo primo mondiale Endurance. Nel motociclismo lo sportivo neozelandese che si è maggiormente distinto è Hugh Anderson, vincitore di quattro titoli mondiali, due nella classe 50cc (1963 e 1964) e due nella classe 125cc (1963 e 1965). Anche nei Rally la Nuova Zelanda ha una figura importante, si tratta del giovane Hayden Paddon, pilota che in forza al team Hyundai si sta facendo notare nel World Rally Championship. Nel 2016 ha vinto il Rally d'Argentina.
Softball

Altro sport in cui la Nuova Zelanda primeggia è il softball, con ben 6 titoli mondiali vinti fra gli uomini e uno fra le donne.
Rugby a 7 e Rugby League

Altre discipline sportive di grande importanza sono il rugby a 7 (campione del mondo nel 2001, nel 2013 e 2018) e il Rugby League (campione del mondo nel 2008).
Gli All Blacks danzano l'haka prima di un incontro nel 2006.
Canottaggio

Di grande importanza per la Nuova Zelanda è anche il canottaggio; Mahé Drysdale tra gli altri ha ottenuto cinque successi nei campionati mondiali.
Giochi olimpici
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Nuova Zelanda ai Giochi olimpici.

La prima medaglia d'oro olimpica per la Nuova Zelanda fu vinta da Ted Morgan, nel pugilato, ai Giochi olimpici di Amsterdam 1928.
Altri sport

Altri sport di rilevo sono il cricket, il polo, il lacrosse e l'hockey su prato. Fra le donne è molto popolare il Netball, gioco simile alla pallacanestro. Di ottimo livello anche il ciclismo, in particolare su pista: la Nuova Zelanda ha un'ottima tradizione nell'inseguimento a squadre (sia maschile sia femminile, con medaglie in Coppa del Mondo e olimpiche).
La prima scalata dell'Everest
La Nuova Zelanda è inoltre molto conosciuta per i suoi sport estremi e il turismo d'avventura e per il primo uomo che raggiunse la cima del monte Everest, la montagna più alta del mondo: il 29 maggio 1953, il neozelandese Sir Edmund Hillary, assieme allo sherpa nepalese Tenzing Norgay riuscirono a compiere questa importante impresa.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 23/1/2020, 10:26     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Tradizioni
Gastronomia

La Nuova Zelanda integra nella propria gastronomia, piatti māori, britannici e asiatici. La cucina è influenzata da tutte le etnie che fanno parte della popolazione. Non si può inoltre trascurare un accenno alla vasta scelta di vini, prodotti dalla fiorente attività vitivinicola, in piena ascesa.

Le specialità più note possono suddividersi in due famiglie principali: originarie māori e non. Nella cucina māori i cibi sono solitamente cotti in forni interrati, riempiti opportunamente con brace calda. Vista l'attività geotermica molto diffusa nel paese, anticamente essa veniva sfruttata per la cottura dei cibi. Maiale, pollo, agnello e pecora sono le carni cucinate nell'Hangi, come contorno invece l'immancabile kumara (patata dolce), cipolle, cavolo, patate, carote e zucca. Tutto può essere aggiunto di Taro, una pianta polinesiana, che avvolto conferisce un gradevole gusto piccante.

Le costolette di agnello sono molto diffuse anche nella cucina kiwi non māori e vengono solitamente consumate accompagnate dalla deliziosa salsa di menta. Un'altra specialità largamente diffusa nel Paese è il Fish and Chips, una tradizione importata dal Regno Unito, ma la disponibilità di altre varietà di pesce rende il F&C neozelandese vagamente diverso al gusto. Solitamente si tratta di dentice. I mitili giganti di Coromandel sono un altro eccellente piatto da provare. Cucinati solitamente bolliti e aromatizzati, anche con curry.

La parte forse realmente sviluppata in tutta la nazione è quella dei dolci, e in particolare la Pavlova e l'Afghan. La Pavlova, sulla cui origine per anni c'è stata una discussione con i cugini australiani, è una torta con una base di meringa, spesso coperta con panna e sempre servita con fragole tagliate e kiwi a fettine. L'Afghan è, invece, un biscotto a base di cioccolato, farina, zucchero e burro di varie misure.
Ricorrenze nazionali
Data Nome Significato
6 febbraio Waitangi Day Festa nazionale: nascita della colonia britannica della Nuova Zelanda, nel 1840
25 aprile ANZAC Day commemorazione dei soldati australiani e neozelandesi caduti in guerra, nel 1915
Festività

Le festività sono legate principalmente alla cristianità: l'Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1º novembre; l'Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre; Pasqua, in una data mobile. Le feste pubbliche sono: Capodanno, il 1º gennaio; la Festa del Lavoro che cade nel quarto lunedì di ottobre; la Festa Nazionale, il 6 febbraio.
Inno
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: God Defend New Zealand.

La Nuova Zelanda adotta ufficialmente due inni nazionali: God Save the Queen e God Defend New Zeland.




fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Zelanda

 
Web  Top
view post Posted on 25/1/2020, 18:31     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Generalità

Stato insulare dell'emisfero australe formato da due isole principali: Isola del Nord , Isola del Sud (in quest'ultima sono comprese numerose isole: Stewart, Chatham, Campbell, Kermadec e, tutte disabitate, Auckland, degli Antipodi, Tre Re, Snares, Solander e Bounty) e da numerose altre minori. Liberamente associate alla Nuova Zelanda sono, dal 1965, le Isole Cook e dipendenze e l'atollo di Niue, mentre annesso dal gennaio 1948 è il gruppo di isolotti madreporici di Tokelau (o isole dell'Unione). La Nuova Zelanda amministra anche la Dipendenza di Ross, nell'Antartide. Le coste più vicine, quelle australiane, distano oltre 1900 km e quelle sudamericane oltre 6400 km. Ciò dà chiaramente idea dell'isolamento geografico che distingue la Nuova Zelanda, lo Stato più lontano dall'Europa e ciononostante lungamente legato per sentimenti e tradizioni alla madrepatria, la Gran Bretagna, cui è stata attribuita un'ideale sovranità. Ex colonia inglese, la Nuova Zelanda è infatti diventata nel 1907 Dominion, titolo attribuito a tutte le colonie a governo responsabile e nel 1931 stato indipendente nell'ambito del Commonwealth. Scoperta dal navigatore olandese Tasman (ed è appunto all'olandese regione Zelanda che il Paese si rifà nel nome), esplorata oltre 120 anni dopo dal famoso capitano Cook, inglese, la Nuova Zelanda è oggi popolata in gran parte da discendenti di europei, essenzialmente inglesi, che colonizzarono e popolarono il territorio a partire dalla metà del sec. XIX, emarginando totalmente i preesistenti abitatori, i polinesiani maori. Gli inglesi riuscirono così facilmente a imporre al Paese, oltre alla lingua e alla religione, le proprie consuetudini di vita, l'organizzazione economica e sociale, il sistema politico, la struttura urbana, la cultura in genere; vollero persino ricreare un ambiente naturale a immagine di quello della Gran Bretagna, cui in larga misura la Nuova Zelanda, in particolare l'Isola del Nord, assomiglia nei verdi paesaggi temperati. La colonizzazione non ha stravolto solo il paesaggio antropico ma anche quello faunistico: prima dell'arrivo dei britannici, infatti, il Paese sostanzialmente non conosceva mammiferi come ovini, bovini e suini, che oggi costituiscono invece l'ossatura del settore dell'allevamento. Solo nel 1997 il governo ha offerto al gruppo etnico dei maori un indennizzo dopo aver riconosciuto le violazioni del trattato di Waitangi tra il capitano inglese Hobson e 40 capi maori (1840), col quale la corona britannica aveva acquistato la sovranità sull'arcipelago.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 27/1/2020, 15:22     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Territorio: geografia umana

La popolazione della Nuova Zelanda presenta una maggioranza di neozelandesi di origine europea (74%), una parte di polinesiani (7,4%), di asiatici (11,8%) e un'importante comunità maori (14,9%). I maori, sono concentrati soprattutto nell'Isola del Nord, specie nell'area statistica di Auckland Centrale. All'epoca di Cook si calcola che i maori, di origine polinesiana e giunti nella Nuova Zelanda da isole più settentrionali (forse le Cook o le Isole della Società) in varie ondate tra il sec. X e il XIV, ammontassero a 250.000 unità. Divisi in numerose tribù su base aristocratica, spesso in lotta tra di loro, i maori opposero ben presto un fronte comune all'invasione bianca; tuttavia le durissime e vane lotte condotte contro gli inglesi li decimarono così come, deposte le armi, l'alcolismo e le malattie introdotti dagli immigrati. Ridotti alla fine del sec. XIX a 40.000 unità (si parlò a quell'epoca persino di una probabile estinzione della razza), i maori hanno invece registrato negli ultimi decenni un sensibile incremento, grazie a un coefficiente di accrescimento doppio di quello dei neozelandesi d'origine europea, rappresentati pressoché esclusivamente da inglesi, scozzesi e irlandesi (oltre a piccole comunità di tedeschi e scandinavi). A questi peraltro si deve fondamentalmente il popolamento dell'arcipelago. Nel 1840, quando la Gran Bretagna proclamò la propria sovranità sulla Nuova Zelanda, i bianchi erano ca. un migliaio, ma già nel 1868 erano 171.000 e oltre 500.000 nel 1880. Ciò fu il risultato di un'intensissima immigrazione originata dalla “corsa all'oro”, scoperto nel 1852 (ma lo sfruttamento iniziò solo nel 1861 a Otago). All'estrazione dell'oro, ridottasi in breve tempo ad attività di modesta importanza, seguì la ben più consistente e duratura diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento. A difesa della proprietà dei terreni agricoli e dei pascoli furono anzi poste forti restrizioni all'immigrazione e il saldo delle migrazioni, nei primi anni del sec. XXI sostanzialmente in pareggio, continua a essere tenuto rigidamente sotto controllo dalle autorità competenti. La crescita demografica, che portò la popolazione a oltre 1 milione di ab. nel 1911, a ca. due milioni nel 1951 e agli attuali oltre quattro milioni, fu dalla fine dell'Ottocento dovuta essenzialmente all'incremento naturale che, anche all'inizio del sec. XXI, era ancora elevato a causa di una bassa mortalità e di un alto indice di natalità, specie tra i maori. Quest'ultimo fenomeno è connesso anche alla presa di coscienza della propria cultura e alle sempre più ampie rivendicazioni dei diritti delle comunità indigene. Più di 3/4 degli abitanti vive nell'Isola del Nord, i cui ambienti sono assai più favorevoli alle attività agricole; l'isola presenta una densità di 28 ab./km² contro i 7 ab./km²dell'Isola del Sud. La densità abitativa media è di 15,88 ab./km² ma la popolazione si addensa nelle aree costiere, mentre vaste aree dell'interno sono pressoché desertiche. Benché più dei quattro quinti della popolazione sia classificata come urbana, non vi sono grandi città, fatta eccezione per Auckland, Wellington e Hamilton (Isola del Nord) e Christchurch e Dunedin (Isola del Sud), che da tempo hanno assunto funzioni di capitali regionali dominando l'organizzazione di un territorio piuttosto vasto. La rete urbana è costituita da città medie e piccole. Auckland è il più popoloso agglomerato urbano della Nuova Zelanda, l'unico centro neozelandese a superare il milione di abitanti; molto vi ha contribuito lo sviluppo delle industrie, che hanno richiamato flussi migratori, compresi quelli dei maori. Il suo porto svolge importanti funzioni commerciali e ha un traffico costituito prevalentemente da prodotti finiti. Inoltre Auckland si configura come una città moderna e interessante, meta del turismo balneare; viene definita City of Sails, ossia città delle vele, per il gran numero di imbarcazioni e yacht che ruotano intorno al suo porto turistico. Wellington, la capitale situata più a sud del mondo, è stata la prima città fondata dagli inglesi e per la sua posizione sullo Stretto di Cook, al centro del Paese, ha assunto la funzione di capitale: è un centro artistico e culturale e un porto attivissimo, cui fa capo la rete di comunicazioni stradali e ferroviarie dell'Isola del Nord, collegata, mediante traghetti attraverso lo Stretto di Cook, anche all'Isola del Sud. Di quest'ultima la città più importante è Christchurch, sbocco della pianura di Canterbury mediante l'avamporto di Lyttelton; la sua economia è imperniata sulla lavorazione della carne e su altre produzioni alimentari, ma possiede anche altre attività manifatturiere, tra cui emergono quelle della lavorazione della gomma. Dunedin è invece il maggior centro commerciale nella regione di Otago, sulla ferrovia che si snoda lungo la costa orientale dell'isola. Tra le maggiori città: Manukau, a SE di Auckland, e Hamilton nell'Isola del Nord, Invercargill e Nelson nell'Isola del Sud. Intorno all'area metropolitana di Auckland ruotano le città di North Shore e Waitakere, che deve il suo nome a un vecchio capo maori.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 29/1/2020, 17:59     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Cultura: generalità

Benché la colonizzazione inglese abbia incrinato molti equilibri, arrivando a compromettere la sopravvivenza stessa dei maori e alterandone lo stile di vita, l'organizzazione sociale, le pratiche rituali private e comunitarie, il XX secolo ha visto una netta ripresa in termini demografici e culturali dell'elemento nativo. La letteratura neozelandese nasce con l'esperienza coloniale, dai primi resoconti e diari sulla vita nella nuova terra, ai rapporti con gli indigeni, per approdare alle opere del Novecento, indagatrici delle radici culturali autoctone così come delle contraddittorie sfaccettature dello sviluppo e della modernità. Costante di molti scritti degli ultimi decenni è la presa di coscienza da parte degli autori neozelandesi della propria perifericità, geografica e culturale, rispetto all'Occidente, e del punto di vista “laterale” e privilegiato sulla realtà e sul mondo che questa condizione può concedere. Le tradizioni orali dei maori, a lungo sopite e quasi disperse, hanno trovato in tempi recenti nuove voci e attenzioni, non solo entro i confini nazionali.L'arte tradizionale trova le espressioni più importanti nella lavorazione del legno, nella decorazione e nell'ornamento corporei, con tatuaggi, amuleti ecc. Una ricca raccolta di produzioni artistiche e artigianali maori si trova presso l'Auckland Museum, ma nel Paese sono molte le istituzioni e le gallerie che hanno dato agli artisti neozelandesi una ribalta di portata internazionale. Anche la musica, l'architettura, il teatro, la danza vivono questo fermento portato dalla rinascita delle tradizioni dei nativi e dal loro incontro con le influenze e le suggestioni occidentali. Non si può parlare di Nuova Zelanda senza citare il rugby, per questo popolo più di uno sport nazionale, un rito collettivo, una danza di guerrieri (celebre l'haka con cui inizia ogni incontro degli All Blacks). Un ambito costantemente in evoluzione, contraddistinto da personalità e opere di livello internazionale, è la cinematografia, dai documentari di esplorazione e divulgazione alle pellicole pluripremiate in Europa e a Hollywood.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 1/2/2020, 10:55     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,848
Reputation:
+1,695

Status:


Cultura: tradizioni

I costumi indigeni vanno gradualmente attenuandosi; fenomeno dovuto all'impatto negativo della colonizzazione sui maori, che da dominatori di tutto il territorio occupano ormai poche riserve soprattutto nell'Isola del Nord. Delle antiche consuetudini è rimasta solo una debole traccia: la vecchia società definita su basi aristocratiche è scomparsa, così come scomparse sono le case dei nobili e dei capi che avevano la facciata, i pali di sostegno, le pareti interne dipinti di rosso, ornati di fregi con raffigurazioni umane fortemente stilizzate. Esistono ancora, invece, le case di riunioni (whare runanga). A sparire sono state anche molte consuetudini legate alle pratiche di vita: un tempo, ad esempio, la moglie incinta del capo andava a vivere in una casa separata e partoriva in un'apposita capanna dotata del “letto di lavoro”. Anche gli antichi riti per il matrimonio non sono più in uso: se la preferenza delle donne andava tradizionalmente a chi aveva un volto ricco di tatuaggi (moko) di cui i maori erano artisti eccellenti frequente era anche il rapimento della futura sposa, attuato dagli uomini per superare l'eventuale rifiuto della donna, rapimento che, molto spesso, diveniva il pretesto di vere e proprie guerre fra tribù. Alla base del costume maori c'era, inoltre, il concetto della riparazione (utu) personale dell'offesa: a testimonianza di quell'epoca guerriera restano ancora alcuni villaggi fortificati (pa), dove l'ingresso, con statue e ornamenti lignei, rivela un interessante artigianato. Per quanto riguarda invece le comunità di origine anglosassone si può osservare che ancor oggi le nuove generazioni conservano alcune tradizioni di vita legate alle usanze britanniche. L'ambito culinario è probabilmente quello in cui si è verificata la migliore fusione tra peculiarità locali e influenze esterne, come dimostra la variegata alimentazione (carne, pesce, crostacei, patate, vino di kiwi ecc.) della popolazione neozelandese.



segue

 
Web  Top
20 replies since 2/1/2020, 14:53   96 views
  Share