| PONO: L'EFFICACIA E' LA MISURA DELLA VERITA' IL SETTIMO PRINCIPIO DEGLI SCIAMANI HUNA L’EFFICACIA E' LA MISURA DELLA VERITA’.
Non esiste una verità assoluta, ma c’è una verità effettiva a ciascun livello di coscienza individuale. Huna è un sistema molto pratico. Qualsiasi sistema di conoscenza viene considerato conveniente piuttosto che reale. C’è sempre più di un modo di fare qualcosa. Una differente organizzazione della stessa conoscenza potrebbe risultare altrettanto valida per altri scopi. In altre parole, tutti i sistemi sono arbitrari. Siamo liberi di usare quello che per noi funziona meglio, stando attenti ovviamente a non fare niente che sia in contraddizione con il rispetto degli altri. "La definizione di crescita personale secondo l'Huna è 'accrescere la consapevolezza, le capacità e la felicità' e si applica a tutte le forme di consapevolezza, dagli atomi alle galassie, che si tratti di forme animali, vegetali o minerali. Negli esseri umani la spinta verso la crescita è localizzata nel Ku (Il subconscio)." Serge Kahili King, Sciamano Huna Cos'è lo sciamanismo Lo sciamanismo é una pratica religiosa quasi universale: é diffusa dalla Lapponia fino al Sudamerica. Per quanto le forme locali siano ben differenti l'una dall'altra in queste pratiche si riscontrano sempre caratteristiche comuni. Negli ultimi anni la parola sciamano é stata utilizzata in contesti molto disparati, facendo confondere il significato di questa parola con quello di "stregone". In realtà lo sciamano é una figura ben più complessa. La parola sciamano deriva dallo tsunguso (una lingua dell'Asia Centrale) "samon", "saman", "Khaman" e indica il capo religioso e spirituale della comunità, l'uomo della medicina e l'interprete dei fenomeni naturali. Gli sciamani hanno anche il compito di preservare la memoria dei loro popoli e di tramandarli attraverso canzoni, racconti, rappresentazioni drammatiche rituali. Sono il canale di comunicazione fra i membri della comunità e gli dei, i morti, gli spiriti e il resto del mondo appartenente alla mitologia. Il giuramento dello sciamano dopo essere stato iniziato ci dà una chiara idea dell'importante funzione sociale svolta dagli sciamani: "Nell'essere stato sottoposto all'iniziazione, Ed essendo stato nominato sciamano, Giuro di essere un protettore dei deboli E padre degli orfani. Non nasconderò la verità Riguardo il destino di una persona malata. Possa il padre del cielo essere cosciente Di questo giuramento. E possa la madre terra Essere testimone di questo giuramento." Allo sciamano sono anche attribuiti poteri magici e sono considerati capaci di controllare le forze della natura, di fermare le tempeste di neve o l'attacco di pericolosi animali selvaggi. In tutta la Siberia e il Nord Europa, l'orso, il più pericoloso cacciatore della foresta, godeva di grande venerazione. Presso gli Iacuti siberiani, lo sciamano che incontrava un orso nella foresta, si rivolgeva ad esso con questa invocazione: "Signore Zio, Non ho calpestato il tuo largo cammino, Né io né i miei antenati abbiamo errato lungo il Tuo cammino. Modera la tua ira! Sono privo di padre e madre, Sono tanto misero! Se tu vorresti ritirarti nel profondo della foresta, Come una crepa nel legno, Se tu volessi allontanarti solo per la larghezza di un piede, Allora ti ammorbidiresti come il fegato del galo, Diventeresti simile ad una soffice piuma di zibellino." Nelle culture sciamaniche si crede che l'uomo abbia in se molte anime o spiriti, ciascuna con il suo nome. Si crede che lo spirito dello sciamano possa uscire dal suo corpo e viaggiare verso il mondo dei morti o degli spiriti. Questi "viaggi" sono considerati molto pericolosi e sono intrapresi solo per motivi molto seri: per ritrovare l'anima di un paziente, per la ricerca del bene della comunità, per apprendere i segreti necessari allo svolgimento dei riti di cura dei malati. Gli sciamani non viaggiano da soli, ma sono in genere accompagnati da un certo numero di "spiriti aiutanti". Gli sciamani stessi, durante il viaggio, sono in grado di trasformarsi in spiriti, in genere di animali. Prima di viaggiare lo sciamano deve cadere in uno stato di trance. Per provocare questo stato di trance lo sciamano canta, suona il tamburo sacro, danza, declama invocazioni, finché la sua anima non si distacca dal corpo e intraprende il suo viaggio. Durante il viaggio sciamano o cade in catalessi e appare svenuto o, al contrario racconta al pubblico presente le sue visioni e le mille insidie della sua avventura nel mondo degli spiriti. Una delle caratteristiche più interessanti dello sciamano é proprio il suo rapporto con la musica: lo sciamano canta, balla, danza, racconta, ha incredibili capacità vocali. Fra tutti i sacerdoti é forse quello che fa un uso più completo della musica. E, fatto singolare, é in grado di entrare in trance con un'accompagnamento musicale eseguito da lui stesso e non da altri musicisti. Il tamburo dello sciamano é considerato sacro, é dipinto con molti simboli magici e cosmologici, ed é considerato dallo sciamano il "cavallo volante" che lo sciamano monta per intraprendere il suo viaggio nel mondo degli spiriti: "Tu, audace, glorioso tamburo, che risuona nelle nove cavità, Teso con precisione fra le cinghie-legacci, Tuona, o tamburo, pelle di un vitello di due erbe! Scricchiola, o tamburo, pelle di un'animale di quattro anni! Verso il paese lontano, sconfinato, tu, audace, dirigiti, Parti all'ambio, vai al trotto con impeto, Corri come un cavallo dalle ali d'oro, Salta al di sopra del mare delle malattie!"
fonte https://icantidiaradia.weebly.com/i-7-prin...iamanesimo.html
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