IL FARO DEI SOGNI

Isole Marshall

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Le Isole Marshall (in marshallese Aorōkin M̧ajeļ; in inglese: Marshall Islands; pronuncia: [ˈmɑrʃəl ˈaɪləndz], in tedesco: Marschallinseln) sono uno stato insulare (181,42 km², 50.840 abitanti nel 1999), con capitale Dalap-Uliga-Darrit (Majuro), dell'Oceania. La nazione (una repubblica presidenziale) è composta dagli arcipelaghi Ratak e Ralik, situati fra gli Stati Federati di Micronesia a ovest e Kiribati a est.

Le lingue ufficiali sono il marshallese e l'inglese; il tedesco e il giapponese sono parlati da una minima parte dalla popolazione.

Dal 1884 al 1919 furono una colonia dell'Impero tedesco, facendo parte della Nuova Guinea tedesca.


Stemma_delle_Isole_Marshall

Storia

Sebbene abitate dai micronesiani sin dal II millennio a.C., poco si conosce della storia delle isole prima dell'arrivo degli Europei.
La colonizzazione occidentale

Il primo ad avvistare le isole fu lo spagnolo Alonso de Salazar nel 1526. Dimenticate dagli Europei, le isole furono visitate dal capitano inglese John Marshall, al quale furono dedicate, nel 1788. Nel 1884 le isole divennero punto di scalo di una compagnia commerciale tedesca, per poi divenire parte del protettorato della Nuova Guinea tedesca del II Reich. Molti sono gli edifici che lasciano una traccia della chiara colonizzazione tedesca. Durante la prima guerra mondiale vennero conquistate facilmente dal Giappone: infatti le Schutztruppe che proteggevano le isole erano solo 123. L'occupazione nipponica tentò di modificare gli usi ed i costumi della popolazione. Con la seconda guerra mondiale le isole vennero occupate dagli Stati Uniti d'America in seguito alla campagna delle Isole Marshall ed entrarono a far parte del Territorio fiduciario delle Isole del Pacifico.
I test nucleari
Bunker americano situato nell'Atollo di Bikini
Retro del bunker

Bikini_Atoll_Nuclear_Test_Site-115009

Tra il 1946 ed il 1958 gli Stati Uniti testarono su quest'isola 66 armi nucleari, incluso il test nucleare più grande che gli Stati Uniti abbiano mai condotto, il "Castle Bravo", detonato nell'atollo di Bikini. Inspiegabilmente gli abitanti degli atolli di Rongelap, Rongerik e Utirik, sottovento rispetto a Bikini, non furono evacuati come era stato fatto per i test precedenti. La popolazione raggiunta dal fallout radioattivo ne subì le conseguenze.

Nel 1975 iniziò il processo in cui i tre atolli chiedevano agli Stati Uniti i danni del loro operato sul territorio delle Marshall. Non è stato ancora del tutto accertato se l'incidente avvenne in modo del tutto accidentale o se, come sostiene attualmente la Repubblica delle Isole Marshall, fosse stato programmato dagli Stati Uniti per studiare gli effetti che le radiazioni avrebbero avuto su ecosistema e persone.

Bikini_Atoll_Nuclear_Test_Site-115013

Effettivamente sembra che gli statunitensi sapessero già prima di detonare la bomba che i venti avrebbero portato le radiazioni sui due atolli, per mezzo degli stessi meteorologi americani che si trovavano su di essi e che furono esposti alle radiazioni. Immediatamente dopo la detonazione, quando le radiazioni si stavano dirigendo sui tre atolli, la nave antiradiazioni della marina americana avrebbe avuto il tempo di caricare a bordo la popolazione che vi abitava, ma ricevette ordine di allontanarsi immediatamente dal luogo. La vicenda è stata ricostruita nel documentario Half Life del regista australiano Dennis O'Rourke.

Il 25 aprile 2014 hanno agito in giudizio davanti alla Corte Internazionale di Giustizia contro nove Stati (tra cui gli Stati Uniti) inadempienti agli obblighi di disarmo nucleare precedentemente assunti.


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L'indipendenza



Nel 1979 venne costituito il primo governo ed entrò in vigore la costituzione delle Isole Marshall.

Nel 1986 è stato siglato un accordo con gli Stati Uniti, il Trattato di Libera Associazione (COFA), che prevedeva un risarcimento di 150 milioni di dollari per i test atomici effettuati nel passato e l'uso dell'atollo di Kwajalein per la base missilistica Ronald Reagan.

Nel 2003 è stato rinnovato l'accordo con gli Stati Uniti: per controparte la Repubblica delle Isole Marshall otterrà circa 40 milioni di dollari fino al 2023, oltre a speciali diritti di immigrazione negli Stati Uniti per i suoi abitanti.

Nel 2007 le elezioni politiche sono state vinte dal partito Aelon Kein Ad che rappresenta gli interessi dei proprietari delle terre degli atolli, favorevoli ad un ridimensionamento della base missilistica di Kwajalein.

In particolare, il radar per la difesa antimissile sarà ricollocato nella nuova base in Repubblica Ceca.

Il 14 gennaio 2008 è stato eletto capo di Stato Litokwa Tomeing.

Il 7 agosto 2008 è ripreso il processo tra la Repubblica delle Isole Marshall e gli U.S.A. per i danni subiti dalla detonazione di Castle Bravo[3].



Geografia



Geografia generale



Facente parte della Micronesia, le Isole Marshall sono un gruppo di atolli e Isole situate nel Pacifico, poco a nord dell'Equatore.

La capitale, la città di Majuro, è situata a 3.438 chilometri a ovest dalla città Honolulu, il centro amministrativo dello Stato americano delle Hawaii, a 3.701 chilometri a sud-est di Tokyo, la capitale del Giappone, e a 3241 km a sud-est dalla città di Saipan, capoluogo delle Marianne settentrionali.

Gli arcipelaghi circostanti sono: quello delle Isole Caroline, appartenente agli Stati Federati di Micronesia che si trovano a sud-ovest delle Isole Marshall, e quello delle Isole Gilbert, situato a sud-est, che appartiene alla Repubblica di Kiribati.

La superficie delle Isole Marshall è di soli 181,3 km², mentre la superficie occupata dalle lagune è di 11 673 km².

Il paese è situato in 29 atolli e 5 isole isolate, che sono suddivise in due gruppi: 18 isole facenti parte dell'arcipelago di Ralik ,che in marshallese significa "tramonto", e le restanti 16 isole facenti parte dell'arcipelago di Ratak (o Radak), che in marshallese significa "alba".

Gli arcipelaghi distano circa 250 km l'uno dall'altro e si estendono da nord-ovest a sud-est per circa 1200 km. Le isole più importanti sono gli atolli di Kwajalein e di Majuro.

L'isola più grande della Repubblica delle Isole Marshall è Kwajalein, un atollo con la laguna più grande del mondo. Il punto più alto del paese, che raggiunge soli i 10 metri di altitudine, si trova nell'atollo di Likiep.

L'isola più settentrionale della Repubblica delle Isole Marshall è un'isola di Bokak (o Taonga) nell'arcipelago di Ratak: si trova a 280 km a nord-ovest dell'atollo di Wake, ora sotto il controllo degli Stati Uniti.

L'isola più meridionale delle Isole Marshall è l'atollo di Ebo, la più occidentale delle isole, Ujelang, è situata nell'arcipelago di Ralik, la più orientale, Knox, nell'arcipelago di Ratak.

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Geologia



La formazione delle isole e degli atolli si è verificata a seguito dell'immersione di alcune isole vulcaniche, sulle cui superfici crebbero numerose colonie di coralli. Come risultato si ha l'atollo, sui cui poi si sedimenta della terra.

La crescita dei coralli e delle alghe è stata più attiva nei settori della scogliera di fronte all'oceano, a seguito di ciò il bordo esterno della scogliera si contrappone al cedimento di isole vulcaniche.

Nelle zone interne dell'isole sommerse, dove i coralli crescono più lentamente, si creano così le lagune.

Nella parte superiore della scogliera gradualmente si accumula sabbia, formatasi sotto l'influenza delle onde e delle correnti, specialmente durante le forti correnti.

Nella zona intertidale, tuttavia, la spiaggia si forma uno strato obliquo di pietre. Il risultato è che le piante terrestri trovano il supporto su cui potevano crescere.

La formazione di minerali, che possono essere utilizzati su scala industriale, è avvenuta sia in superficie che in profondità nelle Isole Marshall.

Tuttavia, durante gli studi preliminari su alcune isole sono state trovate fosfati. Nelle acque territoriali del paese si sono accumulati così noduli di ferro, manganese e cobalto.

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Ordinamento dello stato

La Bandiera delle Isole Marshall è stata adottata il 23 aprile 1979; la parte blu rappresenta l'oceano, la fascia arancio simboleggia la ricchezza e quella bianca la pace. I 24 raggi del sole bianco stanno a sottolineare le municipalità.
Suddivisioni amministrative
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Municipalità delle Marshall.

Le Marshall sono divise in 33 municipalità corrispondenti ai vari atolli più le tre isole. Di queste suddivisioni soltanto 24 sono abitate.
Rivendicazioni territoriali

Gli ideatori del Dominion of Melchizedek, una micronazione immaginaria usata per truffe internazionali, hanno dichiarato la sovranità sull'atollo Taongi[5].
Città principali

In base al censimento del 1999[6], i principali centri abitati sono:

Rita (o Dalap-Uliga-Darrit), 16.960 abitanti (atollo Majuro);
Ebeye, 9.345 abitanti (atollo Kwajalein);
Laura, 2.256 abitanti (atollo Majuro);
Ajeltake, 1.170 abitanti (atollo Majuro).

Istituzioni
Capitol Building, la sede del Governo.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Nitijeļā e Presidenti delle Isole Marshall.

Le Isole Marshall sono una repubblica presidenziale in libera associazione con gli Stati Uniti d'America. In base alla Costituzione[7], gli organi sono tre, durano in carica quattro anni e sono: il Presidente, eletto ogni quattro anni, la Nitijeļā (parlamento), composto da 33 membri e il Consiglio degli Iroij, un organo collegiale di tipo consultivo.
Ordinamento scolastico

Il Ministero della Pubblica Istruzione gestisce le scuole di Stato nelle Isole Marshall. Ci sono due importanti scuole operanti nelle Isole Marshall: il collegio delle Isole Marshall (CMI) e l'Università del Pacifico del Sud.
Sistema sanitario

Una grande piaga di questo paese è la lebbra, infatti le Isole Marshall hanno il più alto tasso di lebbra di tutto il mondo.
Difesa
Le isole Marshall hanno un esercito.


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Politica

Per quel che riguarda la politica interna, nelle Isole Marshall esistono tre partiti politici: Aelon Kein Ad (AKA), Partito United People's (UPP), e Partito Democratico Unito (UDP).

In politica esterna i rapporti con tutte le nazioni sono pacifici. La nazione ha aderito alle seguenti organizzazioni internazionali: ADB, IBRD, G-77, Sparteca, OPCW, IMF, ITU, IDA, IFC, ICAO, ONU, UNCTAD, UNESCO, OMS.

Economia

L'economia delle isole Marshall è basata prevalentemente sul turismo, sull'artigianato locale e sulla pesca. Il periodo migliore per visitarle va da giugno ad ottobre, periodo in cui le piogge sono scarse ed è possibile effettuare escursioni.

Ogni atollo è dotato di strutture alberghiere ma il turismo, principale fonte di denaro, è diffuso soprattutto nella capitale, dove la maggior parte dei turisti è attirata dall'artigianato o dal mare che la circonda.

L'altra fonte economica è la pesca, utilizzata sia come sostentamento che per esportazione.

Un'altra importante fonte di reddito è costituita dagli insediamenti militari degli Stati Uniti, che impiegano circa 1200 addetti come camerieri, cuochi, giardinieri e operai.

Per la bassa imposizione fiscale attuata e, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie, le Isole Marshall sono annoverate tra i cosiddetti "paradisi fiscali".

Infatti sono una delle 14 giurisdizioni che figurano nella cosiddetta "lista grigia" nel rapporto del giugno 2010 dell'OCSE.

Anche il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, cosiddetta Black List o lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico-commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio.

Esportazioni

$28 milioni (1997 stima)
Importazioni
$16390 milioni (fonte trade statistics itc)
Trasporti

Aeroporti

15 di cui quello internazionale di Majuro

Strade

64.5 km

Porti

Majuro
Ambiente
Sono state istituite tre aree naturali:

Atollo Bikar
Atollo Taongi
Atollo Jaluit

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Arte

Sport

Nazionale di calcio delle Isole Marshall

Tradizioni

Anche se le competenze in questo settore sono ormai in declino, gli abitanti delle isole Marshall erano grandi navigatori e un tempo erano in grado di navigare e di conoscere la propria posizione con relativa facilità, utilizzando le stelle e un bastone con delle conchiglie.

Presso la British Library di Londra, il Übersee-Museum di Brema, il Staatliches Museum für Völkerkunde di Monaco di Baviera, sono esposte le rappresentazioni dell'Oceano Pacifico come una "mappa nautica" redatta dagli abitanti delle isole Marshall con ramoscelli intrecciati (che rappresentano le linee d'onda), e conchiglie (che rappresentano le isole).

Non ci sono misure di alcun tipo, e la dimensione della rappresentazione è all'incirca quanto un vassoio, mentre lo spessore dei ramoscelli indicava la tipologia delle linee d'onda che prendevano il nome di : Rilib, Kaelib, Bungdockerik, Bundockeing.

Gastronomia

La cucina si basa naturalmente su piatti a base di pesce fresco cucinato in maniera semplice ed accompagnato da riso o da salse piccanti o a base di cocco


Mappa nautica delle Isole Marshall presso l'Überseemuseum di Brema

Mappa nautica presso il Museo di Etnologia di Monaco di Baviera, con al di sotto mappa moderna
Gli abitanti sono tra l'altro esperti nella costruzione di canoe, infatti si organizzano ancora concorsi annuali che coinvolgono costruttori della canoa oceanica a vela unica, che è chiamata Proa.


220px-%C3%9Cberseemuseum_Bremen_2009_063a



Mappa nautica delle
Isole Marshall presso
l'Überseemuseum di Brema



Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Marshall

 
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Generalità

L'arcipelago fa parte della Micronesia, ed è formato dalle isole Ratak e Ralik, che raggruppano numerosi atolli. Il nome deriva da quello del capitano inglese John Marshall, che nel 1788 le conquistò ufficialmente. A questo gruppo di isole appartiene anche l'isola di Bikini, molto nota perché negli anni Quaranta del Novecento gli Stati Uniti vi realizzarono i primi esperimenti nucleari. E proprio l'isola di Bikini, nel 1946, dette il nome al ridottissimo costume in due pezzi, il cui arrivo sul mercato avrebbe dovuto avere, secondo il suo inventore, l'effetto di una vera e propria bomba.


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Territorio: geografia umana

A parte una pur consistente percentuale di bianchi (6,5%) la maggior parte della popolazione è costituita da marshallesi (88,5%), appartenenti al gruppo micronesiano. La densità abitativa media è di 293 ab./km², tra le più alte del continente, e i tassi di incremento naturale sono elevati (28,6‰ nel 2005), grazie all'alto indice di natalità accompagnato da un basso indice di mortalità. Quella delle isole Marshall è la più giovane popolazione del continente: il 42,4% dei marshallesi ha meno di 15 anni. Il 66,7% degli abitanti degli atolli vive nelle città; di fatto, solo poche isole sono abitate e la maggior parte della popolazione risiede nell'atollo di Majuro, dove sorge la capitale Dalap-Uliga-Darrit, che da sola accoglie circa la metà dei marshallesi, e nell'atollo di Kwajalein, in particolare nella località di Ebeye dove la densità abitativa supera i 5000 ab./km². Dalle ricerche condotte sono emersi dati particolarmente negativi riguardo gli effetti che i test nucleari condotti in passato dagli statunitensi hanno avuto sulla popolazione delle Marshall. Nel luglio 1994, sulla base della documentazione del Dipartimento dell'Energia degli USA, si è appurato che i nativi sono stati deliberatamente esposti ad alti livelli di radiazioni, per consentire ai ricercatori di condurre i loro studi sugli effetti sull'uomo; una ulteriore ricerca, condotta da studiosi giapponesi, ha rivelato che il 40% degli ex abitanti dell'atollo di Rongelap è malata di cancro. Al fine di procurarsi i fondi necessari per provvedere alla cura delle persone colpite dalle radiazioni e per bonificare le isole contaminate, le autorità delle Marshall hanno avanzato un progetto riguardo la trasformazione di un atollo dell'arcipelago in un deposito di scorte nucleari, una decisione che ha sollevato molte proteste da parte della popolazione.


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Cultura: generalità

Lo stile di vita degli abitanti delle isole Marshall è ancora fondato sui rapporti gerarchici e di parentela tra i membri dei diversi clan; tuttavia, anche se i capi responsabili della distribuzione delle terre sono uomini, la società conserva ancora una forte impronta matriarcale e pratiche legate a forme di reciprocità. I costumi indigeni sopravvivono anche nelle forme di artigianato, dai tessuti (si ricordano i muu-muu, abiti tradizionali delle donne, ornati da motivi floreali) alla lavorazione di borse e cesti con foglie di pandano, dalle sculture in legno all'antica arte della costruzione di imbarcazioni, in particolare canoe (molte sono le gare e le regate che si svolgono nelle acque delle Marshall). Si suona ancora musica tradizionale con l'ukulele, si danza la jobwa (accompagnata dal lancio di bastoni adornati di pennacchi colorati) e si tramandano oralmente storie e leggende, soprattutto legate al mare. Inoltre il mare, elemento che ha influito su gran parte della cultura locale, è tradizionalmente la maggiore fonte di approvvigionamento per il cibo: il pesce fresco, infatti, caratterizza molti dei piatti locali, guarniti da riso, salse piccanti o a base di cocco e granchi giganti, accompagnati da frutti dell'albero del pane e taro. L'arcipelago ha conosciuto tuttavia anche la modernità, importata dagli occidentali, che ha inciso su pratiche di vita e abitudini alimentari. Sono presenti infatti anche alimenti ad alto contenuto proteico e bevande come birra, vino e distillati, causa del proliferare di malattie legate al diabete. Diffuse anche le abitudini legate al consumo (e all'abuso) di tabacco. A livello letterario, si ricorda che, oltre alla letteratura dei viaggiatori – tra cui si distingue l'opera di Robert Louis Stevenson, che ha dipinto, nei suoi racconti di viaggio, queste isole come paradisiache – da pochi anni è stata pubblicata un'antologia (Al In Aelon Majol, 2005) in cui alcuni autori locali hanno raccolto e pubblicato i loro testi.


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Cultura: arte



La produzione artistica delle isole si accentra sulla decorazione, i cui motivi predominanti, ripresi sia nel tatuaggio sia nella tessitura, sono connessi con il mare.

Abili navigatori, gli abitanti delle Marshall sono famosi per le loro curiose “carte nautiche” (stick charts), nelle quali le terre emerse sono rappresentate da conchiglie e le rotte da strisce di foglie di palma da cocco. Gli ornamenti personali comprendono conchiglie e fiori.

Ben note sono le corazze di fibre di cocco intrecciate, indossate dai guerrieri, le armi ornate di denti di pescecane e le stuoie decorate con motivi geometrici.


Fonte: www.sapere.it/enciclopedia/Marshall.html

 
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