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| Per le persone poco familiari con il core-sciamanismo, si consiglia la lettura dell'intervista a Nello Ceccon apparsa su FlahMagazine nel novembre 2014, come pure la lettura dei vari articoli pubblicati su www.sciamani.it. In breve, il core-sciamanismo (core shamanism) è l'approccio transculturale sviluppato dall'antropologo americano Michael Harner, fondatore della FSS, per rendere lo sciamanismo accessibile agli occidentali. Rappresenta la reinterpretazione e sintesi delle pratiche sciamaniche fondamentali presenti nelle diverse tradizioni sciamaniche. Suo elemento chiave è il viaggio sciamanico, un'esperienza di visione che si realizza in uno stato alterato di coscienza indotto dal suono ritmato del tamburo. Attraverso il viaggio, lo sciamano accede a un universo nascosto dove incontra degli spiriti aiutanti (animali di potere, maestri spirituali, antenati, divinità, ecc.) che gli trasmettono conoscenze e poteri terapeutici. Il cosmo spirituale dello sciamano presenta ovunque una struttura tripartita: include il Mondo di Mezzo (il nostro mondo) e i cosiddetti Mondi di Sopra e di Sotto, mondi puramente spirituali dove dimorano gli spiriti aiutanti dello sciamano. Diversamente da questi due mondi, il Mondo di Mezzo ha sia un aspetto fisico-ordinario che un aspetto spirituale, quello in cui si incontrano per esempio gli spiriti della natura, ma anche anime defunte che non hanno ancora trasceso la realtà terrena. Caratteristica dello sciamanismo è la centralità attribuita alla dimensione spirituale, sia per quanto riguarda la concezione della realtà (come dicono gli sciamani siberiani, “Tutto ciò che esiste è vivo”), che per quanto riguarda la concezione della malattia. La guarigione sciamanica ha due aspetti fondamentali: reintegrare alla persona il potere benefico e vitale (recupero dell'animale di potere o di parti perdute dell'anima); rimuovere o allontanare dalla persona le energie estranee che possono provocare malattie fisiche o psichiche.
La Teoria dei Sogni di Michael Harner deriva dai principi del core-sciamanismo e, come lo sciamanismo indigeno, vede i sogni come una via di accesso al mondo spirituale. Il suo principio fondamentale sostiene che “gli spiriti producono sogni”, e questi spiriti possono essere l'anima della persona o i suoi spiriti aiutanti, ma anche spiriti non-aiutanti (in particolare, anime defunte rimaste bloccate nel Mondo di Mezzo). La teoria non impiega concetti psicologici, ma allo stesso tempo non afferma che tutti i sogni sono prodotti dagli spiriti, e non entra quindi in conflitto con altri approcci al sognare. Come lo sciamanismo indigeno, vede i sogni come un mezzo attraverso il quale gli spiriti aiutanti ci inviano messaggi, ammonimenti e altre indicazioni utili per la nostra vita. Particolare importanza rivestono i Grandi Sogni, ben conosciuti in tutte le culture sciamaniche, cioè i sogni attraverso i quali gli spiriti ci conferiscono “potere personale” (sempre inteso come “potere spirituale”). Anche l'anima della persona può produrre sogni, ma diversamente dagli spiriti aiutanti che attraverso i sogni vengono da noi nel nostro mondo, generalmente l'anima non viaggia al di fuori di esso. Nella concezione di Harner, i sogni avvengono soprattutto nel Mondo di Mezzo perché questo rappresenta la nostra realtà spirituale o, per così dire, la “sfera” in cui si esprime la nostra anima in quanto essenza incarnata qui sulla terra. I sogni rappresentano quindi un'esperienza diversa dal viaggio sciamanico dove ci si muove entro una cosmologia ben definita, che vede il Mondo di Sopra e di Sotto quale sede degli spiriti compassionevoli evoluti che hanno trasceso il Mondo di Mezzo e le sue limitazioni (sia gli animali di potere che i maestri spirituali in forma umana). Diversamente dai sogni (notturni), che accadono per lo più spontaneamente e sui quali non abbiamo spesso alcun controllo, il viaggio sciamanico è sempre intenzionale e rivolto a contattare certi spiriti allo scopo di ottenere consiglio e aiuto per se stessi e per gli altri.
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