Secondo le credenze Maya contemporanee, gli antenati hanno già cominciato a fare ritorno e si stanno mescolando alla popolazione. Non sono interessati, secondo Carlos, a farsi riconoscere.
Entro il 2012 saranno tutti tornati per adempiere la sacra missione di quell'anno cruciale.
"La Resurrezione si sta compiendo nei bambini che nascono oggi. Tutti coloro che sono nati e morti nel passato saranno tornati per il 2012"
disse Carlos, annuendo quando chiesi se la crescita esplosiva della popolazione mondiale fosse una prova di questa reincarnazione di massa.
Mi spiegò che c'è sempre una ragione per cui il ciclo di incarnazioni di un'anima finisce in un vicolo cieco. Per alcune anime l'ostacolo può essere l'amore, per altre l'audacia.
"Da oggi al 2012 tutti noi avremo una opportunità di affrontare, e di vincere, le sfide che si trovano sul percorso della nostra evoluzione personale. Quelli che supereranno le loro prove potranno godere di una nuova era illuminata."
Carlos aggiunse che coloro che falliranno saranno bloccati in questa dimensione per molte migliaia di anni, dopo di che presumibilmente avranno un'altra occasione di affrontare la prova.
A questo punto sopraggiunse il fratello di Carlos, Gerardo Barrios, coautore di The Maya Cholqij.
Il sensibile uomo delle caverne, barba e capelli lunghi neri, senza un'ombra di grigio nonostante avesse più di sessant'anni, ordinò un frullato di papaya e soia. Carlos e io prendemmo un'altra birra.
" Perché sta scrivendo un libro sul 2012?" Domandò Gerardo, cogliendomi di sorpresa. Di solito sono i giornalisti, come tutti gli altri inquisitori, a fare le domande, non il contrario.
"Era l'unica cosa che potevo fare per sentirmi meglio" dissi di getto. L'assurdità della risposta fu subito evidente a tutti.
Cercai di rimediare sostenendo che in realtà volevo dire che ero uscito da un divorzio e il lavoro per me era un'ottima distrazione.
"Sto male, e quindi il resto del mondo deve morire" aggiunsi con tutta la serietà di cui fui capace.
Carlos sorrise per la battuta, ma Gerardo non era altrettanto convinto di quell'eccentrico gringo.
"Il 2012 è una sorta di snodo temporale tra due età diverse" disse Gerardo.
"La morte, magari su vasta scala, farà parte di tale transizione".
Forse il 2012 è l'equivalente di un "equilibrio punteggiato", il modello proposto da Stephen Jay Gould per descrivere i salti e le brusche transizioni mediante cui procede l'evoluzione?
Oppure, per usare il linguaggio della cibernetica, nel 2012 faremo il balzo da uno stato stazionario al successivo? Gerardo annuì, ma poi si corresse.
"Il cambiamento sarà graduale, più simile al calare del crepuscolo che allo scatto di un interruttore".
Il crepuscolo si spegne rapidamente, il che significa che sarebbe meglio metterci a lavorare sodo per prepararci a questa prova.
"Gli anziani dicono che, nella nuova epoca che verrà dopo 2012, il dolore e la felicità saranno sempre più condivisi.
La comunicazione di massa ci rende più simili a fratelli e sorelle, più simili ad una famiglia. Nel 2012 ci saranno anche prove collettive di armonia e comprensione"
continuò Gerardo.
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