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| Storia Il capitano scozzese John Clunies-Ross sbarcò nelle isole Cocos nel 1825, portandovi due anni dopo anche la famiglia. Si autoproclamò re e iniziò la costruzione di "Oceania House", residenza reale, a West Island, capoluogo dell'arcipelago.
Favorì l'immigrazione di gruppi malesi che si integrarono con i locali.
Nel 1857 le isole costituivano un'entità autonoma nell'ambito dell'Impero britannico e la regina Vittoria, nel 1886, riconobbe al re George e ai suoi discendenti uno status feudale.
I Clunies-Ross emisero francobolli, monete (Cocos rupee) e banconote, tuttora assai ricercati dai collezionisti.
I membri della famiglia reale venivano sepolti a Burial Island. Dopo la seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna trasmise all'Australia il protettorato sulle Cocos. Significativa fu la visita nel 1954 della nuova regina d'Inghilterra Elisabetta II e del principe consorte Filippo, ricevuti dal re John Cecil.
Nel 1970 ci fu una crisi di successione (di cui fu protagonista la principessa Elizabeth May, sorella di John Cecil, divorziata dall'attore Beverley Cross, situazione non approvata dai locali).
Il governo australiano inviò addirittura una nave da guerra, e pose fine nel 1978 al regno feudale delle Cocos, l'ultimo regnante fu John Cecil, concedendo però una discreta autonomia alla amministrazione locale.
Gli attuali pretendenti sono l'ex re Ross V e suo figlio John George. segue
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