| 2006: la presa del potere da parte dei militari
Prendendo a motivo la corruzione nel governo, il Commodoro Josaia Voreqe (Frank) Bainimarama, Comandante delle Forze Militari della Repubblica delle Figi, iniziò una presa di potere militare il 5 dicembre 2006 contro il Primo Ministro che lui stesso aveva nominato dopo il colpo di Stato del 2000. Già in passato, nel 1987 e nel 2000, vi erano stati colpi di stato contro governi guidati o influenzati dalla comunità Indo-Figiana. In quest'occasione, invece, i militari si sollevarono contro un governo indigeno Figiano, che sostenevano essere corrotto e razzista. Il Commodoro si sostituì al Presidente e sciolse il parlamento, preparando la strada perché i militari completassero la presa di potere.
Il colpo di Stato fu il culmine di settimane di speculazioni a seguito del conflitto fra il Primo Ministro eletto, Laisenia Qarase, e il Commodoro Bainimarama. Bainamarama ha ripetutamente fatto richieste e posto ultimatum al Primo Ministro. Una particolare richiesta riguardava la legge pendente per l'amnistia ai partecipanti il colpo di Stato del 2000. A dispetto dell'intervento per la riconciliazione delle parti del Presidente, del Vice Presidente e di Helen Clark, Primo Ministro della Nuova Zelanda, non c'era volontà di fare concessioni da nessuna delle parti. Questo è il motivo per cui la crisi non si poté risolvere.
Bainimarama nominò Jona Senilagakali Primo Ministro ad interim. La settimana seguente Bainimarama disse di voler chiedere al Gran Consiglio dei Capi di restituire il potere esecutivo al Presidente, Ratu Josefa Iloilo. Il 6 dicembre, Bainimarama dichiarò lo stato di emergenza, e intimò che non avrebbe tollerato alcuna violenza o ribellione.
A seguito del colpo di Stato, il Commonwealth of Nations indisse una riunione di emergenza a Londra, dove fu dichiarata sospesa l'adesione delle Figi.
Il 9 dicembre, i comandanti militari pubblicarono un annuncio per ricoprire posizioni nel Governo, inclusi posti di gabinetto, attraverso un giornale nazionale. Specificarono che i candidati dovevano possedere “qualità morali fuori del comune”, essere senza precedenti penali, né avere mai dichiarato bancarotta. Sempre il 9 dicembre la IFNA ritirò il diritto delle Figi ad ospitare il Campionato Mondiale 2007 di Netball come conseguenza della presa di potere dei militari. Ci si aspettava che il ritiro avesse un significativo impatto nelle Figi a causa della popolarità di uno sport come il Netball.
Il 4 gennaio 2007, i militari annunciarono che stava per essere restituito il potere esecutivo al Presidente Iloilo, che fece una dichiarazione alla radio che confermava l'azione intrapresa dai militari. Il giorno seguente, Iloilo nominò Bainimarama Primo Ministro ad Interim, indicando che i militari avevano ancora il controllo effettivo.
All'inizio della presa di potere, rapporti facevano emergere intimidazioni di alcuni critici del regime ad interim. È stato confermato che due individui sono morti sotto custodia militare dal dicembre 2006. Si sono fatte indagini su queste morti e sussistono sospetti, ma non si è ancora arrivati ad un processo.
Viste le continue critiche dei vicini, specificatamente Australia e Nuova Zelanda, l'Alto Commissario (HighCommissioner) della Nuova Zelanda Michael Green è stato espulso dalle Figi a metà del giugno 2007, a seguito dell'innalzamento delle misure di emergenza (riconosciute generalmente come uno sviluppo positivo da osservatori esterni).
Nel settembre 2007, il Commodoro Frank Bainimarama disse che i militari Figiani avevano nuovamente dichiarato lo stato di emergenza perché il Primo Ministro Laisenia Qarase, che lui credeva espulso, era coinvolto in un tentativo di destabilizzazione quando era tornato a Suva dopo 8 mesi di esilio nella sua isola natale, Vanuabalavu a Lau, è stato stabilito che Elezioni saranno indette per marzo 2009.
Il Governo ad interim ha formato una Commissione anti-corruzione che ha ricevuto numerosi reclami e dichiarazioni, e ci sono state molte dimissioni da membri di alto livello del governo e di industriali collegati.
Nel novembre 2007 ci sono state molte convocazioni per interrogatori riguardo a un complotto di assassinio diretto contro il Primo Ministro ad interim, ufficiali anziani dell'esercito e membri del gabinetto ad interim.
Nell'aprile 2009, la Corte d'Appello Fijiana ha stabilito che il golpe del 2006 era stato illegale. Questo sentenza ha provocato la crisi costituzionale del 2009. Il presidente Iloilo ha abrogato la costituzione, rimosso tutti i titolari di cariche in base alla costituzione compresi i giudici e il governatore della Banca centrale. Ha poi riconfermato Bainimarama come primo ministro sotto la sua ala protettrice "New Order" e ha imposto un "regolamento emergenza pubblica" limitando gli spostamenti interni e permettendo la censura nei confronti della stampa.
Nel suo indirizzo del nuovo anno 2010, Bainimarama ha annunciato l'abolizione del regolamento di emergenza pubblica (PER). Il PER era stato istituito nell'aprile 2009, quando l'ex costituzione venne abrogata. Il PER aveva permesso restrizioni alle riunioni pubbliche e alla censura dei media e aveva dato alle forze di sicurezza ulteriori poteri. Ha inoltre annunciato un processo di consultazione a livello nazionale per una nuova Costituzione in base alle quali si terranno le elezioni del 2014.
Il 14 marzo 2014 il gruppo di azione ministeriale del Commonwealth ha votato la modifica riguardante le Figi e dalla completa sospensione al Commonwealth of Nations hanno adottato una sospensione dai consigli del Commonwealth. Ciò ha consentito alle Figi di partecipare ad una serie di attività del Commonwealth, inclusi i Giochi del Commonwealth del 2014. ] [fonte non primaria necessaria] La sospensione è stata revocata nel settembre 2014 [1].
Le elezioni generali si sono svolte il 17 settembre 2014. La FijiFirst di Bainimarama ha vinto con il 59,2% del voto e le elezioni sono state ritenute credibili da un gruppo di osservatori internazionali provenienti dall'Australia, dall'India e dall'Indonesia [2].
segue
|