IL FARO DEI SOGNI

Groenlandia

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La Groenlandia (in groenlandese: Kalaallit Nunaat, Terra degli uomini; in danese Grønland, Terra verde) è un'isola collocata nell'estremo nord dell'oceano Atlantico tra il Canada a sud-ovest, l'Islanda a sud-est, l'Artide e il Mar Glaciale Artico a nord. Geograficamente parlando, appartiene al continente americano, mentre, dal punto di vista politico, costituisce una nazione in seno al Regno di Danimarca.

È l'isola più vasta del pianeta (l'Australia, circa tre volte più estesa, è classificata di solito come "massa continentale" anziché come isola[2]) e al contempo, con circa 0,03 ab/km², lo stato meno densamente popolato.

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Generalità

Fa parte del Regno di Danimarca, che comprende anche la Danimarca continentale e le Isole Fær Øer. La Groenlandia fu una delle colonie della Corona Norvegese fino al 1814, quando passò sotto il controllo della Danimarca; nel 1953 divenne parte del regno danese attraverso la formula dell'unione personale. Nel 1979 all'isola venne concesso l'autogoverno (hjemmestyre) dal Folketing (il Parlamento danese) mediante una legge approvata l'anno precedente. La regina di Danimarca rimane comunque il capo di Stato della Groenlandia. Fece parte della Comunità Economica Europea, come territorio danese, dal 1973 fino al 1985, quando decise di uscirne con referendum.

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Il 25 novembre 2008 gli abitanti della Groenlandia hanno approvato un referendum che ha esteso l'autonomia a tutto il territorio trasferendo al governo locale le competenze in ambito legislativo, giudiziario e nella gestione delle risorse naturali[3][4][5]. Il referendum, seppure oggetto di critiche e non vincolante per il parlamento danese, è stato riconosciuto da quest'ultimo e la sua applicazione è divenuta effettiva il 21 giugno 2009, costituendo un passaggio importante verso l'indipendenza[6][7][8][9]. La Danimarca mantiene ancora il controllo su finanze, politica estera e difesa militare e provvede a un sussidio annuale (circa 3,4 miliardi di corone, pari al 30% del PIL per il 2008[10]). La Groenlandia tuttora è una nazione costitutiva della Danimarca.

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Etimologia
La parola italiana Groenlandia deriva direttamente da quella scandinava originaria, Grønland. Il norvegese Erik il Rosso fu esiliato dall'Islanda per aver commesso un omicidio. Costretto a salpare con la sua famiglia e i suoi thrall (schiavi), si diresse verso una terra di nord-ovest di cui aveva sentito parlare, insediandovisi, e la chiamò Grønland ("Terra verde")[11]. Benché oggi "Terra verde" possa sembrare un nome inappropriato per un'enorme isola ricoperta da ghiacci per l'83% del suo territorio, ai tempi di Erik il Rosso (vissuto intorno all'anno 1000, tempi che coincidono con il Periodo caldo medievale) la Groenlandia era più verde e meno ghiacciata. A testimoniare questo periodo più caldo si sono trovate anche tracce di forme di agricoltura sviluppatesi soprattutto nella parte meridionale dell'isola. Gli scavi archeologici hanno messo in luce resti di banchetti durante i quali si è consumata carne bovina e ovina. Si sa che lo stesso Erik il Rosso possedeva delle stalle in cui allevava fino a cento capi di bovini.

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Storia

Non si conosce il periodo esatto dei primi insediamenti Inuit.

Per quanto riguarda l'avventura vichinga del 1000 d.C., essa fu facilitata dall'innalzamento delle temperature del periodo caldo medievale, cosicché i drakkar, le agili imbarcazioni scandinave, poterono solcare i mari del nord al riparo da numerosi accidenti atmosferici e raggiungere la Groenlandia.

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Nelle saghe vichinghe, si racconta che Eiríkur Rauði (Erik il Rosso) fu esiliato dall'Islanda per omicidio. Egli, insieme alla propria famiglia e ad alcuni schiavi, partì con delle navi alla volta di una terra che si diceva fosse a nord-ovest. Giunse nell'isola e vi fondò la colonia di Groenlandia che in tempi abbastanza rapidi si espanse. I primi colonizzatori furono quindi islandesi e si stabilirono sulla punta sud-occidentale dell'isola, dove prosperarono per i secoli successivi.

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Al Papa Pasquale II si attribuisce la nomina del primo vescovo di Groenlandia e Terranova: si tratta di Erik Gnupsson, o Henricus, che risulta così il primo vescovo in terra d'America, circa quattro secoli prima di Cristoforo Colombo[12].

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Attorno al 1450 cominciarono ad abbassarsi le temperature, dando l'avvio a quella che è conosciuta come piccola glaciazione: molte terre furono abbandonate e la stessa Islanda parve sul punto di soccombere. Le ossa ritrovate risalenti a questo periodo mostrano una condizione di forte malnutrizione. L'abbassamento delle temperature si è potuto ricostruire tramite lo studio degli strati di ghiaccio prelevati nell'isola. La piccola era glaciale ha costretto i Vichinghi ad abbandonare la Groenlandia e l'ultima notizia scritta riguarda una festa di nozze celebrata il 16 settembre 1408 nella chiesa di Hvalsey. Solo le fondamenta della chiesa ricordano oggi la vita rurale dei Vichinghi.

La Danimarca-Norvegia rivendicò il territorio e, dopo alcuni secoli di assenza di contatto tra i Vichinghi groenlandesi e gli Scandinavi, si diffuse la paura che fossero tornati pagani, così una spedizione missionaria fu mandata a restaurare la Cristianità dell'isola nel 1721. Tuttavia, dato che non fu trovato nessun vichingo groenlandese, la Danimarca-Norvegia in alternativa cominciò a battezzare i nativi Inuit Groenlandesi e a fondare colonie commerciali lungo la costa, come parte delle sue aspirazioni di potenza coloniale. Vennero mantenuti privilegi coloniali come il monopolio sui commerci.

Quando la Norvegia, dopo le guerre napoleoniche, si separò dalla Danimarca nel 1814, le colonie, compresa la Groenlandia, rimasero danesi. Durante la seconda guerra mondiale la Groenlandia si distaccò, sia socialmente sia economicamente, dalla Danimarca (occupata dai tedeschi) e si avvicinò agli Stati Uniti e al Canada[13]. Dopo la guerra il controllo dell'isola ritornò alla Danimarca e, nel 1953, lo status coloniale venne trasformato in quello di un Amt (contea) d'oltremare. Nel 1985 l'isola ha abbandonato la CEE, a cui era unita dal 1973 in quanto parte della Danimarca. Sono inoltre cominciate le trattative per la completa indipendenza dell'isola.

Esiste tuttora una disputa territoriale con il Canada a proposito della sovranità sull'isola Hans.

Il 26 novembre 2008 è passato in Danimarca il referendum sull'autodeterminazione, con una percentuale del 75,5% di favorevoli.

Con questa riforma si sono rivisti gli statuti dell'autonomia, secondo i quali, a partire dal 21 giugno 2009, alla Groenlandia è riconosciuto l'auto-governo e la gestione autonoma delle proprie risorse naturali (la Groenlandia è particolarmente ricca di petrolio, gas naturale, diamanti, oro, uranio e piombo). È stato riconosciuto inoltre il groenlandese come lingua ufficiale (variante delle lingue eschimesi) e la possibilità di avere una polizia autonoma. Possiede, inoltre, un'amministrazione autonoma delle Poste ed emette dei francobolli, ma non conia monete. Di fatto dal 21 giugno 2009 la Groenlandia è uno Stato federato, quasi indipendente, fatta eccezione per la politica estera.

La Groenlandia, già uscita dall'Unione Europea nel 1985 tramite referendum, ha un'economia basata soprattutto sul turismo e sulla pesca, ma il 30% del PIL proviene da sovvenzioni della Danimarca.

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Geografia

L'estrema parte settentrionale della Groenlandia non è coperta da ghiacci, perché l'aria è troppo secca per poter produrre neve, che è essenziale per creare e mantenere un manto di ghiaccio. La calotta glaciale ricopre tutto l'interno del paese e arriva a uno spessore massimo di 3.000 metri. Per questo è la regione della Terra che più assomiglia al continente antartico.

Tutte le coste dell'isola sono costituite da un fittissimo intrico di fiordi e isolotti creati dall'erosione dei ghiacci nel corso dei millenni: quasi dovunque in Groenlandia, la calotta glaciale ha inizio appena i fiordi lasciano il posto alla terraferma e quasi tutte le città e gli insediamenti umani sorgono quindi su isolotti. Per questo non esiste una rete stradale degna di nota né tantomeno ferrovie: la calotta glaciale, cominciando a poche decine di chilometri dai villaggi, rende impossibile la costruzione di una infrastruttura viaria tradizionale.

Per questo tutti gli spostamenti di una certa entità avvengono via nave o in aereo. In compenso il mare è uno dei più pescosi del mondo e fa della pesca l'industria principale della Groenlandia. La costa occidentale è la parte del paese con il clima più mite e la zona più popolata. I monti della Groenlandia più alti sono nelle Watkins Mountains sulla costa est dell'isola. le cime più alte sono: il Monte Gunnbjørn (3 693 m), il Dome (3 682 m) e il Cone (3 669 m).

Se i ghiacci della Groenlandia si sciogliessero completamente, essa avrebbe probabilmente la forma di un arcipelago piuttosto che quella di un'isola-continente, come è invece l'Australia.
Il clima in Groenlandia
Abbozzo

Questa sezione sull'argomento climatologia è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
Tundra in Groenlandia

La Groenlandia ha un clima polare. Da rilevare come vi siano sostanziali differenze, a causa dell'ampiezza del territorio, dalla zona più settentrionale a quella più meridionale dell'isola. La parte sud ha, infatti, un clima molto più mite rispetto alla zona interna del paese e a quella settentrionale, dove si sono registrate temperature inferiori ai -60 °C.[14] La costa ovest e sudovest, rivolta al continente americano e ai venti più caldi che soffiano da esso, offre il clima più mite dell'isola. Dalla fine del secolo scorso, a causa di una serie di estati particolarmente calde, l'estensione della superficie ghiacciata si sta gradualmente riducendo. Inoltre Nuuk è influenzata dal clima polare marittimo (temperatura media annuale -1,3 °C, marzo, il mese più freddo: -7,9 °C, luglio, il mese più caldo: 6,7 °C).
Suddivisioni amministrative
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni della Groenlandia.

Amministrativamente, la Groenlandia è un territorio d'oltremare della Danimarca diviso in quattro comuni (che nel 2009 hanno rimpiazzato i 18 comuni precedenti): Kujalleq, Qaasuitsup, Qeqqata e Sermersooq. Territori extracomunali nell'isola sono il Parco nazionale della Groenlandia nordorientale e il villaggio di Pituffik, che ospita la base aerea militare di Thule.
Politica
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Groenlandia.

Il capo di Stato della Groenlandia è il sovrano della Danimarca, ma l'isola ha una notevole autonomia e indipendenza per diversi aspetti: ad esempio, a differenza della Danimarca, non aderisce all'Unione europea.

Il parlamento unicamerale è chiamato Landsting. È composto da 31 rappresentanti eletti dal popolo con voto proporzionale che restano in carica per quattro anni. Sono eletti anche due rappresentanti presso il parlamento danese, il Folketing.

Il capo del governo è il Primo ministro della Groenlandia.

Il 25 novembre 2008 il 76% della popolazione ha approvato un referendum per una maggiore autonomia della Groenlandia dalla Danimarca. Oltre al diritto di autodeterminazione e riconoscimento come popolo, il referendum accorda soprattutto ai groenlandesi il diritto di gestire le proprie risorse[15].

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Generalità

Isola dell'oceano Atlantico settentrionale che, con una superficie di 2.166.000 km² (compresi 44.800 km² delle isole costiere), è la più vasta della Terra. È separata dall'Arcipelago Artico Americano a W tramite lo stretto di Davis, la baia di Baffin e lo stretto di Nares, dalle isole Svalbard a NE tramite il Mare di Groenlandia e dall'Islanda a SE tramite lo stretto di Danimarca: a N si affaccia al Mar Glaciale Artico. Amministrativamente la Groenlandia, che ha una popolazione di 56.901 ab. (stima 2006), fa parte della Danimarca: in seguito al referendum del gennaio 1979, il 1° maggio dello stesso anno l'isola ha acquisito lo statuto di regione autonoma. Il governo danese, che è responsabile delle sole questioni concernenti la giustizia, gli affari esteri e la difesa, è rappresentato da un Alto Commissario (Rigsombudsman), residente a Godthåb. La maggior parte delle altre funzioni sono trattate da un organismo di autogoverno (Landsstyre), eletto dal Parlamento locale (Landsting, composto da 31 membri eletti con sistema proporzionale ogni quattro anni). L'isola ha rappresentanza propria nel Consiglio Nordico ed è componente della Conferenza Circumpolare Inuit. Capoluogo è Godthåb, sulla costa sudoccidentale dell'isola. Lingue ufficiali sono il danese e il groenlandese. In danese, Grønland; in inglese, Greenland; in groenlandese Kalaallit Nunaat.

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Geografia umana

La popolazione, pur derivando dall'originario ceppo eschimese, ha assunto caratteri peculiari dopo essere venuta a contatto con gli immigrati europei; si suole suddividere in tre gruppi: Groenlandesi orientali, Groenlandesi occidentali e Eschimesi Ita o Polari . Questi ultimi costituiscono il nucleo umano più settentrionale non solo dell'isola, ma della Terra in genere. Lingue d'uso sono il danese e l'inglese, ma vengono normalmente parlati idiomi locali. Nonostante le scarse risorse e le difficili condizioni ambientali, la popolazione della Groenlandia ha fatto registrare, durante il sec. XX, un notevole incremento: dai 12.000 ab. del 1901 è passata, secondo le stime più recenti, a 56.000 ab., ma il tasso di crescita si è fortemente attenuato verso la fine del secolo, stabilizzandosi intorno all'1% annuo. Sul totale della popolazione ca. 9500 sono gli stranieri residenti (in prevalenza Danesi). Assai più popolata appare la Groenlandia occidentale, con oltre il 90% del totale degli abitanti, mentre la popolazione della Groenlandia orientale è per lo più concentrata nel centro principale Angmagssalik e nella Groenlandia settentrionale risultano residenti meno di un migliaio di persone. La maggior parte dei centri abitati si trova sulle isole che attorniano la Groenlandia o nella parte più esterna della fascia costiera . Il nomadismo ha ormai lasciato il posto a forme d'insediamento stabile. I nuclei abitati (fra grandi e piccoli se ne contano oltre un centinaio, per lo più lungo la costa occidentale) accolgono una popolazione che generalmente raggiunge appena i 1000 abitanti. Tra i centri maggiori, il più popoloso è Godthåb, il capoluogo, che conta 13.838 ab.(2000); situato allo sbocco dell'Ameralik Fjord, è dotato di una stazione meteorologica e di una stazione radio. Seguono, per importanza, Holsteinsborg, Sukkertoppen, Egedesminde, Julianehåb, Ilulissat (o Jakobshavn) , Nanortalik, Umanak, Angmagssalik e, inoltre, Thule.

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Storia: dal XIII secolo all'autonomia legislativa

Nel sec. XIII papa Innocenzo III pose le località abitate della Groenlandia, che pare raggiungessero le 6000 anime, alle dipendenze dell'arcivescovo di Nidacos in Norvegia; ma successivamente (sec. XIV) per malattie o per fusione con gli Eschimesi indigeni, ebbero fine le colonie norvegesi. Esse ripresero vita sulla costa occidentale durante i tentativi della ricerca del passaggio di Nord-Ovest (sec. XVI) e furono considerate dipendenze della corona di Norvegia. Però nel 1814 col Trattato di Kiel fu rotta l'unione della Danimarca e della Norvegia stabilita nel 1450 e i possedimenti artici della Norvegia (Fær ØGroenlandiaer, Islanda, Groenlandia) furono considerati appartenenti alla corona danese; da allora la è retta dal governo di Copenaghen, benché nel sec. XX la Norvegia, separatasi nel 1905 dalla Svezia, abbia tentato invano di rivendicarne almeno una parte. Nel 1941 vi furono stabilite basi aeree nordamericane, ampliate con successivi accordi del 1951 e 1952 in sede NATO. Nel 1979 il Parlamento danese approvò la legge che conferiva alla Groenlandia l'autonomia legislativa e amministrativa. Le prime elezioni generali, tenutesi nello stesso anno, furono vinte dal partito di sinistra Siumut; Jonathan Motzefeldt, leader del partito, fu il primo capo del governo locale e rimase in carica fino al marzo 1991, quando gli subentrò come primo ministro Lars Emil Johansen, presidente dello stesso partito. Nel febbraio del 1982, la Groenlandia, attraverso un referendum, optò per l'uscita dalla CEE, divenuta effettiva dal febbraio 1985: i rapporti con essa divenivano quelli accordati generalmente ai territori d'oltremare ovvero regolati da uno statuto di associazione. L'istituzione di una zona economica esclusiva di 200 miglia marittime attorno all'isola da parte danese, avvenuta nel 1980, innescava una disputa con la Norvegia, protrattasi per l'intero decennio: nel 1988 la Danimarca infine richiedeva l'arbitraggio della Corte Internazionale di Giustizia. Nel marzo 1995 si svolgevano le elezioni per il rinnovo dei seggi del Landsting e il Siumut otteneva la maggioranza aggiudicandosi il 38,5% dei consensi; il partito di sinistra si riconfermava ancora una volta nel febbraio 1999, anche se con una percentuale di voti più bassa (35,3%). Un importante riforma, passata in seguito al referendum sull'autodeterminazione (26 novembre 2008), ha dato un nuovo statuto alla Groenlandia. L'autonomia del 1979 è stata ulteriormente accentuata: riconoscimento dei groenlandesi come popolo, gestione autonoma delle proprie risorse come petrolio, gas e piombo; inoltre il groenlandese diventa la lingua locale e viene creata una polizia autonoma. Nel giugno 2009 si sono svolte le elezioni legislative vinte dal partito indipendentista di sinistra Inuit ataqatigiit (IA), in seguito entrava in vigore il nuovo regime di autonomia ampliata in vista di una possibile indipendenza dalla Danimarca.

fonte www.sapere.it/enciclopedia/Groenl%C3%A0ndia.html

 
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