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| Bernard Lazare (1865-1903) saint-germain«Quali furono dunque i rapporti tra gli ebrei e queste Società Segrete? Si tratta di una cosa non facile da chiarire, in quanto mancano i documenti seri. Evidentemente, essi non dominarono in queste associazioni, come pretendono gli autori che ho appena nominato, non furono "necessariamente l'anima, il capo, il Gran Maestro della Massoneria", come afferma Gougenot de Mousseaux. È certo tuttavia che ci furono degli ebrei nella culla stessa della Massoneria, degli ebrei cabalisti, così come lo provano certi riti conservati; molto probabilmente, durante gli anni che precedettero la Rivoluzione Francese, essi si introdussero in gran numero nei consigli di questa Società, e fondarono essi stessi delle Società Segrete. Ci furono degli ebrei attorno a Weißhaupt, e Martinez di Pasqualis, un ebreo di origine portoghese, organizzò numerosi gruppi illuministi in Francia e reclutò molti adepti che iniziò al dogma della reintegrazione. Le Logge martineziste erono mistiche, mentre gli altri Ordini della Massoneria erano piuttosto razionalistici; il che può permettere di dire che le Società Segrete rappresentarono i due aspetti dello spirito ebraico: il razionalismo pratico e il panteismo, quel panteismo che, riflesso metafisico della credenza in un Dio unico, scivola talvolta nella teurgia cabalista. è possibile dimostrare facilmente l'accordo tra queste due tendenze, l'alleanza di Cazotte, di Cagliostro, di Martinez, di Saint-Martin, del conte di Saint-Germain, di Eckartshausen, con gli enciclopedisti e i giacobini, e il modo in cui, malgrado la loro opposizione, essi giunsero allo stesso risultato, vale a dire all'indebolimento del cristianesimo. Ancora una volta, ciò servirebbe unicamente a provare che gli ebrei poterono essere dei buoni agenti delle Società Segrete, perché le dottrine di tali Società si accordavano con le loro dottrine, ma non che ne furono i fondatori» 11. CONTINUA...
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