IL FARO DEI SOGNI

Lesotho

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view post Posted on 8/11/2018, 15:50     Top   Dislike
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Il Lesotho (AFI: /leˈsɔto/[5]), ufficialmente Regno del Lesotho (Muso oa Lesotho in sotho del sud, Kingdom of Lesotho in inglese, in passato noto anche come Basotholand o Basutoland, [lɪ'sʊːtʰʊ]), è uno stato dell'Africa del Sud, membro del Commonwealth delle nazioni. È una enclave all'interno del territorio della Repubblica del Sudafrica ed è pertanto uno stato senza sbocco al mare.

320px-Coat_of_arms_of_Lesotho

Il nome "Lesotho" è costruito (secondo uno schema tipico delle lingue bantu) dal prefisso le- anteposto alla radice sotho, e significa "la terra del popolo che parla sotho"; l'etnia principale del paese è quella basotho o basuto (ba-sotho, "coloro che parlano sotho"). Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno[6].

Qiloane_Lesotho

Storia

I più antichi abitanti della regione dell'odierno Lesotho, come di gran parte dell'Africa del Sud, furono popolazioni di cacciatori-raccoglitori khoisan. L'etnia oggi numericamente predominante, quella oggi nota come basotho o basuto, giunse nell'area in tempi relativamente recenti (primi anni del XIX secolo); si trattava di popolazioni bantu del gruppo ngoni provenienti dai Drakensberg, che si ritirarono verso l'interno per sfuggire all'espansione zulu durante il periodo di sconvolgimenti politici dell'Africa meridionale noto come Mfecane.

Solo molto più tardi il paese diventò un protettorato della Colonia del Capo (e quindi della Gran Bretagna) e dopo il 1910 del Dominion del Sudafrica, in cui la colonia venne inclusa. Il Lesotho comunque non divenne mai parte del Sudafrica, anche grazie alla sua compattezza territoriale ed etnica.

1000px-LocationLesotho

Nel 1966 il Lesotho divenne membro indipendente del Commonwealth, costituendosi come monarchia costituzionale. Il primo re dopo l'indipendenza, Moshoeshoe II, ebbe notevoli difficoltà a conservare il potere contrastando i movimenti golpisti in seno all'esercito. Nel 1970 venne deposto per un breve periodo, e nel 1990 dovette abdicare. Il figlio Letsie III, succedutogli, tentò a sua volta di arginare le pretese dei militari, tanto che nel 1995 egli stesso venne deposto e suo padre venne restaurato al potere.

Nel 1996 Letsie III tornò sul trono in seguito alla morte di suo padre. Da allora i rapporti fra il re, l'esercito e le forze partitiche, pur fragili, sono rimasti sostanzialmente stabili.

Nel Lesotho nacque l'African National Congress, partito che proprio in questo paese addestrò i guerriglieri per la lotta anti-Apartheid. Il 30 agosto 2014 ci fu un fallito colpo di stato militare, che costrinse l'allora primo ministro ad abbandonare brevemente il paese per rifugiarsi in Sud Africa[7][8].

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Geografia

Il Lesotho è una enclave del Sudafrica, collocata in mezzo al sistema montuoso dei Drakensberg, la principale catena montuosa dell'Africa meridionale. È l'unico stato indipendente nel mondo a trovarsi interamente sopra quota 1000 m s.l.m. (il punto meno elevato è a 1.400 m). Il clima è temperato.

Etnie

L'etnia predominante del paese è di gran lunga quella dei Basotho, etnia del gruppo bantu-ngoni, suddivisa in due gruppi principali: Basotho del nord e Basotho del sud. Essi, insieme, costituiscono l'80% della popolazione. La seconda etnia del paese è quella zulu (anch'essa del gruppo bantu), che comprende circa il 18% della popolazione. Il rimanente 2% è costituito da piccole comunità di altre etnie (bantu, inglesi, boeri, indiani e gruppi di origine mista inglese-bantu e inglese-indiana).
Lingue

Le lingue ufficiali sono il sotho del sud e l'inglese[1]. Abbastanza comuni sono anche lo zulu e l'afrikaans.
Religioni

Principali religioni: Protestanti 42%, cattolici 38%, animisti 15%, musulmani 5%.
Ordinamento dello Stato

Il Lesotho è una monarchia parlamentare. Il re esercita il potere esecutivo attraverso un governo guidato dal primo ministro ma soggetto all'autorità del parlamento. Nel parlamento siedono membri elettivi (in partiti riconosciuti dallo Stato), alti gradi militari, capi tribali e rappresentanti delle minoranze etniche. Il re è anche a capo del sistema giudiziario.
Suddivisione amministrativa
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Distretti del Lesotho.

Il Lesotho è amministrativamente suddiviso in 10 distretti, a loro volta suddivisi in 80 circoscrizioni divise in 129 comunità locali.
Città principali

Maseru (capitale)

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view post Posted on 10/11/2018, 17:23     Top   Dislike
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Economia

Il Lesotho, con un PIL (PPA) di 4 041 milioni di dollari USA, pari a 2 126 dollari USA pro capite (2012[3]), è uno dei paesi meno sviluppati del mondo e la sua economia dipende in larga misura da quella del Sudafrica.

Circa il 40% della forza lavoro non emigrante[chiarire] è impiegata nel settore agricolo. La terra coltivabile supera di poco il 10% di quella totale e la coltura dominante è quella del mais. L'agricoltura ha la sola funzione di sussistenza e non riesce a soddisfare il fabbisogno interno mentre l'allevamento, molto diffuso, è in buone condizioni e può contare sull'ingente presenza di bovini e ovini; la presenza di ottimi prati e pascoli favoriscono questo settore economico.

Il settore secondario può contare quasi solo sull'attività estrattiva, vista la presenza di miniere di diamanti. Va detto, tuttavia, che l'attività estrattiva è sottodimensionata nonostante la presenza di diamanti, uranio e altri metalli. Questo a causa della misera paga destinata ai minatori, che preferiscono lavorare oltreconfine per poi mandare a casa rimesse consistenti. Del settore tessile si sono, invece, impadroniti i cinesi. Il Lesotho ha già raggiunto completamente la autosufficienza idrica ed energetica, ed è in condizione di poter vendere acqua ed energia elettrica alla Repubblica Sudafricana. Nel 1986 nacque il Lesotho High-lands Water Project in seguito al quale il paese approvvigiona d'acqua il Sudafrica, dietro pagamento di royalties. In meno di dieci anni, dal 1994 al 2004 le acque di alcuni affluenti dell'Orange furono irregimentate da dighe. Si parla addirittura di costruirne altre tre. L'Indice di Sviluppo Umano è basso ed è in continuo calo da qualche anno. I lavoratori emigrati in Sudafrica forniscono buone rimesse, che rappresentano una discreta voce nel PIL del Lesotho anche perché questi emigranti hanno superato ormai le 140 000 unità.

Il turismo potrebbe cavalcare il rilancio nazionale: parchi nazionali, canyon, highlands con migliaia di specie di piante rare, pitture rupestri, il villaggio di Kome, con le tipiche abitazioni ricavate nella roccia, impianti sciistici all'avanguardia (Afriski).

La situazione sociale è precaria: vengono a testimonianza di questo dato l'elevatissima mortalità infantile, che raggiunse il 7,9% nel 2003, e la speranza di vita che si attesta a 52 anni. L'emergenza sanitaria è aggravata dalla diffusissima denutrizione. L'analfabetismo è sceso molto, infatti è diminuito di ben dieci punti negli ultimi due anni[Da contestualizzare meglio], ma è comunque alto e nel 2005, ultima stima disponibile, era pari al 19,6%.

Uno su tre, adulti e bambini, è stato contagiato dall'HIV[senza fonte]: il tasso di propagazione del morbo è tra i più alti del pianeta. Nel 2005 il governo organizzò una giornata di screening obbligatorio per tutti gli abitanti al di sopra dei 12 anni, ma il fenomeno è ancora in espansione.
Trasporti

Nel 1999 il Lesotho disponeva di una rete stradale di 5 940 km , di cui solamente il 18% era asfaltato.
Maseru è dotata di un aeroporto internazionale ultimato negli anni ottanta.
Il Lesotho (Maseru) è collegato da una linea ferroviaria col Sudafrica (Bloemfontein), e quindi con la rete sudafricana.

Ambiente

Il Lesotho è un piccolo paese prevalentemente montuoso (costituisce la parte più elevata dell'Africa Meridionale), ed è completamente circondato dal territorio del Sudafrica.
Cucina
La cucina del Lesotho comprende tradizioni africane e influenze britanniche[11].

fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Lesotho

 
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Generalità

Si trova nell'Africa australe, all'estremità sudorientale del continente, interamente circondato dal territorio del Sudafrica di cui costituisce un'enclave e da cui dipende in modo pressoché assoluto sia economicamente sia politicamente. Il Lesotho, già protettorato britannico col nome di Basutoland, cioè “terra dei Basuto”, ha tuttavia saputo conservare le proprie caratteristiche etniche e culturali, in ciò favorito dalla natura del Paese, vertice montagnoso dell'Africa meridionale, sui cui aspri altopiani si arroccarono le tribù dei basotho (o basuto), trovandovi la migliore protezione dalle aggressioni dei popoli vicini e salvaguardando l'individualità nazionale. All'inizio del Duemila il Paese risulta tra i più poveri del mondo, con una speranza di vita bassissima: il virus dell'HIV colpisce infatti una larga fetta di popolazione adulta. Nel 2005 il Lesotho è stato il primo Paese al mondo a fornire gratuitamente il vaccino per questo virus.


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Territorio: geografia umana

Originariamente abitato da genti khoisanidi (boscimani e ottentotti), che hanno lasciato varie testimonianze della loro presenza in suggestivi graffiti rupestri, il territorio del Lesotho fu stabilmente occupato dal gruppo bantu dei basutho o sotho, probabilmente nel sec. XVIII; la popolazione attuale, infatti, è composta quasi esclusivamente da sotho (80%), seguiti da zulu (14%) e altre etnie (6%). La popolazione del Paese, aumentata rapidamente dall'inizio del Novecento, ha avuto un tasso di crescita negativo tra il 2000 e il 2005; la speranza di vita è molto bassa, tanto che nel 2004 non raggiungeva mediamente i 40 anni. Il Lesotho ha una densità di 63 ab./km², molto elevata per un Paese africano, specie in rapporto alla morfologia e alle condizioni climatiche non sempre favorevoli, ma soprattutto rispetto alle risorse economiche. Quasi tutta la popolazione vive nei villaggi, che hanno al centro il kraal, il recinto per il bestiame: forma d'insediamento tipica, legata a un'economia agricolo-pastorale. La fascia occidentale del Paese è la più densamente popolata, ospitando i centri più grossi, come Mafeteng, Leribe e la capitale Maseru, principale centro economico e centro industriale sviluppatosi lungo la linea ferroviaria che la collega con Kimberley, in Sudafrica. Il livello di vita è basso e molti abitanti (circa un quinto della forza lavoro) sono costretti a emigrare, sia pure temporaneamente, in Sudafrica, nelle miniere e nelle piantagioni.



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Cultura: generalità

Il villaggio tipico del Lesotho è quello caratterizzato dai kraal, raggruppamenti di costruzioni dove vivono i componenti di una stessa famiglia; ogni costruzione è adibita a un uso diverso, e comprende anche un recinto per gli animali. Il costume tradizionale è una coperta molto colorata, che protegge dal freddo e dalla pioggia; gli uomini indossano il caratteristico copricapo a cono, che secondo la tradizione riproduce la forma del monte Qiloane. La musica e la danza fanno parte della vita quotidiana; tipici sono alcuni strumenti musicali, come il setolo-tolo (strumento a corde che si suona a iato, usato dagli uomini), il thomo (strumento a corde usato dalle donne) e il lekolulo (una sorta di flauto). La manifestazione più importante è il Morija Arts and Cultural Festival, che ha cadenza annuale e si tiene nel mese di ottobre; seguito da un pubblico molto numeroso, propone spettacoli di danza, canto e teatro.


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Cultura: letteratura


Esistono tre letterature: una orale, una scritta in seSotho e una scritta in inglese. Nella produzione orale dominano i canti (lithoko), che esaltano gesta di guerrieri o celebrano avvenimenti della vita comune.

Cantati dagli stessi autori, sono destinati al popolo; si avvicinano alla poesia dei cantici biblici e presentano notevole ricchezza idiomatica. Nella seconda metà del sec. XIX il missionario A. Mabille, della Società Evangelica di Parigi, fondò un periodico in lingua seSotho e pubblicò (1907) la prima collezione di testi tradizionali seSotho, raccolti dall'africano Azariele Sekese (1849-1930) e seguiti, nel 1921, dalla raccolta di canti celebrativi dei capi basotho, trascritti da Z. D. Mangoela (1883-1963).

Più tardi (1931), D. C. T. Bereng (1900) pubblicò una sua raccolta di poesie eroiche, centrate sulla figura del capo Moshoeshoe, che pur derivando dalla tradizione sono sostanzialmente opera sua. Nel 1906 venne pubblicata la prima novella di uno scrittore africano, Thomas Mofolo (1877-1948), che si impose poi con il famoso romanzo epico Chaka (scritto nel 1908, ma pubblicato nel 1925), in cui si compie la sintesi fra cultura seSotho e cristianesimo. La narrativa, che ha dato buoni narratori come L. Segoete (1858-1923), E. Motsamai (1870-1959), J. J. Machobane e molti altri, presenta contenuto cristiano e stile africano e non si discosta troppo dalla narrativa orale. Anche il teatro è fortemente influenzato dal pensiero cristiano; vi si segnalano B. M. Khaketla (1913-2001), T. M. Mofokeng (1923-1957) e B. L. Leshoai (n. 1920). Nei suoi romanzi e nelle sue opere teatrali B. M. Khaketla si ribella alla discriminazione razziale e oppone all'antica civiltà comunitaria una morale più individualista. T. M. Mofokeng e B. L. Leshoai tentano una sintesi fra le due culture e un'apertura verso l'Occidente. Negli anni Quaranta, K. E. Ntsane (1920-1983) si impone come il miglior poeta seSotho con una lirica ricca di immagini, spesso satirica e stilisticamente innovatrice. Negli anni Settanta questa letteratura decade, anche per l'inasprirsi dell'apartheid.

Tutti i generi sono rappresentati, ma le opere non raggiungono alti livelli. Benché la situazione politica sia migliorata, negli anni Ottanta appaiono solo opere di non grande interesse che si indirizzano esclusivamente a un pubblico locale. La letteratura in inglese inizia nel secondo dopoguerra, con due romanzi di A. S. Mopeli-Paulus (1913-1984): Blanket Boy's Moon (1953; trad. it., Fuoco nero) e Turn to the Dark (1956; Ritorna nel buio), che affrontano problemi razziali ed evidenziano il conflitto culturale fra la tradizione e l'Occidente. Ancora all'inizio del XXI secolo la produzione letteraria in inglese è scarsissima.



Fonte: www.sapere.it/enciclopedia/Lesotho.html

 
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