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| Economia
Il Lesotho, con un PIL (PPA) di 4 041 milioni di dollari USA, pari a 2 126 dollari USA pro capite (2012[3]), è uno dei paesi meno sviluppati del mondo e la sua economia dipende in larga misura da quella del Sudafrica.
Circa il 40% della forza lavoro non emigrante[chiarire] è impiegata nel settore agricolo. La terra coltivabile supera di poco il 10% di quella totale e la coltura dominante è quella del mais. L'agricoltura ha la sola funzione di sussistenza e non riesce a soddisfare il fabbisogno interno mentre l'allevamento, molto diffuso, è in buone condizioni e può contare sull'ingente presenza di bovini e ovini; la presenza di ottimi prati e pascoli favoriscono questo settore economico.
Il settore secondario può contare quasi solo sull'attività estrattiva, vista la presenza di miniere di diamanti. Va detto, tuttavia, che l'attività estrattiva è sottodimensionata nonostante la presenza di diamanti, uranio e altri metalli. Questo a causa della misera paga destinata ai minatori, che preferiscono lavorare oltreconfine per poi mandare a casa rimesse consistenti. Del settore tessile si sono, invece, impadroniti i cinesi. Il Lesotho ha già raggiunto completamente la autosufficienza idrica ed energetica, ed è in condizione di poter vendere acqua ed energia elettrica alla Repubblica Sudafricana. Nel 1986 nacque il Lesotho High-lands Water Project in seguito al quale il paese approvvigiona d'acqua il Sudafrica, dietro pagamento di royalties. In meno di dieci anni, dal 1994 al 2004 le acque di alcuni affluenti dell'Orange furono irregimentate da dighe. Si parla addirittura di costruirne altre tre. L'Indice di Sviluppo Umano è basso ed è in continuo calo da qualche anno. I lavoratori emigrati in Sudafrica forniscono buone rimesse, che rappresentano una discreta voce nel PIL del Lesotho anche perché questi emigranti hanno superato ormai le 140 000 unità.
Il turismo potrebbe cavalcare il rilancio nazionale: parchi nazionali, canyon, highlands con migliaia di specie di piante rare, pitture rupestri, il villaggio di Kome, con le tipiche abitazioni ricavate nella roccia, impianti sciistici all'avanguardia (Afriski).
La situazione sociale è precaria: vengono a testimonianza di questo dato l'elevatissima mortalità infantile, che raggiunse il 7,9% nel 2003, e la speranza di vita che si attesta a 52 anni. L'emergenza sanitaria è aggravata dalla diffusissima denutrizione. L'analfabetismo è sceso molto, infatti è diminuito di ben dieci punti negli ultimi due anni[Da contestualizzare meglio], ma è comunque alto e nel 2005, ultima stima disponibile, era pari al 19,6%.
Uno su tre, adulti e bambini, è stato contagiato dall'HIV[senza fonte]: il tasso di propagazione del morbo è tra i più alti del pianeta. Nel 2005 il governo organizzò una giornata di screening obbligatorio per tutti gli abitanti al di sopra dei 12 anni, ma il fenomeno è ancora in espansione. Trasporti
Nel 1999 il Lesotho disponeva di una rete stradale di 5 940 km , di cui solamente il 18% era asfaltato. Maseru è dotata di un aeroporto internazionale ultimato negli anni ottanta. Il Lesotho (Maseru) è collegato da una linea ferroviaria col Sudafrica (Bloemfontein), e quindi con la rete sudafricana.
Ambiente
Il Lesotho è un piccolo paese prevalentemente montuoso (costituisce la parte più elevata dell'Africa Meridionale), ed è completamente circondato dal territorio del Sudafrica. Cucina La cucina del Lesotho comprende tradizioni africane e influenze britanniche[11].
fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Lesotho
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