| Popolazione Demografia Evoluzione demografica negli ultimi anni
Secondo i dati previsti della popolazione di ciascun paese a metà del 2009, calcolati dall'ONU sulla base degli ultimi censimenti e delle ipotesi di crescita demografica, la Guinea Equatoriale conta 676 273 abitanti con una densità di 24,1 abitanti a km². Negli ultimi anni la popolazione è aumentata, essenzialmente per la forte immigrazione dai paesi vicini e per la riduzione della mortalità. L'attività petrolifera ha favorito la concentrazione degli abitanti a Malabo, la capitale dello Stato.
Il tasso di natalità è del 35% e quello di mortalità del 15%. Tuttavia la popolazione, nel quinquennio 2000-2005, è cresciuta solo del 2,82% e nel quinquennio successivo è stimato cresca del 2,60%[11] a causa della mortalità infantile, che colpisce 83 nati vivi su 1 000. Tuttavia, anche se questo dato è preoccupante, la situazione è in netto miglioramento. La Guinea Equatoriale ha una popolazione con la seguente distribuzione per età[12]:
0-14 anni: 41% 15-59 anni: 54% 60 anni e oltre: 4%
Da questi dati è facile evincere che la popolazione è molto giovane (19,1 anni in media[13]), ma questo è dovuto anche ad un'aspettativa di vita piuttosto bassa nonostante nel 2008 sia aumentata notevolmente: 60 anni per gli uomini e 62 per le donne. Da questi dati si può evincere che la situazione sanitaria nel paese non è facile ma migliora velocemente.
Un censimento ufficiale[6] del governo della Guinea Equatoriale, svolto nel 2002, riportò una popolazione pari a 1 014 999 abitanti, cioè oltre il doppio rispetto ai dati di 10 anni prima. Molti osservatori internazionali, in particolare il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti[14] e l'ONU,[15] riportano dati di gran lunga inferiori. Secondo l'opposizione al governo il censimento sarebbe stato intenzionalmente manipolato in vista delle elezioni del dicembre dello stesso anno, in modo da poter permettere al presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo la rielezione per mezzo di brogli elettorali, confermati da tutti gli osservatori internazionali.[14] Etnie
È di origini bantu la maggioranza della popolazione. L'etnia più diffusa è senz'altro quella dei Fang. Provenienti dalla terraferma, i Fang si spostarono verso l'isola di Bioko, sottomettendo le preesistenti genti bantu. Oggi costituiscono circa l'80% della popolazione e sono a loro volta divisi in 67 clan. Altra etnia importante è quella dei Bubi, bantu che costituiscono il 15% degli abitanti e sono tradizionalmente rivali dei Fang che abitano la regione del Rio Muni; i Bubi sono originari dell'isola di Bioko. Bandiera tribale dell'etnia Bubi.
Altre tribù vivono sulle coste e insieme formano quasi il 5% degli abitanti: si tratta di tribù Ndowe, Bujeba, Balengue e, a Bioko, Benga. Sono presenti ancora degli europei, principalmente spagnoli e portoghesi discendenti dagli antichi colonizzatori, che si sono quasi completamente mescolati con etnie africane. Ci sono anche alcuni tedeschi, francesi e inglesi. In tutto gli europei sono 25 000. Cresce col tempo il numero di immigrati, provenienti perlopiù da Camerun, Nigeria e Gabon. Non mancano arrivi dall'Asia da altri paesi africani: solitamente questi immigrati lavorano nelle piantagioni di caffè o cacao; non raramente arrivano anche da Liberia, Angola e Mozambico.
Gran parte della minoranza asiatica viene dalla Cina; dopo l'indipendenza raggiunta nel 1968, i colonizzatori fuggirono verso la Spagna, così fecero anche migliaia di guineani equatoriali, alcuni di essi andarono in Camerun, Gabon e Nigeria per via della dittatura di Francisco Macías Nguema. Alcune comunità di questi emigrati vivono ancora oggi in Brasile, Stati Uniti, vari paesi latinoamericani, Portogallo, Italia, e Francia. Lingue
La costituzione dello Stato stabilisce che le lingue ufficiali sono lo spagnolo ed il francese. La grande maggioranza della popolazione parla lo spagnolo[16] (il 67,6% degli abitanti), specialmente la parte che vive a Bioko, ma le lingue indigene rimangono parte integrante della cultura del paese (parlate dal 32,4% delle persone). Lo spagnolo è lingua ufficiale dal 1844, il che fa della Guinea Equatoriale l'unico paese africano ispanofono.
Nel luglio 2007, il presidente Nguema ha annunciato la decisione del suo governo di rendere il portoghese terza lingua ufficiale[16]. Questa scelta è stata presa per poter entrare, a tutti gli effetti, a far parte della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese, organizzazione della quale la Guinea Equatoriale è osservatore fin dalla sua fondazione, nel 1996. Aderire alla Comunità è importante per questioni come l'accesso a programmi di cooperazione economica e sociale e la libera circolazione dei cittadini nei paesi membri. Questi ultimi stanno valutando un'eventuale ingresso della Guinea Equatoriale[16], che avrebbe in teoria anche buoni presupposti culturali: un creolo basato sul portoghese è parlato con buona frequenza in alcuni territori, che hanno inoltre affinità culturali abbastanza strette con São Tomé e Príncipe e col Portogallo.
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