Senza chiedersi perchè voltava pagina ad ogni storia, tutto era diventato per lei come un libro, storie da manuale, sapeva quello che volevano da lei e sapeva come darglielo.
Era un corpo, carne e sangue, era calore dentro, era voglia di possedere.
Ma non si accorgevano che era lei a prendere tutto quello che voleva e ancora di più, era come se volesse entrare dentro di loro e rubare tutto, depredarli di ogni cosa e lasciarli vuoti dentro...come un tempo avevano lasciato lei...
E' per questo che sapeva bene come muovere le sue marionette...di loro conosceva i più piccoli desideri e in un gioco di dare e avere sapeva annichilire la loro volontà...si dava schiava ma a ben guardare era lei il carnefice...
Quei corpi riempivano le sue notti...cercava il piacere, voleva solo sentirsi viva...fino al momento in cui cadeva esausta e una sorta di nausea le prendeva allo stomaco...perchè quel senso di vuoto era ancora là...in mezzo...tra il suo corpo e quello dell'ennesimo sconosciuto...sentiva le loro mani addosso, la forza che mettevano nel penetrarla, li sentiva godere, sentiva crescerlo dentro e sfiorare ogni più riposto angolo della vagina e il loro respiro forte sul collo aumentare nel momento dell'amplesso...è questo quello che lei conosceva dell'Amore...questo le avevano insegnato...ma quando distesa fra quelle lenzuola di seta rossa si perdeva col pensiero fra le tende mosse da un flebile respiro di vento e seguiva con gli occhi la luce emanata dalla luna, sentiva la sua fragilità ...e una lacrima, una sola, le rigava il viso di luce dorata...
