Ad illuminare la stanza, c’era solo la luce del PC.
Lui era seduto, immobile, appena mi vide un sorriso malizioso illuminò il suo volto da bimbo.
Non mi ero ancora abituata all’idea di poterlo toccare, baciare, abbracciare anche solo guardare.. eppure era li, con i jeans scuri, la maglia rossa e l’espressione furba.
Era una droga per me.. anche la sua voce lo era, ogni volta che mettevo il broncio e lui si avvicinava sussurrandomi che voleva fare l’amore con me, mi sentivo fremere.
Sentivo il suo profumo, ormai avevo imparato a non fargli capire quanta voglia avevo di lui.
Mi aveva stregato, in un modo che non credevo possibile, lui cosi dolce, mi aveva fatto credere di essere io quella che reggeva la situazione, ma quando avevo capito che era lui che comandava era troppo, troppo tardi.
Prima ancora che decidessi cosa fare, mi era accanto, le sue mani grandi sul mio collo, e le sue labbra, si adagiarono sulle mie, mi toglieva il fiato ogni volta, non è che mi dimenticavo di respirare, non me ne dava proprio la possibilità.
Quando le sue labbra trovavano le mie, era come se si cibassero di me, che mi assaggiasse, che fosse affamato di me.. e io certo lo lasciavo fare.
Le sue mani fra i miei capelli, la sua lingua si muoveva con la mia.. e io perdevo il senso del tempo.
La sua mano era già sotto la mia maglia, l’avrei lasciato fare, ma avevo voglia di lui, di sentire il suo odore, il suo sapore, per una volta avrebbe dovuto lasciare che fossi io ad avere il controllo.
Lo allontanai ridendo, spingendolo verso il letto, ma la sua mano afferro la mia cintura e mi ritrovai di nuovo tra le sue braccia, mentre la sua lingua disegnava dei piccoli cerchi sul mio collo.
Era una battaglia ardua, ma l’avrei vinta io.
Lui sapeva a cosa stavo pensando, si rialzò fingendo di essere offeso per la mia poca collaborazione, andando verso il PC ancora acceso.
Risi con lui, guardavo cosa stava facendo, ma lo capii solo quando la musica invase la stanza.
Era in piedi davanti di me.. mi tese la mano che presi con piacere.
Prima che potessi pensare a nulla le mie mani si chiusero attorno al suo collo, tra i suoi capelli, le labbra sul suo collo.. mentre lui, per nulla sorpreso rispondeva al bacio e mi stringeva a lui.
Le mie mani gli sfilarono la maglietta, e rimasi per un attimo ad ammirarlo.
Ad ammirare il suo corpo, posai la mano sul suo addome piatto.. e lo sentii fremere sotto le mie mani, ma eravamo solo all’inizio.
Cominciai a baciargli il collo, per poi scendere al petto.. passavo la lingua piano.
Mentre le sue mani mi accarezzavano i capelli, le mie sfilavano la sua cintura, poi gli sbottonai i jeans…
Lo spinsi sul letto, e gli sfilai i jeans.. lasciandolo in boxer.. ammirandolo ancora un po, notanto la sua eccitazione crescere fasciata da quel pezzo di stoffa nera mentre distrattamente mi accarezzava i fianchi.. il collo, mi tirò a se baciandomi ancora, mordendomi piano il labbro.
Mi chinai su di lui di nuovo, baciandolo, assaporando ogni cm del suo corpo.
La lingua sul suo collo, sul ventre.. sentendo i suoi gemiti.. mentre la mia mano sopra i suoi boxer lo accarezzava, facendo crescere ancora di più la sua eccitazione.
Avevo voglia di sentirlo in bocca, avevo voglia di lui.
Sfilai anche i boxer, e lo vidi sorride.
Era eccitato, il suo membro duro nella mia mano.. lui disteso si godeva il momento..
Mentre con la lingua scendevo lunga la linea dell’inguine, disegnandola quasi.
E poi avvicinai le labbra alla parte superiore del suo membro, baciandolo come se baciassi lui, passando la lingua poi lungo tutta l’asta, misurandola in lunghezza con la lingua.
E poi prendendolo in bocca. Passavo le labbra piano, muovendo anche la lingua, sentendolo gemere, sentendo la sua mano stringersi fra i miei capelli, cominciai a succhiare, avevo voglia di farlo venire, avevo voglia di sentire i suoi muscoli irrigidirsi ancora di piu.
Continuai a succhiare, la sua mano stratta sui miei capelli, cercava di imporre un ritmo che a volte seguivo e a volte no, ma sapevo che gli piaceva cosi.
Continuai fino a che il suo nettare caldo non invase la mia bocca.. finchè non accolsi tutto di lui..
Continuai a leccarlo anche dopo, con dolcezza.
Tremava da quanto violento era stato l’orgasmo.
Mi tirò a se.. baciandomi.. facendo volare i miei vestiti in pochi attimi.
Mi fece mettere sopra di lui, ed entro con prepotenza dentro di me.. sentivo nella mia bocca ancora il suo sapore. E iniziammo a fare l’amore.
