Oscar Fingal O'Flahertie[1] Wills Wilde, noto come Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese.
Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata ed incline alla ricerca del bon mot, con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione.[2] È noto soprattutto per l'uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.[3]
L'episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo,[4] fu il processo e la condanna a due anni di prigione per «gross public indecency», come era definita l'omosessualità dalla legge penale che codificava le regole, anche morali, riguardanti la sessualità della sua stessa classe sociale.[5]
Molti i libri scritti sulle sue vicende e sulle sue opere,[6] tra le quali – in particolare – i suoi testi teatrali, sono considerati dai critici dei capolavori del teatro dell'Ottocento.[7]
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Origini e rapporto con i genitori
Il padre
Oscar era figlio di due personaggi notevoli: il padre, Sir William, era un celebre oftalmologo irlandese, fondatore di un ospedale a Dublino (il St Mark)[8] e autore di diversi trattati medici ritenuti validi per molto tempo.[9] Fra i suoi pazienti, a partire dal 1863, poté annoverare il re Oscar I di Svezia, e la regina Vittoria d'Inghilterra, di cui divenne oculista personale. Sir William scrisse anche libri di archeologia e di folclore.[10]
La passione per le donne sciupò la sua fama di medico e scienziato: fu infatti accusato di stupro ai danni di una ragazza diciannovenne, Mary Travers.[11] Il processo che ne seguì, quasi un preannuncio di quello che in seguito subirà il figlio Oscar, che all'epoca dei fatti aveva otto anni, si risolse con una condanna al risarcimento dei danni per una somma di 2000 sterline.[12]
La madre
Oscar Wilde in una foto di Napoleon Sarony (1882)
La madre, Jane Francesca Elgee, nata il 27 dicembre 1821, era una poetessa irlandese di remote origini inglesi e d'ispirazione byroniana conosciuta sotto il nome di "Speranza", pseudonimo che derivava dal suo motto "Fidanza, speranza, costanza". La poetessa affermava di discendere da una nobile famiglia toscana, affermazione chiaramente falsa[13]. Proprio come il figlio, la madre tendeva a nascondere la sua vera età, che venne però ricavata dalla sua richiesta di finanziamento alla "Royal Literary Fund" nel 1888.
La donna mise il suo carattere ribelle al servizio della causa dell'irredentismo irlandese, mentre la sua passione per il confronto e la critica letteraria la condusse alla fondazione di un salotto culturale a Dublino e in seguito anche di uno a Londra.[14] Era un'abile conversatrice e i suoi ricevimenti erano avvenimenti importanti per la società dublinese.
Oscar Wilde aveva poco in comune col padre, molto invece con la madre, cui somigliava nell'aspetto, nella voce, nelle eccentricità e nella passione per la letteratura. Dalla madre aveva ereditato anche piccoli vezzi, come l'abitudine a nascondere la sua vera età.[15]
In occasione dei compleanni Oscar era solito scherzare e vestirsi in gramaglie, affermando di sentirsi in lutto per la morte di un altro dei suoi anni.[16] Oscar aveva in comune col padre l'abilità oratoria[17] e la scarsa considerazione per l'opinione pubblica.
Quando il padre scrisse un libro, Lough Corrib, che narrava le spinose vicende del processo subito,[18] Oscar si vantò di aver ereditato dal padre un nome famoso.[19] Al momento della nascita di Wilde il padre aveva 39 anni e la madre 33. Questa, che aveva sperato nella nascita di una femmina,[20][21] in seguito espresse più volte il desiderio di vedere il figlio maschio inatteso percorrere una carriera da parlamentare.[22]
Il nome
La coppia ebbe tre figli: il maggiore, William Robert Kingsbury Wills Wilde (nato il 26 settembre 1852), il secondogenito, Oscar, il cui nome completo era Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde e la minore, Isola Francesca Emily Wilde (nata il 2 aprile 1857).
Nella scelta del nome per Oscar e i fratelli sua madre volle significare molti riferimenti:[23]
Oscar, secondo la mitologia irlandese, era il nome del figlio di Oisin (l'Ossian dei Poemi) nato nella terra dell'eterna giovinezza, da ciò l'augurio di rimanere sempre giovane;
Kingsbury, in omaggio alla famiglia della madre;
O'Flahertie, dall'antica parentela della nonna paterna.
Oscar cambiò spesso la sua firma e il modo con cui si faceva chiamare; all'università, ad esempio, scelse il nome di Wills Wilde.[24]
Uscito di prigione Oscar adotterà il nome Sebastian Melmoth, protagonista del romanzo Melmoth the Wanderer, scritto dallo zio materno Charles Robert Maturin.[25]
A chi sosteneva che il cognome irlandese preceduto da "Mac" fosse più importante di quello con "O'", Oscar affermava che tra le famiglie di nobili origini vi erano anche gli "O' Wilde".[26]
Nel corso della vita utilizzò anche altre firme:
O.FO.F.W.W., in occasione delle collaborazioni alla rivista Kottabos, (negli anni del College);
C.3.3., firma inventata durante la prigionia;[27]
Sant'Oscar di Oxford, elaborata poco prima della morte.[28]
Non gradiva che qualcuno gli facesse notare che il suo nome in realtà fosse solamente Oscar Wilde,[29] o, peggio ancora, solo Oscar.[30] In seguito venne chiamato anche "Grey Crow" (corvo grigio).[31]
La moglie Costanza amava chiamarlo Oscàr alla francese.
L'infanzia
Statua di Oscar Wilde a Dublino, Merrion Square (Archbishop Ryan Park)
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Aspetto fisico e carattere di Oscar Wilde.
Oscar nacque il 16 ottobre del 1854 a Dublino, in Irlanda (all'epoca nazione costitutiva del Regno Unito), in una casa di modeste condizioni al numero civico 21 di Westland Row[32], in un periodo di momentanea indigenza della famiglia che poco dopo ebbe modo di trasferirsi in una casa più ricca, nel quartiere dublinese di Merrion Square, dove dichiarò che lì era nato Oscar che fu battezzato il 1º aprile 1855: per l'occasione la madre chiese, ricevendone un rifiuto, a Sir William Rowan Hamilton, di fargli da padrino.
Del suo battesimo, forse fonte di ispirazione dell'opera The Importance of Being Earnest, e dei suoi primi anni di incontro con la fede cattolica, lo stesso Oscar ammetterà in seguito di non avere alcun ricordo.[33] Poche sono le notizie certe dei suoi primi anni di vita: una volta giocando con suo fratello si ruppe un braccio[34] e un'altra volta fuggì di casa; è noto anche che gli piacesse pescare.[35]
Fra le amicizie di gioventù si annovera quella con Edward Carson, che Oscar conobbe d'estate sulle spiagge di Dungarvan, e che divenne in seguito famoso per essere colui a cui si attribuisce la divisione del regno dell'Irlanda.[36]
Un esempio del carattere di Wilde bambino si trova nel seguente aneddoto: insieme al fratello era stato affidato ad una bambinaia. Durante la momentanea assenza di quest'ultima, i vestiti dei bambini, che erano davanti al camino per asciugarsi, presero fuoco. Di fronte a tale episodio Oscar applaudiva divertito, mentre il fratello gridava spaventato. Dopo che la donna ebbe spento le fiamme, Oscar pianse perché l'interessante spettacolo era finito.[37]
Studi
Oscar Wilde fu educato tra le mura domestiche fino all'età di nove anni; in seguito dal 1864 al 1871 studiò alla Portora Royal School a Enniskillen (contea di Fermanagh), seguendo le orme di suo fratello maggiore.[38]
Dal 1871 al 1874[39] frequentò il Trinity College di Dublino dove, per i suoi lodevoli studi sui lirici greci[40] (Oscar si vantò a lungo dell'esame sui "Frammenti dei poeti comici greci di Meineke" che sostenne[41]) vinse la Berkeley Gold Medal, il premio più prestigioso della scuola.
Nel 1873 per il profitto ottenuto conseguì una borsa di studio, riuscendo a vincerne un'altra nel 1874 per la frequenza alle lezioni in materie classiche che ebbe modo di seguire al Magdalen College di Oxford. Gli anni trascorsi all'università di Oxford dove studiò con passione i classici greci vennero in seguito paragonati da Wilde ad un fiore rispetto al resto della sua vita.[42]
Durante i suoi studi a Oxford fu iniziato in Massoneria nella Apollo University Lodge, nella quale divenne Maestro massone e dalla quale fu in seguito escluso per mancato pagamento delle quote annuali di appartenenza [43]
I viaggi
Wilde ai tempi del viaggio in Grecia, in costume del luogo
Durante il periodo degli studi universitari, nell'estate del 1875, Oscar ritenne importante che non mancasse alla sua formazione culturale la conoscenza dei luoghi dell'arte e della cultura classica italiana. Compì dunque un viaggio in Italia in compagnia di William Goulding e del reverendo John Pentland Mahaffy, suo tutore in anni passati, famoso per il suo pensiero conservatore[40] che non sempre condividerà le idee di Wilde.[44].
Per le sue spese eccessive, non poté visitare tutte le città che si era ripromesso e dovette tornare all'università dove fece infuriare con le sue parole sprezzanti durante l'esame di teologia il sacerdote William Archibald Spooner, già infastidito dal suo ritardo.[45]
Nel 1876 morì il padre[38]. In quegli stessi anni (1876-1879) Oscar riuscì a pubblicare sette liriche e tredici poesie. L'anno successivo, nelle vacanze primaverili, Oscar partì di nuovo per l'Italia in compagnia dei suoi vecchi amici, a cui si aggiunse George Macmillan.
Dopo un altro avventuroso viaggio in Grecia, giunse infine a Roma, dove fu ricevuto da Papa Pio IX a cui Wilde dedicò un sonetto. Per via della lunga vacanza arrivò ancora una volta in ritardo al college, per cui venne sospeso dagli studi; gli si vietò la residenza nel campus per il periodo del trimestre rimasto, e fu perfino privato di tutti i benefici.
Wilde a quei tempi si riteneva in condizioni di povertà che attribuiva all'impossibilità di un suo matrimonio con Florence Balcombe, la quale avrebbe risolto i suoi problemi economici. In realtà le sue difficoltà dipendevano dal tenore di vita eccessivamente dispendioso. Cercò quindi conforto e risorse presso sua madre che rifiutò di aiutarlo, sostenendo che per l'eredità ricevuta Oscar avrebbe potuto vivere in tranquillità per diversi anni.[46]
Per due volte Wilde dovette presentarsi al tribunale per pagare dei debiti.[47] Il 13 giugno 1877 morì Henry Wilson, suo fratellastro da cui Oscar si aspettava una cospicua eredità, ma rimase deluso: ebbe la somma di 100 sterline e la parte dell'abitazione di Illaunroe (i due erano comproprietari), ma solo a patto che per almeno 5 anni non si convertisse al cattolicesimo.[48]
L'amicizia con Walter Pater
In quel periodo Oscar scrisse per il Dublin University Magazine non senza avere alcuni piccoli screzi con il direttore, Keningale Cook.[49]
Inviò una copia dell'articolo pubblicato a Walter Pater che lo volle conoscere. In seguito, quando Wilde continuò lo scambio di lettere inserendovi dei sonetti, Pater gli chiese di cimentarsi nella prosa, che egli riteneva compito ben più arduo.[50]
Durante i primi incontri fra i due, il comportamento di Oscar fece preoccupare il suo amico Bodley che riferiva che Hardinge, suo conoscente, riceveva lettere da Pater che facevano così sospettare una possibile relazione amorosa fra i due.[51] Erano già noti i comportamenti di Pater, che amava circondarsi di giovani ragazzi di aspetto femmineo.[52]
Di lui Oscar penserà che avesse paura della cattiva fama e disse che[53] era solito parlare a voce tanto bassa che più che ascoltarlo bisognava origliarlo.[54] Oscar comunque gli mostrò sempre deferenza chiamandolo nelle lettere "grande maestro".[55]
La fine dell'università
Nel giugno del 1878 Oscar si presentò per il "Final Schools", dove consegnò il compito mezz'ora prima dello scadere del tempo assegnato.[56]
La commissione, composta dall'oratore ufficiale, dal docente di poesia e da altri tre membri della congregazione, l'11 giugno dichiarò vincitore Oscar Wilde che aveva ancora l'esame di teologia da superare, sostenuto poi con buon esito a novembre. Ad Oxford, vinse per la poesia Ravenna anche l'Oxford Newdigate Prize, prestigioso riconoscimento già assegnato a insigni letterati come Ruskin e Matthew Arnold.
A seguito di tale successo, nell'albo della scuola vennero scritte a caratteri d'oro le sue iniziali che furono cancellate dopo il processo e la condanna. Solo molto tempo dopo vennero nuovamente inserite.[57]
Dopo gli studi
Alla ricerca di una borsa di studio
Ricevuto il diploma di Bachelor of Arts, Wilde tornò da Oxford a Londra dove si mise alla ricerca di ulteriori sostentamenti economici. Fece domanda al Trinity per ottenere una "fellowship" (borsa di studio) ma durante la prova scritta Oscar notò che le domande erano poste in maniera poco corretta. Forse anche per queste sue contestazioni venne bocciato.[58]
Wilde non voleva cercare un'ereditiera da sposare, come gli consigliava la madre, cosa che invece suo fratello cercò di fare invano. Willie infatti era troppo frettoloso: volle fidanzarsi con una facoltosa ereditiera solo poche ore dopo averla conosciuta e inoltre le chiese anche di mantenere il più stretto riserbo. La donna poco convinta del suo amore naturalmente lo rifiutò.[59] Wilde intanto si dedicava allo studio dell'archeologia e alla ricerca di una borsa di studio.[60]
Aiutato da Frank Benson riuscì a portare in scena la rappresentazione teatrale dell'Agamennone di Eschilo il 3 giugno 1880. Egli affermò di essere stato di grande aiuto per la rappresentazione, elargendo consigli e istruzioni. Tale versione non trova riscontro nei commenti di Benson.[61] Il 4 settembre 1879 Wilde come anonimo scrisse per l'Athenaeum una serie di articoli di recensioni di voci dell'Enciclopedia Britannica, con la collaborazione di Richard Claverhouse Jebb con cui Wilde non concordava su molti punti.[62]
Oscar continuava intanto a stupire la gente con le sue stravaganze: una volta l'attrice Louise Jopling lo incontrò con un serpente attorcigliato al collo.[63] Egli sapeva rispondere a tono ad ogni offesa a lui rivolta, come la volta in cui uno spettatore lo apostrofò in modo offensivo: a questi Wilde rispose sereno: «È incredibile come sia semplice farsi conoscere a Londra».[64] Certo Oscar si compiaceva di essere noto affermando, con falsa modestia, di quanto fosse stato facile diventarlo.[65]
La casa
Casa di Wilde a Dublino
Una delle prime case dove abitò Oscar Wilde a Dublino tra il 1855 e il 1878. In seguito cambierà molte volte residenza e città, finendo a Londra prima vicino al Tamigi[66], poi a Chelsea
Wilde decise di vendere le case di Bray ricavandone 2.800 sterline e, sperando nella stessa fortuna avuta da Shakespeare che abitando a Londra aveva acquistato quella fama che prima non aveva,[67] riuscì a trovare agli inizi del 1879 una casa al numero 13 di Salisbury Street, da abitare insieme al suo amico Frank Miles.
L'abitazione, che era trasandata, vecchia e buia, agli occhi di Oscar aveva un'atmosfera romantica e la chiamò la Casa del Tamigi, per il fiume che si poteva vedere affacciandosi alle sue finestre.[66]
L'edificio era composto da tre piani, ad Oscar toccò il secondo e sistemò i suoi libri al primo. Decorò la parte da lui abitata di gigli, porcellane cinesi e pannelli bianchi. Facevano bella mostra di sé nelle stanze anche statuette di Tanagra, tappeti greci, un dipinto di Edward Poynter che ritraeva Lillie Langtry e mobili costosi.[68] Wilde nel corso della sua vita cambiò spesso residenza abitando anche a Tite Street e a Chelsea.
L'incontro con James McNeill Whistler
(EN)
« Oscar: "How I wish I had said that." Whistler: "You will, Oscar, you will." »
(IT)
« Oscar: "Come vorrei averlo detto io". Whistler: "Lo dirai, Oscar, lo dirai" »
(James McNeill Whistler risponde ad Oscar Wilde, in un ricevimento dell'1883 a casa di Louise Jopling[69])
James McNeill Whistler (10 luglio 1834 – 17 luglio 1903) Autoritratto del 1872, uno degli amici-nemici di Wilde
Il 5 maggio 1880, Wilde recensì una mostra di James McNeill Whistler, famoso pittore dell'epoca, complimentandosi con lui per il suo quadro intitolato La ragazza d'oro[70]”. Da questa occasione iniziò una conoscenza fra i due fatta di incontri e scontri.
A proposito di questo loro rapporto scriverà poi Ellen Terry, che li giudicava entrambi tra gli uomini più illustri della sua epoca per la loro spregiudicatezza.[71]
« Soltanto chi non ha immaginazione inventa[72] »
William Schwenck Gilbert con l'aiuto delle abilità pittoriche di George du Maurier pubblicò su Punch diverse caricature di Oscar, giocando sul termine "Wilde-wild" (in inglese wild significa selvaggio) prendendolo in giro per la sua passione per i gigli e per il modo di acconciarsi i capelli.
Un giorno mentre Oscar chiacchierava con Maurier si avvicinò Whistler, chiedendo chi dei due avesse inventato l'altro[73]. Wilde risponderà in seguito quando scrisse che erano stati loro due ad aver inventato Whistler.[74]
Celebre lo scambio di battute con Gilbert intercorso una sera al Haymarket Theatre:
« Gilbert: «Vorrei saper parlare come lei. Terrei la bocca chiusa e sosterrei che è una virtù». Oscar: «Quale egoismo! Potrei negare a me stesso il piacere di parlare, mai negherei agli altri quello di ascoltare[75] »
In seguito, il loro scambio di battute divenne sempre più aspro, ma mentre Whistler ironizzava per far male, Oscar usava la parola per sedurre. Punch in un articolo li descrisse tutti intenti a spettegolare nei riguardi di alcune attrici: Wilde scrisse alla rivista che non era così perché nei loro incontri essi amavano parlare solo di sé stessi: Whistler aggiunse che in realtà si parlava solo di Oscar. Wilde ribatté: «Parlavamo di te ma io pensavo a me stesso».[76]
Per i loro scambi di battute dissacranti i due finirono per separarsi sino a quando Wilde si riappacificò con il pittore il 29 novembre 1887 in occasione della mostra tenutasi alla Suffolk Gallery, dove Oscar ricevette i visitatori.[77]
Prime opere e viaggi
Scena tratta dal cartone di Keller da "the Wasp of San Francisco depicting Oscar Wilde", in occasione della sua visita nel 1882
Dopo aver passato un po' di tempo con la madre, Wilde trovò una nuova residenza al terzo piano di Charles Street, che si trovava vicino a Grosvenor Square. Dalla metà degli anni ottanta, divenne collaboratore fisso per il Pall Mall Gazette gestendo come autore anonimo una rubrica dal titolo The Poet's Corner, per le recensioni di nuovi libri di poesie appena pubblicati.[78]
Il 7 maggio del 1879 il fratello Willie e sua madre lo raggiunsero a Londra, andando ad abitare al 146 di Oakley Street (Chelsea). Lady Wilde aprì un salotto culturale che divenne tanto noto da attirare l'attenzione del principe del Galles che disse «Non conosco il signor Wilde, e non conoscere il signor Wilde significa non essere conosciuti».[79]
Nel 1881 in occasione della pubblicazione del volume intitolato Poems (Poesie) Wilde che ne aveva inviata una copia alla biblioteca dell'Oxford Union, fu amareggiato dalla recensione di Oliver Elton e Henry Newbolt che lo accusavano di immoralità, inconsistenza e plagio tanto che il suo libro fu respinto dalla biblioteca[80]
Le accuse di immoralità divennero più frequenti: il padre del suo amico Frank Miles che coabitava con Oscar ingiunse al figlio di rompere il loro rapporto.[81]
La fama di Oscar arrivò negli USA dove un impresario teatrale, Richard D'Oyly Carte, propose a Wilde un giro di conferenze negli USA, con l'intenzione di mostrare da vicino al pubblico quegli esteti che furoreggiavano in Europa.[82]
Il soggiorno fu segnato da inimicizie e inconvenienti sino al punto che Oscar rischiò di finire in prigione così che quando decise di tornare in Europa i giornali definirono la sua avventura statunitense un fallimento.[83]
Il matrimonio
« Women are meant to be loved, not to be understood. »
(IT)
« Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese. »
(Oscar Wilde in La sfinge senza enigma, trad. di Alberto Rossatti[84])
Il tradimento per Oscar Wilde
Il pensiero di Oscar Wilde sulle donne tradite in amore lo espresse in occasione di una sua passeggiata in compagnia di Sherard per le vie di Parigi. Egli aveva notato come in Francia avessero quella che lui considerava una brutta abitudine, quella, cioè, di amare troppo le donne: questo portava inevitabilmente al tradimento con altre donne che quelli amavano fortemente allo stesso modo. In Inghilterra questo invece non accadeva, perché gli inglesi non amavano eccessivamente le donne.[85]
Celebre a tal proposito fu il suo commento a un aneddoto che riguardava il suo amico Ernest La Jeunesse: per eliminare ogni dubbio sulla sua ipotetica impotenza egli aveva sedotto la moglie di colui che lo aveva offeso. «La più grande risposta della storia» disse Wilde[86]
Wilde decise di soggiornare in Francia, a Parigi, dove si sistemò con l'aiuto di Robert Harborough Sherard.[87] Lui e Wilde si incontrarono quasi ogni giorno salutandosi con baci sulle labbra, fatto che alimentò i pettegolezzi su di loro.[88]
A Parigi, Wilde si dedicò al lavoro, anche se amava scherzarci sopra con Sherard: infatti una volta disse che per tutta una mattina era riuscito soltanto a levare una virgola da una sua poesia e che nel pomeriggio l'aveva rimessa.[89]
Oscar decise di cambiare il suo modo di presentarsi e adottò una nuova acconciatura che imitava quella degli imperatori romani: capelli molto corti con piccoli riccioli. Per il suo nuovo taglio di capelli, come modello portò dal barbiere un busto forse di Nerone, o forse di Antinoo.[90] Ma non mancarono malignità al riguardo. Alcuni insinuarono che i suoi capelli erano diventati ricci come i suoi denti.[91]
Tornato a Londra, Wilde fu molto compiaciuto che nessuno più lo riconoscesse e che tutti concordassero che ora dimostrava meno anni di quelli che aveva.[92] Oscar era tanto cambiato al punto che fu vittima di una nuova satira di Punch che finse di mettere in vendita girasoli, gigli, vecchie piume e parrucche, insomma tutte le vecchie caratteristiche di Wilde.[93] Wilde cominciò a progettare di sposarsi sia per sfuggire ai moralisti, sia per salvarsi dagli usurai.
Nel maggio del 1881 accompagnò sua madre a casa di loro amici e qui conobbe Constance Lloyd, una ragazza di tre anni più giovane di lui,[94] che sapeva leggere Dante in italiano.
Robert Harborough Sherard, uno dei più grandi amici di Oscar Wilde, che curò diverse biografie sullo scrittore[87]
Constance Lloyd, la moglie di Oscar Wilde
La ragazza impressionò talmente tanto Oscar che appena usciti di casa lui disse a sua madre che pensava di sposarla.[95]
Del loro primo incontro avvenuto il 6 giugno 1881, ne parlò sia con il nonno[96] che con il fratello, affermando che gli erano piaciuti la sua naturalezza e il fatto che, dialogandoci, dava l'impressione di essere di un livello culturale superiore alla media.[97]
Per risollevarsi economicamente, in attesa della prima statunitense di Vera, accettò un piccolo giro di conferenze che iniziò da Londra dove raccontò, fra le altre cose, il suo viaggio americano. Narrò di come all'inizio, nel Texas, lo chiamassero capitano e alla fine, nel Messico, generale,[98] e si sentì offeso solo quando fu chiamato professore.
Aspro fu un articolo a tre colonne di Labouchere, che annunciava il declino di Wilde;[99] che rispose osservando che se per annunciare il fallimento si scriveva un articolo a tre colonne non esisteva alcuna differenza fra la fama e l'oblio.[100]
Il 2 agosto del 1883, per assistere alla rappresentazione della sua tragedia, Wilde si recò per poco tempo negli USA compiendo un viaggio dove si rise di lui e con lui.[101] Tornato in Europa riprese il suo giro di conferenze. Durante i due incontri che tenne a Dublino incontrò nuovamente Constance, con la quale si fidanzò il 25 novembre.[102]
Dopo alcuni dissidi con i parenti di lei e lettere di auguri da parte dei suoi congiunti,[103] ebbe molte difficoltà a saldare i debiti non riuscendoci in tempo né per il matrimonio né per arredare la casa.[104]
La vita coniugale
Il matrimonio previsto per aprile, fu poi spostato al 29 maggio 1884 e celebrato nella chiesa di Saint James Paddington[105]. Dopo la luna di miele sembrava già pentito di essersi sposato.[106]
Spendeva senza risparmio al punto che le 50 sterline regalategli dalla zia per il matrimonio le spese per acquistare due cucchiai.[107]
La moda secondo Oscar Wilde
Per Oscar Wilde il nemico numero uno dell'abbigliamento era la moda, «una cosa talmente brutta che si doveva cambiare ogni 6 mesi»[108] Del suo abbigliamento che alcuni ritenevano assolutamente da folli,[109] Wilde invece apprezzava la praticità. Egli si prodigava a dare per la ricerca della comodità nelle cose da indossare ma non trovò nessuno che li seguisse.[110] Proprio sull'abbigliamento tenne poi un giro di conferenze senza successo, criticate anche dalla stampa.
Per quanto riguarda l'affinità di coppia, l'inizio fu promettente: Oscar si lamentava scherzosamente che anche se la moglie era così bella non poteva esserne geloso. Riconosciuti per strada venivano chiamati Amleto e Ofelia;[111] i due novelli sposi ebbero difficoltà di alloggio, in quanto la casa non fu pronta per tempo.
Wilde litigò con la prima società costruttrice (Green), alla quale non voleva pagare alcun compenso,[112] grazie poi all'aiuto di Godwin, le rendite della moglie non bastavano infatti a pagare tutte le grandi spese,[113] e dal costruttore Sharpe riuscì alla fine ad avere un alloggio fisso, al numero 16 di Tite Street nel 1º gennaio 1885.[114]
I coniugi Wilde però prima di poterci entrare dovettero pagare anche i vecchi costruttori, che nel frattempo avevano sporto denuncia. La casa era composta da 4 piani, senza contare il seminterrato dove si trovava la cucina.
Nell'atrio si potevano ammirare due incisioni: Diana e le sue ninfe al bagno e Apollo e le Muse; nella sala da pranzo un tappeto Morris di colore verde-azzurro ricopriva parte del pavimento, nella biblioteca c'erano una poltrona ed un tavolino orientale, ma mancavano le sedie. Al primo piano vi erano le due camere da letto, quella di Oscar divenne poi la camera dei bambini.[115] Wilde disse di aver scelto di abitare nell'East End in quanto, a sentir lui, in quel luogo la gente non portava la maschera, era sincera.[116]
La moglie assecondava ogni consiglio di Oscar anche nel modo di vestire, a volte con esito positivo.[117] Wilde era in cerca di lavoro, visto che le ultime conferenze non avevano sortito l'effetto sperato, ma si vide negato il posto di ispettore scolastico.
Nel frattempo la moglie, che era rimasta incinta, disgustava Oscar a causa delle frequenti nausee e del corpo gonfio.[118]
Il primo figlio Cyril nacque il 5 giugno 1885 e, dopo un anno e mezzo, il secondogenito Vyvyan, il 5 novembre 1886,[119] che per errore fu dichiarato nato il 3 novembre.[120]
Dopo la nascita dei figli, Constance e Oscar iniziarono a non essere più la coppia felice di un tempo. Lei lo riprendeva per ogni errore e smascherava le sue piccole bugie,[121] Wilde dal canto suo mostrava amore paterno per i figli, ma non cessava di frequentare uomini tra i quali Henry Marillier.
SEGUE