Il Kuwait (pron. [kuˈwait][4]) è un emirato sovrano, situato nell'Asia sud-occidentale (Medio Oriente), in un'area particolarmente ricca di petrolio. Lo Stato si affaccia sul golfo Persico e confina con l'Arabia Saudita a sud e con l'Iraq a nord. Il nome è il diminutivo di una parola araba che significa piccola fortezza (lungo il litorale). L'antico nome della regione era Qurayn.
Kuwait city
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Storia
Nell'antichità classica l'isola di Failaka era certamente abitata ed una descrizione dell'Isola è contenuta nell'Anabasi di Alessandro, il testo classico che descrive le imprese di Alessandro Magno. Fino all'inizio del XVI secolo la zona corrispondente all'odierno Kuwait era un arido deserto scarsamente popolato.
Nel 1612 Barrak bin Ghurayf, shaykh della tribù dei Banu Khaled, costruì un piccolo fortino (Kut, da cui il nome - al diminutivo appunto - del paese) contro gli Ottomani[5].
Nel XVIII secolo i Banu Khāled accolsero tribù provenienti dall'Arabia centrale, allora devastata dalla siccità e dalla perdita di bestiame, da allora note come gli Utub del Qurayn (il nome della regione all'epoca). L'area iniziò a prosperare con il commercio di perle e spezie tra India ed Europa. Indeboliti dal conflitto con i Wahhabiti, i Banu Khāled persero influenza e nel 1756 gli Utub elessero Sabah I bin Jabir primo shaykh del Kuwait: da lui discende la dinastia emirale Al Sabah.
Rioccupata la zona all'inizio del XIX secolo, nel 1897 l'Impero ottomano riconobbe al Kuwait e al suo shaykh lo status autonomo di cazà (suddivisione di un sanjak o sangiaccato) ma la regione il 23 novembre 1899 diventò un protettorato britannico per effetto dell'accordo segreto firmato dall'allora shaykh Mubarak Al Sabah. La protezione britannica del Kuwait divenne subito evidente quando gli ingegneri tedeschi del progetto ferroviario Berlino-Baghdad studiarono lo sbocco al mare della tratta Bassora-Kuwait. I britannici si opposero e, nel 1901, ci fu uno Scambio di Note diplomatiche con l'Impero ottomano sullo status quo del Kuwait.
La Convenzione Anglo-Ottomana del 1913 riconobbe diplomaticamente lo Shaykh Mubarak Al Sabah come soggetto alla "suzeranity" ottomana, ma anche al Protettorato britannico. Tale accordo non fu peraltro mai ratificato a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, in cui il Kuwait si schierò con il Regno Unito contro l'Impero ottomano. La grande guerra disintegrò l'Impero ottomano ed i britannici invalidarono la Convenzione del 1913 dichiararono il Kuwait uno "sceiccato indipendente sotto protettorato britannico". Il Trattato di Uqayr del 1922 fissò il confine con l'Arabia Saudita e istituì la zona neutrale kuwaitiano-saudita, un'area di circa 5.180 km² a sud del Kuwait.
A partire dagli anni 30 del XX secolo per il Kuwait inizia l'età del petrolio. La prima concessione petrolifera fu concessa nel 1934 alla Kuwait Oil Company, una joint venture al 50/50 tra la Anglo-Iranian Oil Company e la Gulf Oil. L'effettiva scoperta dell'oro nero è del 1938, ma la produzione fu ritardata dalla seconda guerra mondiale ed iniziò solo nel 1946. La conferma di grandi giacimenti di petrolio ha trasformato il Kuwait in uno dei più ricchi Stati della Penisola e uno dei maggiori esportatori mondiali di petrolio (il maggiore del Golfo Arabico già nel 1952). In quell'anno, a causa della nazionalizzazione dell'industria petrolifera iraniana da parte di Mohammad Mossadeq e della successiva crisi di Abadan la produzione kuwaitiana sostituì quella persiana.
Negli anni '50 in tutto il Vicino Oriente si sviluppò un forte nazionalismo arabo legato al carisma del leader egiziano Nasser e alla crisi di Suez ed il Kuwait non faceva eccezione. L'Emiro ʿAbd Allāh Āl Ṣabāḥ avviò allora un negoziato con i britannici arrivando ad ottenere l'indipendenza dal Regno Unito il 19 giugno 1961. Nel 1960, quando ancora non era pienamente indipendente, l'Emirato aderì all'OPEC. Il Kuwait concordò quindi con l'Arabia Saudita lo sfruttamento paritario delle riserve petrolifere della zona neutrale. Nell'ottobre 1963, dopo aver opposto resistenza, anche l'Iraq riconobbe formalmente l'indipendenza del Kuwait e i suoi confini.
A causa della forte minoranza palestinese che viveva nel Paese, il Kuwait risentì delle conseguenze delle guerre arabo-israeliane, della creazione nel 1968 dell'OLP e delle tensioni tra palestinesi ed altri Paesi arabi (come il settembre nero giordano del 1970 e la guerra civile libanese iniziata nel 1975).
Gli investimenti nell'industria petrolifera e la conseguente crescita economica attirarono nel nuovo Stato numerosi lavoratori stranieri (soprattutto dall'Egitto e dall'India) di cui solo pochi riuscirono ad ottenere la cittadinanza. Negli anni settanta il Kuwait nazionalizzò la Kuwait Oil Company (Q8), terminando la partnership con British Petroleum e Gulf Oil.
L'invasione irachena e la liberazione del Kuwait
Dopo essere stato alleato dell'Iraq durante la guerra Iran-Iraq, concedendo prestiti per 65 miliardi di dollari, e dopo un breve conflitto economico, il Kuwait fu invaso e annesso dall'Iraq il 2 agosto 1990. La monarchia fu deposta e fu insediato un governatore iracheno (Ali Hassan al-Majid). La comunità internazionale tuttavia non tollerò questa flagrante violazione del diritto internazionale non riconoscendo l'annessione; il Kuwait formò un governo in esilio basato a Ta'if, in Arabia Saudita.
Blindato (IFV) iracheno distrutto nel deserto
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite autorizzò una coalizione di 34 paesi, guidata dagli Stati Uniti, a intervenire militarmente. Il 27 febbraio 1991 si concluse la Guerra del Golfo con la liberazione del Kuwait e il reinsediamento dell'Emiro Jābir Āl Ṣabāḥ[6].
L'esercito iracheno in ritirata appiccò il fuoco a circa 600 pozzi petroliferi e danneggiò i 100 restanti, provocando una catastrofe ambientale ed economica in tutto il Golfo: oltre ai versamenti in mare, il 5% del territorio del Kuwait fu coperto da laghi di petrolio e furono necessari più di nove mesi per spegnere gli incendi. Inoltre, il Kuwait pagò 17 miliardi di dollari come rimborso spese alla coalizione.
La guerra di liberazione del Kuwait segna anche un punto di svolta nella storia dei media e segna l'avvento dell'era della CNN o della cosiddetta "TV globale". Per la prima volta infatti i telespettatori di tutto il mondo poterono vedere immagini da tutti i fronti di guerra, dai bombardieri al decollo in Arabia Saudita alle bombe che cadevano a Baghdad. Se poche persone prima del 2 agosto 1990 avrebbero saputo localizzare il Kuwait su di un atlante geografico, con la prima guerra del Golfo la guerra è entrata nei salotti di casa di tutti. Sembrava allora avverata la profezia di Marshall McLuhan sulla TV che avrebbe ridotto il mondo ad un "villaggio globale".
Geografia
Il territorio del Kuwait, uno dei più piccoli paesi del mondo e l'unico senza riserve d'acqua naturali, è costituito principalmente da deserto (solo lo 0,84% della superficie è coltivabile), con lievi differenze di altitudine (la massima è 306 m s.l.m.). Il clima tropicale è secco (127 mm all'anno) e caldo (anche oltre i 45 °C in estate). Sulla costa, lunga 499 km e dotata di un porto naturale nella baia di Kuwait, sono situate nove isole, di cui solo una (Faylaka) è abitata e la più grande (Bubiyan) è collegata alla terraferma con un ponte. Le città sono Madinat al-Kuwait, Jahrah, Salmiya, Hawalli e Shuwaikh. Più di 363 specie di uccelli sono state registrate in Kuwait.[7] Ogni anno passano dal Kenya dai 2 ai 3 milioni di uccelli.[8] Le isole del paese sono importanti zone di riproduzione per quattro specie di Sterninae e per il Socotra cormorant.[8] Nel paese sono presenti tre principali impianti di trattamento delle acque reflue.[9]
Istruzione
Il Kuwait ha il più alto tasso di alfabetizzazione nel mondo arabo.[36] Il sistema di istruzione generale comprende quattro livelli: Scuola dell'infanzia (della durata di 2 anni), scuola primaria (della durata di 5 anni), livello intermedio (della durata di 4 anni) e scuola secondaria (della durata di 3 anni).[37] La scolarizzazione a livello primario e intermedio è obbligatoria per tutti gli studenti di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Tutti i livelli di istruzione statali, tra cui l'istruzione superiore, sono facoltativi.[38] La mobilità internazionale degli studenti del Kuwait ha quasi raggiunto livelli record.[39][40][41][42] Il sistema scolastico pubblico è in fase di rinnovamento grazie a un progetto in collaborazione della Banca Mondiale.[43]
Cultura
Il Kuwait è ampiamente considerato la capitale culturale della regione del Golfo persico,[44][45] spesso soprannominato l'"Hollywood del Golfo" grazie alla popolarità delle sue soap opera televisive e alle sue opere teatrali.[46][47][48][49][50][51][52][53][54][55][56][57][58][59][60][61][62][63]
Soap opera
Le soap opera del Kuwait sono le più viste nella regione del golfo Persico.[64][65] La maggioranza delle soap opera prodotte nella regione del golfo sono girate proprio in Kuwait.[66][67]
Arte
Il Kuwait possiede il più antico movimento di arte moderna della penisola arabica.[68] A partire dal 1936, il Kuwait è il primo paese del golfo Persico a concedere borse di studio nel campo delle arti.[68] Nel paese sono presenti più di 20 gallerie d'arte.[69][70][71]
Sport
L'hockey sul ghiaccio in Kuwait è monopolizzato dalla Kuwait Ice Hockey Association. Il Kuwait è entrato a far parte dell'International Ice Hockey Federation nel 1985, ma è stato espulso nel 1992, visto che lo sport non era praticato quasi per nulla.[72] Nel maggio del 2009 è stato riammesso nell'IIHF.[73] Nel 2015 il Kuwait ha vinto il Torneo di I divisione dell'IIHF Challenge Cup of Asia.[74][75] La pallacanestro è uno degli sport più popolari del paese.[76] Il miglior piazzamento della Nazionale di pallacanestro del Kuwait nei Campionati asiatici è stato nel 1983, quando è arrivata quarta. Il calcio è lo sport più popolare nel paese, ed è monopolizzato dalla KFA (Federazione calcistica del Kuwait).