La Repubblica Popolare Democratica di Corea (조선민주주의인민공화국?, 朝鮮民主主義人民共和國?, Chosŏn Minjujuŭi Inmin KonghwagukMR), più comunemente nota come Corea del Nord o Nord Corea, è uno Stato dell'Asia orientale.
Essa occupa la parte settentrionale della penisola coreana, confinando a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia, mentre a meridione la zona demilitarizzata coreana all'altezza del 38º parallelo la separa dalla Corea del Sud. A ovest è bagnata dal mar Giallo e a est dal mar del Giappone.
Corea Del Nord Documentario : Il mio viaggio in Corea del Nord
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Secondo la sua costituzione la Corea del Nord è uno Stato socialista[6] con un sistema economico pianificato. Per Amnesty International e Human Rights Watch il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi del mondo[7][8] e questo, insieme ai dissidi con la Corea del Sud per la reciproca rivendicazione dell'intera penisola coreana, è una delle cause di tensione con le nazioni occidentali.
Le condizioni di vita di questo Stato sono fortemente segnate dalle sanzioni e dagli embarghi imposti dai Paesi occidentali, dalla fortissima corruzione della classe dirigente, tale da essere annoverata al terzo posto tra i Paesi con la più alta corruzione percepita del mondo secondo Transparency International,[9] nonché dall'isolamento politico ed economico acuitosi dopo la dissoluzione dell'URSS. Questi fattori, in concomitanza con diverse calamità naturali, hanno causato un impoverimento generale della popolazione negli anni novanta. Non è disponibile alcun dato ufficiale circa il reddito pro capite medio. La Corea del Nord è afflitta da lunghi periodi di siccità che minacciano la sua sicurezza alimentare.[10]
La Corea del Nord si estende per 120.540 km² ed è abitata da 24 milioni di persone.
Etimologia
Il nome "Corea" deriva da Goryeo (pronunciato Koryŏ). Il nome Goryeo venne utilizzato per la prima volta nel V secolo nell'antico regno di Goguryeo (Koguryŏ) come una forma semplificata del nome. Nel X secolo il regno di Goryeo successe a Goguryeo[11][12][13][14] ereditando così il nome, che venne pronunciato dai mercanti persiani in visita come "Corea".[15] La moderna pronuncia di "Corea" è apparsa per la prima volta nel tardo XVII secolo nei diari di bordo dell'esploratore olandese Hendrick Hamel.[16]
Storia
All'indomani della capitolazione del Giappone, avvenuta il 15 agosto 1945, Kim Il-sung, che aveva guidato l'Esercito Rivoluzionario Popolare Coreano (ERPC) nella resistenza all'occupazione giapponese, si impose come il principale capo del Paese in qualità di segretario generale del Partito dei Lavoratori di Corea, nato dalla fusione del Partito Comunista della Corea del Nord e del Nuovo Partito del Popolo di Corea.
Geografia fisica
La Corea del Nord occupa la porzione settentrionale della penisola coreana, tra il 37° e il 43° parallelo nord e tra il 124º e il 131º meridiano est, ricoprendo una regione di 120 540 km², approssimativamente la dimensione dell'Italia Settentrionale. La Corea del Nord confina a nord con la Cina e la Russia e a sud con la Corea del Sud, lungo la zona demilitarizzata coreana. La Corea del Nord si affaccia ad ovest sul mar Giallo e sulla baia di Corea, mentre a est sul mar del Giappone.
I primi esploratori europei osservarono che la Corea assomigliava a "un mare in una forte tempesta" a causa delle molte catene montuose che la attraversavano.[17] L'80% della Corea del Nord è composto da montagne ed altopiani, separati da valli strette e profonde. Tutte le montagne della penisola coreana con un'altitudine superiore ai 2 000 metri sono situate nella Corea del Nord. Il punto più alto del paese è il monte Paektu, una montagna di origine vulcanica di 2 744 metri d'altezza.[17] Gli altri rilievi più importanti della Corea del Nord sono i monti Hamgyŏng, situati nell'estremo nord-est del paese e i monti Rangnim, localizzati nell'area centro-settentrionale. A questi si aggiungono i monti Kumgang e Taebaek che si estendono a sud oltre la Corea del Sud.[17]
Le pianure costiere sono localizzate principalmente ad ovest, mentre ad est si sviluppano a tratti. Secondo un'indagine del 2003 effettuata dalle Nazioni Unite nell'ambito del programma ambientale, le foreste ricoprono il 74% del paese, perlopiù lungo i pendii ripidi delle montagne.[18] Il fiume più lungo è l'Amnok (Yalu), che scorre per 790 km.[19]
Clima
Il clima della Corea del Nord è una combinazione tra clima continentale e clima oceanico[18][20], anche se la maggior parte della penisola nordcoreana è influenzata da un clima continentale umido. Durante l'inverno le giornate sono caratterizzate da cielo sereno e tempeste di neve ad intervalli; ciò è dovuto ai venti freddi nordorientali provenienti dalla Siberia.[20] Durante l'estate il clima è caldo umido, caratterizzato da precipitazioni più intense a causa dei monsoni che trasportano aria umida dall'Oceano Pacifico. Circa il 60% delle precipitazioni si verifica tra giugno e settembre.[20] Le temperature medie registrate a Pyongyang sono di -8 °C in inverno e di 24,5 °C in estate.[20]
Lingue
La Corea del Nord condivide la lingua coreana con la Corea del Sud, sebbene vi siano differenze dialettali tra le due Coree.[28] I cittadini nordcoreani fanno riferimento al dialetto di Pyongyang (munhwa, che significa "linguaggio colto"), a differenza dei sudcoreani che utilizzano il dialetto di Seul (p'yojun'o, che significa "lingua standard"); quest'ultimo è considerato in estinzione a causa dei prestiti linguistici dal cinese e dall'inglese.[37] I caratteri cinesi hanja non sono più utilizzati, anche se occasionalmente usati nella Corea del Sud.[37] Nel linguaggio scritto viene utilizzato l'alfabeto fonetico hangul, sviluppato nel XV secolo dal sovrano Sejong.[38]
Religione
In Corea del Nord vige l'ateismo di stato e non vi è religione pubblica.[39] Il 64,3% dei cittadini nordcoreani si dichiara irreligioso, il 16% pratica lo sciamanesimo coreano, il 13,5% pratica il ceondoismo, il 4,5% è buddista, mentre l'1,7% è cristiano.[40] La libertà di religione ed il diritto alle cerimonie religiose sono garantiti costituzionalmente, anche se con restrizioni da parte del governo.[41][42] Il credo del ceondoismo è ufficialmente rappresentato politicamente dal Partito Chondoista Chongu.[43] Amnesty International ha espresso preoccupazioni riguardo alle persecuzioni religiose in Corea del Nord.[44] L'associazione Porte Aperte afferma che nel paese avvengono le peggiori persecuzioni dei cristiani di tutto il mondo.[45] In tutto il territorio nordcoreano sono presenti quattro chiese di religione cristiana, tutte sottoposte a controllo da parte del regime.[46][47]
Secondo il ministro sudcoreano Lim Chang-ho in Corea del Nord i cittadini sarebbero organizzati in cinquantuno classi. Le prime tre sarebbero basate sulla lealtà alla famiglia Kim e al culto della personalità che imporrebbe il "presidente eterno" Kim il-sung, il "caro leader" Kim jong-il e suo figlio Kim jong-un come uniche forme di divinità ammesse nel paese. Chiunque professasse una religione o venisse trovato in possesso di materiale religioso sarebbe classificato come "ostile" e verrebbe di fatto bandito dalla vita pubblica del paese. Sempre secondo Chang-ho in Corea del Nord vivrebbero comunque ancora circa 40 000 cristiani.[48]
Cultura
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Biblioteca elettronica dell'Università Kimchaek a Pyongyang
Stadio Rungrado May Day
Esiste un vasto culto della personalità di Kim Il-sung, di Kim Jong-il e di suo figlio Kim Jong-un, l'attuale presidente, e la maggior parte della letteratura, della musica popolare, del teatro e del cinema glorificano i tre statisti.
Un evento popolare nella Corea del Nord è il festival di Arirang, popolare esibizione dedicata ai giochi che si protrae per due mesi per sei notti alla settimana, con oltre 100 000 partecipanti. I presenti hanno riferito che rispetto al passato sono diminuiti i toni anti-occidentali. I giochi di massa comprendono performance di danza, ginnastica e coreografie che celebrano la storia della Corea del Nord e della rivoluzione del Partito dei Lavoratori. I giochi di massa sono tenuti a Pyongyang in vari luoghi.
Nordcoreani visitano il Museo delle atrocità di guerra americane
La cultura è protetta e promossa dallo stato e sono stati costruiti diversi edifici dedicati a essa, come il Palazzo della Cultura del Popolo o il Gran Palazzo degli Studi del Popolo, entrambi a Pyongyang. Fuori dalla capitale esiste un teatro principale a Hamhŭng e in ogni città esistono stadi e teatri.
La cultura coreana venne attaccata durante l'occupazione da parte del Giappone dal 1910 al 1945. Il Giappone rafforzò una politica di assimilazione culturale e i coreani furono costretti a imparare e a parlare il giapponese, adottare il sistema di nomi giapponesi e la religione shintoista. Venne proibito l'uso della lingua coreana nelle scuole e nei luoghi pubblici.[165] Inoltre il Giappone alterò o distrusse vari monumenti coreani, tra cui il Palazzo di Gyeongbok e i documenti che ritraevano il Giappone in luce negativa vennero modificati.
Nel luglio 2004 il complesso di tombe Goguryeo divenne il primo sito del Paese a essere incluso nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.