IL FARO DEI SOGNI

Brunei

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Il Sultanato del Brunei (ufficialmente indicato come Nagara Brunei Darussalam, cioè Stato del Brunei, Dimora della Pace) o semplicemente Brunei, è uno Stato situato sull'isola del Borneo, nel sud-est asiatico. Con l'eccezione della costa affacciata sul Mar Cinese Meridionale, confina completamente con la Malesia.

Il Brunei è uno dei paesi membri dell'ASEAN.



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Video



Antichità
Si narra che il primo insediamento statale di un certo rilievo in Brunei fu costituito dal Reame di Vijayapura, importante già nel VII secolo e costituito da genti di stirpe indiana. Ciò è attestato da antichi documenti cinesi e arabi. Nel X secolo questo stato fu soppiantato dal Reame di Po-ni, che nel XIV secolo decadde sotto il dominio dell'Impero Giavanese di Majapahit, come attesta il libro storico-epico Nagarakertagama. Il Po-ni divenne allora più piccolo, coincidente praticamente con l'attuale Brunei. All'influenza indiana, mediata dalle genti del Borneo, si sommò in questo periodo l'influenza cinese, finché vi fu la definitiva conversione all'islamismo e ai suoi costumi, ivi giunti dal Regno Islamico di Malacca.


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La nascita del Sultanato Islamico

Proprio alla fine del XIV secolo si ha la fondazione del Sultanato Islamico del Brunei. Secondo la mitologia del Syair Awang Semaun, poema epico nazionale, l'evento fu miracoloso: il fondatore della Dinastia, Dewa Emas Kayangan, sarebbe apparso improvvisamente come un messo del cielo, convertendo il popolo all'Islam e divenendo il primo Sultano.

Nei primi tre secoli di vita, il Sultanato fu, si direbbe in termini moderni, una monarchia costituzionale: infatti il Sultano non esercitava direttamente il potere legislativo, riservato esclusivamente al Consiglio dei Principi, e aveva compiti eminentemente esecutivi e religiosi.

L'età dell'oro di questo periodo si può collocare durante il regno del quinto Sultano, Bolkiah (1485-1521), il quale riuscì a sviluppare al massimo le attività commerciali facendo diventare il Brunei centro di smistamento di merci tra Cina, India e Paesi europei. Egli riuscì altresì a estendere i suoi domini a tutto il Borneo settentrionale (Sabah e Sarawak) e perfino alle Filippine.



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Relazioni con gli europei
Nel XVI secolo cominciarono proficui scambi e relazioni con Portoghesi e Britannici, i quali divennero via via i principali interlocutori commerciali del Paese. Al contrario pessimi furono i rapporti con gli Spagnoli, coi quali il Sultanato combatté a lungo per il dominio sulle Filippine, perdute già alla fine del XVI secolo.



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L'alleanza coi Britannici e il Protettorato
Intanto nel XVII secolo il Sultanato del Brunei si trasformava in senso assolutistico, anche incrementando la connotazione religiosa islamica. Il Sultano riusciva infatti ad assumere anche un potere legislativo diretto a scapito del Consiglio dei Principi, che fu al fine sciolto. Nel XVIII secolo i Sultani strinsero patti importanti coi Britannici, optando senz'altro per la loro protezione, rifiutando dunque di stringere alleanze con le Indie Olandesi. In particolare nel XIX secolo ottimi furono i rapporti col vicino Maragià bianco del Sarawak James Brooke e con tutti i Governatori Britannici Malesi.



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Storia recente

Il Sultanato fu sempre geloso della propria autonomia e nei secoli XIX e XX secolo fu sempre attento a non essere eccessivamente incluso negli affari malesi, salvaguardando in particolare la propria funzione di avamposto islamico in Asia.

Con la seconda guerra mondiale, il Brunei fu occupato dai Giapponesi nel 1941 poiché ricadeva nell'area d'influenza rivendicata dai nipponici nell'Asia Sud-Orientale. Il paese fu usato come base navale nipponica e soffrì a causa della carenza di viveri e medicinali, fino alla resa della guarnigione giapponese il 10 settembre 1945.

Il Protettorato si dotò nel 1959 di una costituzione che proclamava la compiuta autonomia interna. Nel 1962 si assisté a un infruttuoso tentativo di instaurare la monarchia costituzionale attraverso elezioni parlamentari: la maggioranza della popolazione optò nettamente per la monarchia assoluta. Parallelamente, negli anni sessanta, si rifiutò di entrare a far parte della neonata Federazione della Malesia, mantenendo il Protettorato autonomo.

Nel 1967 il sultano abdicò in favore del figlio primogenito, Hassanal Bolkiah, attuale Sultano (il 29º dalla fondazione del Sultanato) che nel 1984 proclamava la piena indipendenza nell'ambito dell'Impero britannico. Durante il suo regno si è assistito a una modernizzazione della struttura della monarchia religiosa assoluta di stampo feudale, trasformando la corte, composta da ministri, familiari e dignitari, in organo amministrativo centralizzato.

Un freno alla modernizzazione si è avuto a seguito dell'introduzione della sharia nel 2014, comportando, per i reati più gravi, la punizione con pene corporali. Nel dicembre del 2015, il sultano del Brunei, con l'obiettivo di preservare il credo della comunità musulmana, ha bandito le tradizioni natalizie. Ai cittadini mussulmani, infatti, è vietato indossare simboli cristiani o celebrare festività non legate all'Islam. I cittadini non musulmani hanno la possibilità di festeggiare il Natale solo all'interno della propria comunità e previa autorizzazione da parte delle autorità locali[4].



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Morfologia e idrografia
Il Paese si costituisce essenzialmente d'un pianoro costiero assai umido (55% del territorio). Il resto è invece montagnoso, in particolare a est, dove si raggiungono i 1.850 m con il Monte Bukit Pagon. Il territorio è essenzialmente forestale (85% della superficie) e solcato da due fiumi importanti: il Tembrong e soprattutto il Sungai Belait, lungo 206 km.



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Clima
Il clima è di tipo equatoriale e molto simile a quello della Malesia insulare con cui confina. È un clima caldo che contempla temperature annuali medie che vanno dai 24-25 gradi di min ai 31-32 di max, inoltre è molto umido (media giornaliera durante tutto l'anno 80-85%).



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Popolazione
Il paese conta 365.251 abitanti (2004), con una densità media di 69 abitanti per km² e un tasso di urbanizzazione del 73%.



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Etnie
L'etnia principale è la malese (66%); seguono i cinesi (11%); il resto è da suddividersi tra bianchi anglosassoni, indiani, indonesiani, piccole etnie indigene del Borneo e infine meticci.



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Religione
La religione ufficiale dello Stato è l'Islamismo sunnita, praticato dal 67% della popolazione, al cui vertice è il Sultano. La pratica delle altre religioni è sottoposta a molti limiti e restrizioni. Il resto della popolazione è buddhista; cristiano (anzitutto cattolici, poi anglicani e protestanti); animista.



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Lingue e dialetti
La lingua nazionale è il malese, ma viene utilizzato anche l'inglese.



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Economia

L'economia si basa essenzialmente sul petrolio, sfruttato sin dal 1929. Ciò ha permesso al paese di raggiungere una considerevole ricchezza. Lo Stato si è infatti potuto permettere di non richiedere alcuna imposta o tassa ai propri sudditi e di rendere totalmente gratuiti i sistemi scolastico e sanitario, senza che ciò abbia inciso in modo eccessivo sul bilancio.

Per la bassa imposizione fiscale attuata e, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie, Brunei è stato annoverato tra i cosiddetti paradisi fiscali. Rientrava infatti fra le 14 giurisdizioni (insieme a Filippine, Isole Cook, Liberia, Isole Marshall, Montserrat, Nauru, Niue, Panama, Vanuatu, Belize, Costa Rica, Guatemala e Uruguay) che, in base al rapporto del giugno 2010 dell'OCSE, costituivano la cosiddetta lista grigia dell'Organizzazione con sede a Parigi sotto la voce tax haven e centri finanziari[5]. Anche il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, ha inserito il Brunei tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, cosiddetta Black List o lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane e i soggetti ubicati in tale territorio.

Dal 3 settembre 2010 il Brunei, avendo stipulato almeno 12 accordi conformi ai canoni concordati dall'Ocse[6], è uscito dalla Black List per entrare nella White List o lista bianca in cui figurano 75 Paesi che rispettano gli standard internazionali fissati in sede Ocse.



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Trasporti

I principali trasporti si svolgono via mare o nelle sue vicinanze sulle strade costiere. All'interno del paese al contrario le strade non sono asfaltate e sono poco trafficate. Le strade più trafficate e che sono servite da più servizi pubblici sono quelle della capitale Bandar Seri Begawan.

Il suo aeroporto, Brunei International (sigla ICAO WBSB) è posto vicino alla riserva della foresta di Berakas[7], ed è sede anche della Royal Brunei Air Force.



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Gastronomia

La cucina del Brunei è molto influenzata dalle gastronomie degli stati vicini (Cina, Malesia, Indonesia) ed è dunque gradevole e variegata. È possibile gustare i piatti tipici nei ristoranti della capitale o presso venditori ambulanti, attivi prevalentemente nei mercati serali. Largamente diffuse sono le pietanze ittiche, accompagnate spesso da pregiati crostacei. Altre specialità culinarie sono:

-Il"nasi lemak" (riso in crema): in questo piatto il riso è immerso nella crema di Cocos nucifera (il cocco) ed in seguito cucinato a vapore. A volte sono aggiunte delle foglie di vite per ragioni estetiche ed olfattive. Solitamente si consuma al mattino;

-Il "nasi goreng" (riso fritto): è un'insalata di riso, in cui questo viene condito con salsa di soia, aglio e scalogno. Le cipollette (cipolle d'inverno) sono usate come guarnizioni. Come il piatto precedente, anche questo è consumato al mattino ed è preparato con gli avanzi del giorno prima;

-Il "rendang": originario dell'Indonesia, è una vivanda a base di carne, solitamente di manzo, molto speziata;

-Le "kueh melayu": sono frittelle molto dolci, farcite di arachidi, uva passa e zucchero.

Come in gran parte dei paesi tropicali, nel Brunei vi è una notevole varietà di frutti esotici: tra questi il mangostano e la Carambola (frutto). Sono reperibili tutte le bevande presenti in Occidente, ovviamente importate, oltre a vari succhi di frutta del posto, preparati con frutti tropicali, come il Cucumis melo, la Carica papaya, l'ananas e l'Artocarpus heterophyllus (jackfruit). Una popolare bibita locale è la granita al latte di cocco acerbo. Le bevande alcoliche sono proibite ai cittadini del paese.



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Festività

Le feste sono prevalentemente celebrazioni religiose oppure ricordano gli anniversari degli avvenimenti più rilevanti nella storia del piccolo sultanato. Le date delle feste religiose, seguono il calendario islamico (quello lunare) e quindi variano di anno in anno.

Aid-Milad-an-Nabi (Marzo): giornata in cui si commemora il giorno di nascita del profeta Maometto. Le più alte cariche dello Stato tengono alcuni discorsi e si svolgono numerose processioni in tutto il paese.

Ascensione del profeta Maometto (Luglio): questa festività è molto importante, infatti celebra i momenti in cui Maometto fu svegliato dall’Arcangelo Gabriele e portato a Gerusalemme, ove ascese al cielo. Durante la nottata si tengono solenni preghiere ed incontri nelle moschee.

Ramadan (Agosto-Settembre): il Ramadan è il mese sacro del digiuno, rispettato della totalità dei credenti musulmani. Corrisponde al nono mese dell’anno lunare (Egira) ed è uno degli avvenimenti più importanti del calendario islamico. Dall’alba al tramonto tutti i cittadini devono astenersi dal cibo, dalle bevande e ogni altro conforto materiale.

Rivelazione del sacro Quran (Corano): questo giorno segna l’anniversario della rivelazione del Corano da parte del profeta Maometto. È un momento di riflessioni sulla fede e di insegnamenti del libro sacro islamico.

Aid al-Fitr (“Piccola Festa”): festa di tre giorni che conclude il mese del Ramadan, molto apprezzata dai bambini che ricevono dolci in abbondanza.

Aid al-Adha (“Festa del Sacrificio”): si celebra il 10º giorno del mese del Pellegrinaggio (Novembre) ed è una festività molto importante, soprannominata anche Aid al-Kabir (“Festa Grande”). Si commemora il miracolo che Allah compì sostituendo il figlio di Abramo con un montone durante il noto sacrificio, esplicato nella Bibbia e nel Corano.

Capodanno islamico: questo giorno segna l’inizio del nuovo anno musulmano, basato sul calendario lunare.

Vi sono poi altre festività minori come il Compleanno del Sultano, la festa della Nazione, la festa delle forze armate ed anche il capodanno cinese.



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Storia, Cultura e Tradizioni in Brunei
Informazioni utili e cenni storico-culturali riguardo Brunei



Il Brunei divenne uno stato sovrano indipendente pochissimi anni fa, esattamente il 1° gennaio del 1984, dopo diversi anni di dipendenza britannica. Il colonialismo inglese ha lasciato un’impronta decisamente importante nel Paese.

Attualmente il Brunei è un paese a maggioranza islamica nonostante una notevole presenza di credenze autoctone antichissime. Il Governo di Bandar Seri Begawan garantisce la professione delle altre fedi.

La lingua ufficiale è il malese, l'inglese è molto diffuso e l’arabo è utilizzato come lingua liturgica. Il Corano è infatti, per dogma, intraducibile: tutti i fedeli devono professare la rivelazione coranica nella sacra lingua araba.
Esiste anche il jawi, ossia il malese scritto con i caratteri arabi; questo idioma viene insegnato nelle scuole e permea significativamente la vita quotidiana del Paese.

La cultura islamica ha arricchito il Paese non solamente da un punto di vista culturale e linguistico, ma anche sotto il profilo architettonico. La concezione urbanistica e architettonica delle città del Paese richiamano la magnificenza delle città arabe del Medio e Vicino Oriente.
Un tratto distintivo della cultura del Brunei è sicuramente l’attaccamento alle tradizioni. Tale attitudine si manifesta in tutta la sua bellezza nell’artigianato locale e nelle espressioni artistiche della danza e della musica. Quest’ultima è impreziosita dall’utilizzo di strumenti molto particolari come gong, flauti in bambù e dombak (tamburi tradizionali).

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Usanze enogastronomiche in Brunei: cucina locale, vini e altro

La gastronomia è permeata dalle pietanze tipiche delle regioni limitrofe come quelle cinesi, malesi e indonesiane. La ricchezza culinaria risulta essere veramente straordinaria.

Aggirandovi per le vie della Capitale o nei villaggi costieri potrete gustare prelibatezze di pesce freschissimo cotto alla griglia o in altri mille modi! I crostacei come gamberi, gamberetti e granchi, vi faranno leccare i baffi!

Arrivati nel Brunei, se volete mangiare bene e andare a colpo sicuro, dovrete fare l’orecchio a nomi come nasi lemak e nasi goreng, entrambi piatti a base di riso adatti per il pranzo e la colazione, il rendang, sfiziosa pietanza a base di carne di manzo molto speziata e il dim sum, prelibato assaggino di carne e pesce.

Come gran parte dei paesi tropicali notevole è la scelta di frutti esotici dai mille colori e sapori; sono adatti sia come dessert dopo cena, sia come spuntino pomeridiano.


fonte www.paesionline.it/panoramica-brunei/gastronomia

 
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Generalità

Il sultanato del Brunei, costituito da due piccole porzioni di territorio circondate dalla Malaysia Orientale (che ne interrompe anche la contiguità territoriale), si trova sull'isola del Borneo da cui deriva il nome stesso dello Stato. Coinvolto passivamente nelle spartizioni coloniali successive alla conquista ottocentesca di quelle terre, il Brunei si rivolse alla dominazione inglese sperando di mantenere uno statuto di maggiore indipendenza. Il legame con il governo britannico ha lasciato segni evidenti nel Paese anche dopo la fase di decolonizzazione: come in tutti gli Stati non ancora completamente affrancati dall'eredità coloniale, questa condizione si è tradotta in un presente caratterizzato, da un lato, da una eterogeneità etnica e culturale, dettata anche dai profondi legami con la Malaysia; dall'altro, da una propensione economica ai traffici commerciali, nello stesso tempo stretta tra interessi contrastanti (locali, regionali e transnazionali); dall'altro ancora, da una certa instabilità dal punto di vista sociale e politico, nonostante l'elevato livello di vita degli abitanti, dovuta al difficile processo di modernizzazione delle strutture statali in un contesto per certi versi ancora rigidamente tradizionale, come testimoniano i 500 anni di continuità governativa della dinastia Bolkiah. Parallelamente, l'impegno del Paese nel tentativo di superare le criticità interne si è rivelato particolarmente intenso: i maggiori interventi registrati hanno riguardato per esempio l'istruzione, al fine di formare anche una manodopera locale preparata; il sistema sanitario, esteso gratuitamente a tutti gli abitanti; una notevole quota di incentivi ed esenzioni fiscali nei settori non legati allo sfruttamento degli idrocarburi, al fine di accrescere le potenzialità delle piccole e medie imprese private e diversificare l'economia.Indipendente dal 1º gennaio 1984 nell'ambito del , già protettorato britannico.



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Territorio: geografia umana

La popolazione è formata in prevalenza da malesi (66,3%); vi sono anche gruppi di cinesi (11,2%) e di indiani Tamil (10,7%); l'interno del Paese è abitato da tribù autoctone (Dayak ecc.). I cinesi, che costituiscono la componente più attiva e intraprendente, erano in precedenza molto più numerosi; dopo il 1990, la convivenza con la componente malese è, tuttavia, divenuta difficile: non più sufficientemente protetti all'interno del nuovo assetto politico, i cinesi hanno preferito emigrare in gran numero. La densità media è di 70 ab./km² ma la distribuzione non è omogenea: la maggior parte della popolazione vive nelle zone costiere dell'appendice più estesa, in particolare nel distretto della capitale e nelle aree urbane più che in quelle rurali. Bandar Seri Begawan (già Brunei) è l'antica capitale, situata in una pittoresca insenatura della baia di Brunei; altri centri importanti sono Seria e Kuala Belait, due città industriali sviluppatesi nei pressi di giacimenti petroliferi.



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Cultura

I valori su cui ruotano l'organizzazione della vita e della cultura nel sultanato del Brunei sono quelli della tradizione islamica. Influenze animiste, induiste e occidentali costituiscono le altre componenti che hanno contribuito a rendere il Brunei ciò che appare oggi: una monarchia islamica assoluta e, allo stesso tempo, un immenso e luccicante parco delle meraviglie. La storia e le tradizioni vivono soprattutto nelle imponenti moschee (come per esempio quella di Omar Ali Saifuddien e la Jame ‘Asr hassanil Bolkiah); nei mercati (i tamu) dove si possono trovare i prodotti dell'artigianato, dalle sculture in legno agli strumenti musicali, dai gioielli ai tessuti; nei musei come il Brunei Museum, situato lungo il fiume omonimo e dotato di un'importante collezione di arte islamica, e come il Malay Technology Museum, con molte testimonianze della vita quotidiana locale e delle tecniche di lavoro utilizzate nel passato per la costruzione di case, barche, attrezzi e gioielli. Una citazione merita l'Arts and Handicraft Centre, istituto creato nel 1975 proprio per preservare e far rivivere le peculiarità e le abilità artistiche degli abitanti della regione. Esempi di abitazioni tradizionali si trovano nel Kampong Ayer, il “Villaggio sull'acqua” con le palafitte che si stendono lungo il fiume Brunei, così come eredità del passato sono le longhouse di Labi, veri e propri villaggi costituiti da una sequenza di abitazioni ininterrotta, sotto un unico tetto e con un'area comune lunga quanto l'intero edificio. Gli aspetti in cui l'Islam cede il passo alla modernità e al culto della personalità tipico delle monarchie assolute, si riscontrano, per esempio, nelle celebrazioni che ogni anno a metà luglio, e per molti giorni, accompagnano il compleanno del Sultano Haji Hassanal Bolkiah Mu'izzadin Waddaulah. La consapevolezza dell'importanza rivestita dal petrolio per il Brunei è riscontrabile nella presenza del “Monumento al miliardesimo barile” estratto nel Paese. A metà fra l'eccellenza architettonica e l'ostentazione dello sfarzo, stanno, infine, alcune costruzioni, palazzi pubblici o privati, nei maggiori centri urbani, in primis il Palazzo Reale (Istana Nurul Iman), la residenza ufficiale più grande del mondo, con le sue volte e cupole in oro.



fonte www.sapere.it/enciclopedia/Brunei+%28sultanato%29.html

 
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