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| felice di essere stata,
e, di aver dato,
ma sopratututto
DI AVER VISSUTO! PAESE MIO Paese mio bagnato dal mare ,non sai quanto ti ho amato ,non sai quanto ti ho odiato. Germogliai dalla tua terra feconda ,di te mi nutrii e ora che sboccio come i fiori a primavera non sai quanto ti possa odiare. In anni di esilio ti ho amato in modo struggente te e la tua gente, che chiocciavi in lunghe serate estive; ed io granello della tua terra ,parte della tua storia, lontano dalla tua linfa vitale, della mia terra natia. Speravo avessi pietà di me ,che riunissi questo fiore agli altri ,tuo figlio; ma la linfa mi hai avvelenato. Ora in mezzo a fiori rigogliosi sto appassendo; ero uno dei fiori più belli ma sto morendo. Ho viaggiato su terre straniere ,ho dovuto imparare,cambiare; altre linfe mi ha nutrito o terra mia, da te nasco giglio ,da te torno rosa; profumata, spinosa e dolorosa nel pungere, con lo stelo alto e imperiosamente diritto ,un diverso....... Potevi di me essere orgoglioso e mi hai appassito! Hai tradito chi ti ha amato ,cercato,desiderato; tradito dal ventre dove sono nato. Addio paese mio, ti lascio come ti ho trovato ,me ne devo andare; sono stato io a cambiare… e quando anche tu cambierai mi cercherai e non mi troverai. Scritta nel 1975
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