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| Cosa fare quando arriva quel bisogno di attirare l’attenzione su di se che brucia? Cosa fare quando si cerca in tutti i modi (a volte impensabili) di essere visti? Innanzitutto dalla prospettiva del lavoro interiore, si porta presenza e ascolto a quel fuoco che brucia ogni volta che si accende questo bisogno. Ma a chi succede di cercare costantemente riconoscimento fuori? Accade principalmente alle anime che portano la FERITA PRIMARIA DI RIFIUTO. Il bisogno di sentirsi riconosciute si esprime come una morsa che mangia lo stomaco. L’emozione collegata è la rabbia. Un’energia potente che chi porta questa ferita fatica ad esprimere e accettare, perché incapace di sentire le emozioni nel corpo. La ferita da rifiuto è la ferita più dolorosa e difficile da curare. Quando parlo di cura parlo sempre di guarigione spirituale. Una delle conseguenze di questa ferita è il bisogno di essere visto, ma ovviamente questo non succede, perché si sa che quando si cerca fuori qualcosa che non si ha realizzato dentro, non funziona. Quindi si fa l’unico passo salvifico. Quello di entrare dentro. Questo è il lavoro che è chiamato a fare, e se lo fa, scoprirà il grande dono celato in essa. C’è un bambino molto piccolo (che si crede adulto) che non sa relazionarsi nel mondo e quindi colleziona una serie di rapporti fallimentari, e che si sente tremendamente sbagliato, inadatto, fino a provare la sensazione di sentirsi invisibile. Una delle sensazioni più terribili da provare. Da qui si crea la difesa egoica per affrontare il mondo che non lo vede; un personaggio superbo e importante. La superiorità quindi, la presunzione, l’ostentazione sono le facciate che mostra chi porta questo taglio. Più è profonda questa ferita, più il super-io è gigante. Ma è una maschera, poiché dietro si nasconde un’essere che si sente a volte non incarnato, che fatica a sentirsi parte del mondo, e spesso anche della sua famiglia. Una grande sofferenza e una grande dose di rabbia che quasi mai si concede di esprimere è ciò che accomuna chi vive il rifiuto, che spesso si mostra altamente critico e giudicante con se stesso e quindi con gli altri. Un lavoro interiore importante è chiamato a fare, per prendersi carico e responsabilità di questo a volte estremo bisogno di sentire di esistere. Spesso però questa ferita porta con se una grande creatività e tanti altri talenti di cui la persona è ricca, che però sovente vengono usati per sentirsi riconosciuti . Mancano di un’amore profondo, il diritto di esistere e il senso di riconoscimento è ciò che deve costruirsi, per camminare nella consapevolezza e scoprire che siamo solo noi stessi a poter guarire, ma che realizzando questo oltre che l’amore per la vita creerà anche il suo mondo unico. Unico e ricco interiormente come è lui/lei.
Manuela Boesso
💎tratto da ~guarigione spirituale dalle ferite primarie all’anima💎
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