| La capacità di osservare dovrebbe essere coltivata nei bambini fin dai primissimi giorni. Infatti, la coscienza dei fanciulli è viva fin dalla prima ora, ma non in coloro per cui tutti gli Indù si assomigliano. La capacità di osservazione, o meglio l’acutezza della visione, è il principio dell’occhio d’aquila, di cui già sapete. Per alcuni, sentire parlare di acutezza di visione significa già prevedere, e prevedere significa scorgere il sentiero del mondo verso la comunità. 191 — Analisi, diagnosi, controllo, cooperazione, prognosi, sembra siano i temi favoriti in occidente. Anche Noi usiamo questi termini. Ci si può chiedere dove stia la differenza. La differenza è grande, poiché in occidente questi sono argomenti di conversazione e, tutt’al più, accordi che nessuno osserva; nella Nostra Comunità non si pronunciano questi termini, ma li si applica in ogni ora della vita. I suddetti concetti sono forse applicabili nella vita di città? Poco fa dicevamo quanto difetti la capacità di osservare, senza la quale è impossibile la diagnosi. Abbiamo parlato della mancanza di pazienza, il che rende impossibile l’analisi. L’assenza di coraggiosa perseveranza esclude il controllo. La falsità e l’ipocrisia non ammettono la cooperazione. La paura annebbia qualsiasi prognosi. Non resta che imbandire tavole sempre più lunghe e ripetere in coro parole comprese a metà. Meglio lasciare alle città corrotte questo privilegio scimmiesco; non per nulla certi cittadini s’innestano ghiandole di scimmia. Invero, ciascuno ha quello che si merita. Nessuno ha mai indicato loro un mezzo più appropriato al fine di ristabilire le forze, che consiste nel sottoporre il paziente a un bagno prolungato, esponendolo al passaggio di corrente alternata e a una certa composizione di acqua minerale, accompagnando il trattamento da una precisa opera di suggestione. Metodi razionali saranno rivelati quando la comunità avrà un carattere cosciente, senza nulla prendere a prestito dalle scimmie. Quando la bandiera della comunità si dispiega perché se ne comprende la necessità, la vita mette le ali in ogni azione quotidiana. Finché si pensa alla comunità come a un esperimento, essa non uscirà dalla fiala dell’alchimista. Solo la ferma comprensione della sua necessità storica introdurrà la comunità nella vita. Pensate, meditate seriamente sull’immutabilità della comunità. Dall’austerità irradia la gioia migliore. 192 — Lo sviluppo della capacità di osservazione renderà attenti alle condizioni ambientali. Tutti capiscono che se le pareti di una camera fossero ricoperte di una sostanza a base di arsenico, o di un preparato a base di zolfo, o di resine, o di mercurio, o di musco, tali coperture influirebbero sulle condizioni dell’organismo — è un esempio grossolano. Ma chiedete ora ai vostri biochimici ed esperti di tecnologia quale influsso esercitino sulla struttura fisica e psichica i materiali delle abitazioni. Che differenza esiste fra una casa in mattoni e una di basalto, fra una di granito e una di marmo, fra una in ferro e una in legno, fra una di quercia e una di pino? A quale organismo si addice meglio un letto di ferro, e a quale uno di legno? Chi ha bisogno di un tappeto di lana, e chi di un pavimento di legno? Riguardo a molti punti la tecnologia è disinformata quanto lo si era all’età della pietra. Eppure chi non sarà d’accordo che il legno e i minerali hanno un importante significato medico? Ciò significa che, per mancanza di osservazione, l’analisi essenziale è a un punto morto. L’indagine segue schemi consueti, e per i ricercatori troppo zelanti è sempre pronto un rogo in qualche luogo. Siate certi che la mentalità dell’inquisizione non è molto lontana; la differenza sta solo nei modi e nei mezzi per sradicare le nuove ricerche. 193 — Il Maestro Milarepa conversava sovente con gli animali. Presso il suo rifugio nidificavano le api, le formiche erigevano città, volavano i pappagalli, e una scimmia era solita sedersi imitando il Maestro. Il Maestro diceva alle formiche: “Contadini e costruttori, nessuno vi conosce, eppure voi elevate grandi comunità”. Diceva alle api: “Voi raccogliete il miele della conoscenza e delle forme migliori; che nessuno interrompa il vostro dolce lavoro”. E diceva al 52 pappagallo: “Dal tuo gracchiare mi accorgo che ti prepari a diventare un giudice o un predicatore”. E ammoniva la scimmia maliziosa: “Hai distrutto il formicaio e rubato il miele altrui. Forse hai deciso di diventare un usurpatore”. Chi, infatti, se non l’usurpatore, si appropria della fatica altrui e con noncuranza calpesta le costruzioni? Molti secoli sono trascorsi dai tempi del Maestro Milarepa, ma gli usurpatori, dalla psicologia scimmiesca, continuano come prima. Alla base di tale stato vegetativo sta un’irresponsabilità spaventosa. Cosa c’è allora alla base dell’irresponsabilità? Esattamente l’ignoranza e la paura del futuro. Castighi e divieti non servono per correggere l’ignoranza. Usurpatori grandi e piccoli, è indispensabile che impariate a riconoscere il potere curativo del miele e del sudore delle formiche. Sembra che sia un pensiero piuttosto vecchio, eppure certe articolazioni della coscienza umana si sono tanto arrugginite che decine di secoli non basteranno a smuoverle. Dopo il dolce parlerete di prognosi, ma le stelle che si vedono dalla finestra non attirano la vostra attenzione più di una falena vicino alla candela. Distruggete lo spregevole dovunque si nasconda. Scoprite l’ignoranza sotto qualsiasi maschera. Il mondo si divide secondo la qualità della coscienza, e il grado di ignoranza è l’unità di misura. In verità voi sapete che l’ignoranza non si cura sfogliando i libri, ma con la sintesi del contenuto. 194 — Visitando i vostri paesi, ho notato che la parola “controllo” è molto temuta. Noi invece accettiamo questo concetto molto volentieri. La mano che conosce il proprio lavoro non teme di spartirlo con un amico. Ciò significa che occorrono conoscenza e buona volontà, e si può capire facilmente che la psico-meccanica può esercitare un controllo su ogni azione nascosta. È già possibile vedere attraverso i muri, è già possibile registrare ogni sorta di suoni e di pensieri. Per nascondere occorre un insolito coraggio di coscienza, ed è impossibile ottenerlo senza una lunga preparazione. L’equilibrio delle condizioni si raggiunge solo elevando la qualità del lavoro. Allora chiunque potrà praticare il controllo di sé. Allora chiunque potrà chiedere un controllore esterno che mostri personalmente come far meglio. Il controllore volontario deve egli stesso saper lavorare con più perfezione. Pertanto abbiamo deciso che per Noi ogni critica deve essere basata su una conoscenza migliore. Questa esperienza crea una convinzione che si diffonde in lungo e in largo. Sapete anche voi cos’è una missione. L’autenticità è fonte di potenza, l’autenticità non ha paura. Attenendosi all’autenticità si può esser certi della tempestività delle decisioni e dell’ampiezza dei mezzi. Misera è quella guida che esegue il suo piano solo per un giorno o una notte. Non si può avanzare con fiducia pensando che la guida è mediocre. La sicurezza può essere verificata, perché la Comunità non teme i controlli. La soluzione necessaria non giunge sprofondandosi nelle tenebre, ma nel sorriso dell’attesa, incuranti delle apparenze. La conoscenza pone termine alla paura. 195 — Scrivete dell’infezione psichica. È un vecchio argomento, finora mai applicato nella vita. Come sempre gli uomini temono fino all’eccesso le infezioni fisiche, senza pensare al canale principale di tutti i contagi. Possibile che si continui a uccidere, maledire e arrabbiarsi, senza che ne risultino stratificazioni nello spazio? Tutto precipita, solidamente e pesantemente, formando sul sito di un evento una coltre simile a gas tossici. È forse pensabile che radiazioni velenose dell’energia maligna vadano disperse? Al contrario, esse si condensano e influiscono sul prana. Non stabilitevi mai dove si è sparso del sangue. Le opere nuove si devono avviare in luoghi nuovi. 196 — Le manifestazioni si devono accettare con totale realismo. Questa condizione è d’obbligo soprattutto per i materialisti. I materialisti, invece, più degli altri tingono le varie manifestazioni con il loro stesso colore, e così intralciano il processo evolutivo. Come Costruttori realisti esperti, Noi vediamo il male dell’intolleranza che nasce dalla crassa ignoranza. Dov’è la realtà, se si reprime il pensiero? Invece di mille formule se ne conoscono solo cinque!
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