IL FARO DEI SOGNI

La reincarnazione nel cristianesimo secondo padre Pio

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La reincarnazione nel cristianesimo

a cura di Giovanni di Lucio
Dopo che gli uomini si separarono da Dio seguendo i demoni vissero una vita limitata dalla morte. Con la morte ebbe inizio anche il mondo dei morti. L'aldilà (il mondo dei morti) non è un mondo statico. Si possono distinguere 2 fasi:
1 - L'aldilà prima della morte e risurrezione di Cristo.
2 - L'ardilà dopo la morte e risurrezione di Cristo.

L'ALDILA' PRIMA DELLA RISURREZIONE DI CRISTO.

Prima della morte e risurrezione di Cristo quando un uomo moriva la sua anima lasciava il corpo ed entrava nel mondo dei morti (Ades in greco, Sheol in ebraico). Nell'Ades vi erano due condizioni, quella paradisiaca (ricompensa per le anime dei giusti) e quella infernale (punizione per le anime dei malvagi).
Questo mondo dei morti è descritto da Gesù in una parabola.

Vangelo secondo Luca capitolo 16:19-31
«C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».

La condizione paradisiaca in questo brano è chiamata 'Seno di Abramo' mentre l'inferno semplicemente Ades. Le anime non potevano cambiare la loro condizione. La salvezza dall'inferno diventò possibile solo dopo il sacrificio espiatorio di Gesù sulla croce.

SCHEMA: MONDO DEI MORTI PRIMA DELLA SALVEZZA ATTUATA DA CRISTO.

1 - PARADISO - condizione provvisoria di beatitudine per le anime dei giusti.
2 - INFERNO - condizione provvisoria di sofferenza per le anime dei peccatori.
L'ALDILA' DOPO LA RISURREZIONE DI CRISTO.

La salvezza portata dal sacrificio espiatorio di Cristo sulla croce riguarda sia vivi che i morti.





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Lettera ai Romani 5:8-9
"Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui".

1 Lettera di Giovanni 1:7
"Il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato".

Con l'evento salvifico della croce anche il mondo dei morti subì un'importante cambiamento.
Dopo essere morto e risorto Gesù discese nel mondo dei morti (Ades) ed annunciò la salvezza anche alle anime dei defuntii.

Prima lettera di Pietro capitolo 3:18-22 e 4:5-6
Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze. (...) 5 Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti; infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subito, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito.

Noè simboleggia Cristo il salvatore. Gli spiriti in prigione che non credettero in Dio ai tempi del diluvio simboleggiano tutti i morti che non credettero in Dio. Gesù dopo la sua morte e risurrezione annunziò la salvezza anche nel mondo dei morti. Con il sacrificio espiatorio di Gesù sulla croce si è aperta la possibilità di ricevere la salvezza anche nell'Ades. La possibilità di passare dalla condizione infernale a quella paradisiaca riguarda le anime dei peccatori che non hanno rifiutato completamente Dio, cioè le anime che non hanno commesso il peccato contro lo Spirito Santo.
Infatti tutti i peccati possono essere perdonati ma non quello contro lo Spirito Santo.

Vangelo Secondo Matteo capitolo 12:31:
Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.

Pertanto dopo la morte e risurrezione di Cristo anche le anime dei peccatori che si trovano nell'Ades (o inferno) hanno ricevuto la possibilità di ottenere la salvezza. Accettando Cristo come salvatore entrano in uno stato di purificazione chiamato da alcuni cristiani 'purgatorio'.
Con la predicazione di Cristo nell'Ades l'inferno si è diviso in due parti:
1 - L'inferno dove risiedono le anime che hanno rifiutato consapevolmente Dio e Cristo e che durerà fino al giorno del giudizio.
2 - L'inferno provvisorio o purgatorio dove risiedono le anime dei peccatori che hanno accettato Cristo. Queste anime devono però purificarsi a causa dei peccati commessi durante la loro vita prima di accedere al paradiso.

Gli uomini durante la loro vita dimostrano di avere fede in Cristo compiendo le opere della fede.




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Lettera di Giacomo capitolo 2:14-20
A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?

Le anime dei defunti, non potendo compiere le opere della fede, vengono purificate mediante le punizioni per i peccati. Ogni opera compiuta dagli uomini in vita riceverà infatti una ricompensa od una punizione. Alcune ricompense o punizioni per la azioni compiute si ricevono durante la vita altre dopo la morte, altre causano una futura reincarnazione.

Vangelo secondo Matteo capitolo 5:25-26
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

Prima lettera ai Corinzi capitolo 3:13-15
L'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

Se non ci purifichiamo durante la nostra vita vivendo secondo lo Spirito Santo pagheremo per i nostri peccati nell'aldilà. Ciò nonostante saremo salvi se non avremo commesso il peccato contro lo Spirito Santo.

SCHEMA: MONDO DEI MORTI DOPO LA SALVEZZA ATTUATA DA CRISTO.

1 - PARADISO - condizione provvisoria delle anime dei giusti che attendono la risurrezione.
2 - INFERNO PROVVISORIO O PURGATORIO - condizione provvisoria delle anime dei peccatori che devono espiare i peccati commessi. Anche la reincarnazione fa parte del Purgatorio.
3 - INFERNO - condizione dei peccatori che non si sono pentiti e che aspettano il giudizio finale.



LA RISURREZIONE FINALE

Quando Gesù ritornerà risorgeranno i santi (prima risurrezione) che governeranno con lui per mille anni. Satana ed i demoni saranno imprigionati per mille anni.

Libro dell'Apocalisse capitolo 20:1-6
Poi vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave dell'abisso e una grande catena in mano. Egli afferrò il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, e lo gettò nell'abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le nazioni finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere sciolto per un po' di tempo.
Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.

I santi che in quel tempo saranno in vita riceveranno il corpo immortale senza morire.

La prima risurrezione dei santi è insegnata anche da San Paolo in alcune sue lettere.

Prima lettera ai Corinzi capitolo 15:51-55
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria». «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?»

Prima lettera ai Tessalonicesi capitolo 4:13-18
Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Al termine dei mille anni Satana ed i demoni saranno liberati per un breve periodo per tentare le nazioni per l'ultima volta. Poi saranno gettati nello stagno di fuoco insieme agli uomini che li avranno seguiti.

Libro dell'Apocalisse capitolo 20:7-10
Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare.
E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le divorò. E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

A questo punto ci sarà il giudizio universale. I morti, già giudicati provvisoriamente durante la loro permanenza nell'aldilà, riceveranno, nel giorno del giudizio, la salvezza o la condanna eterna cioè il giudizio definitivo.

Libro dell'Apocalisse capitolo 20:11-15 e 21:7
Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.


(...) Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

La morte e il regno dei morti (Ades) saranno gettati nello stagno di fuoco insieme a Satana, ai demoni, agli uomini dannati, alla bestia e al falso profeta. La distruzione del male sarà definitiva ed è chiamata 'seconda morte'. Nello stagno di fuoco e zolfo vengono gettati non solo gli esseri ribelli (demoni e uomini dannati) ma anche la morte e il regno dei morti (Ades). Sicuramente la morte e il regno dei morti non sono esseri che possono essere tormentati in eterno. La seconda morte indica infatti la distruzione. Dio può tutto, anche distruggere quello che ha creato.

Gli uomini salvati dopo il giudizio finale vivranno nel nuovo mondo o nuovo evo dove non esisterà il male.

Libro dell'Apocalisse capitolo 22:1-5
Poi mi mostrò il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Non ci sarà più nulla di maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.






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A questo punto ci sarà il giudizio universale. I morti, già giudicati provvisoriamente durante la loro permanenza nell'aldilà, riceveranno, nel giorno del giudizio, la salvezza o la condanna eterna cioè il giudizio definitivo.

Libro dell'Apocalisse capitolo 20:11-15 e 21:7
Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.


(...) Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

La morte e il regno dei morti (Ades) saranno gettati nello stagno di fuoco insieme a Satana, ai demoni, agli uomini dannati, alla bestia e al falso profeta. La distruzione del male sarà definitiva ed è chiamata 'seconda morte'. Nello stagno di fuoco e zolfo vengono gettati non solo gli esseri ribelli (demoni e uomini dannati) ma anche la morte e il regno dei morti (Ades). Sicuramente la morte e il regno dei morti non sono esseri che possono essere tormentati in eterno. La seconda morte indica infatti la distruzione. Dio può tutto, anche distruggere quello che ha creato.

Gli uomini salvati dopo il giudizio finale vivranno nel nuovo mondo o nuovo evo dove non esisterà il male.

Libro dell'Apocalisse capitolo 22:1-5
Poi mi mostrò il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Non ci sarà più nulla di maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.



CASTIGO ETERNO?

Alcuni passi della Bibbia parlano del fuoco eterno, della fornace ardente o geenna e dello stagno di fuoco e zolfo.

Matteo 13:41-42
Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità e li getteranno nella fornace del fuoco. Qui vi sarà il pianto e stridore di denti.

Matteo 25:41
Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!

Apocalisse 20:10
E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

Dio tormenterà i diavoli e gli uomini peccatori in questo fuoco eterno?

Il fuoco eterno chiamato ‘stagno di fuoco’ nel libro dell’Apocalisse e ‘geenna’ o ‘fornace di fuoco’ nel Vangelo non si riferisce al tormento nel mondo dei morti o Ades. Non si tratta di un fuoco infernale che tormenta le anime dei morti ma di un fuoco che punirà i demoni ed i peccatori nel giorno del giudizio.

Apocalisse 20:14-15
Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.

Anche il mondo dei morti (Ades in greco) infatti sarà gettato in questo stagno di fuoco e bruciato insieme alla morte.
L’Ades e la morte non sono due realtà che possono essere tormentate dal fuoco.
Gettarle nel fuoco vuol dire distruggerle. Lo stagno di fuoco o geenna indica la seconda morte.
Mentre la morte naturale riguarda solo il corpo e non l’anima, che sopravvive nel mondo dei morti, la seconda morte nello stagno di fuoco o geenna si riferisce alla distruzione eterna cioè alla morte sia del corpo che dell’anima. Solo Dio può infliggere questa morte.

Matteo 10:28
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella geenna.

I condannati alla fornace ardente proveranno sofferenza quando saranno condannati alla distruzione cioè alla morte definitiva ma non saranno torturati in eterno.
La geenna o fornace ardente era il posto dove si bruciavano i rifiuti di Gerusalemme e Gesù usò questo luogo come simbolo della fornace in cui verranno bruciati i ‘rifiuti’ della creazione divina quando Dio distruggerà il male ed i malvagi.
Chiaramente i rifiuti non vengono bruciati in eterno ma solo per il tempo necessario alla loro distruzione. In questo caso il termine ‘eterno’ indica la distruzione eterna e non il tormento.

Giuda 1:6-7
Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.

Sodoma e Gomorra furono 2 città che Dio distrusse mediante il fuoco. Esse non esistetterò più dopo la distruzione. Anche in questo caso il fuoco eterno indica la distruzione eterna non una tortura.





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Genesi 19:24
quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.

Il fuoco eterno indica quindi il potere distruttivo di Dio e non un luogo infernale.

Secondo Pietro 3:10-13
Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.
Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.

Il fuoco eterno è l'energia distruttrice di Dio. Essendo un'energia divina è eterna. Quindi Gesù usò l'espressione fuoco eterno perchè Dio userà questo fuoco divino per dissolvere i demoni ed i malvagi durante il giorno del giudizio.

Il castigo eterno sarà la distruzione dei demoni e dei malvagi, quindi del male e della morte. Non essendoci più la morte anche il mondo dei morti (Ades in greco) ed i suoi stati cioè il paradiso, l’inferno e il purgatorio cesseranno di esistere.
Dio non torturerà nessuno in eterno in quanto Dio è amore. La punizione eterna è la distruzione.
La sofferenza, come il male, non esisteranno in eterno.

Anche il paradiso cesserà di esistere in quanto i beati risorgeranno in un corpo spirituale.

La morte è uno stato provvisorio delle anime che attendono la risurrezione o la condanna eterna cioè la distruzione.

La sofferenza dei peccatori è invece una realtà nel mondo dei morti (Ades).

Matteo 16:22-24
Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma".

Questa sofferenza cesserà il giorno del giudizio quando l’Ades sarà distrutto e quindi non sarà una sofferenza eterna.

Apocalisse 20:14
Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco.

Grazie al sacrificio espiatorio di Gesù, cioè alla sua morte in croce per la salvezza del mondo, anche i morti che si trovano nell’inferno dell’Ades possono salvarsi. Ad essi è stata annunciata la buona novella che, se accolta con fede, genera la vita dello spirito.

Primo Pietro 4:6
infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subito, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito.

Pertanto grazie al sacrificio di Cristo ed all’annuncio del Vangelo nell’Ades le anime dei morti possono trasformare la punizione per i peccati in una penitenza purificatrice.
L’Ades fu trasformato da Gesù in un luogo dove è possibile la salvezza (mentre prima della morte di Gesù le anime dell’Ades non avevano alcuna speranza).

Solo chi non si pentirà e persevererà nel rifiuto di Dio commettendo in questo modo il peccato contro lo Spirito Santo non sarà salvato.

Matteo 12:31-32
«Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.







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LA REINCARNAZIONE NEL CRISTIANESIMO

Alcune eletti, in virtù di una particolare missione ricevuta da Dio, possono reincarnasi su questa terra varie volte. In ambito cristiano sono conosciute le reincarnazioni dei due Giovanni: il Battista e l'Apostolo.

GIOVANNI IL BATTISTA

Malachia 4:5
Ecco, io vi mando il profeta Elia,
prima che venga il giorno del SIGNORE,
giorno grande e terribile.

Vangelo secondo Marco 9:9-13
Poi gli chiesero: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli disse loro: «Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa; e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve patire molte cose ed esser disprezzato? Ma io vi dico che Elia è già venuto e, come è scritto di lui, gli hanno anche fatto quello che hanno voluto».
Vangelo secondo Matteo 11:14
Se lo volete accettare, egli (Giovanni Battista) è l'Elia che doveva venire.

Giovanni Battista fu una delle reincarnazioni del profeta Elia.
Anche oggi, se volete accettarlo, esiste la reincarnazione. Non è una verità di fede obbligatoria infatti Gesù disse 'se lo volete accettare'.

L'APOSTOLO GIOVANNI

Giovanni 21:20-25
Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e di lui che sarà?» Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa?»
Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.

Giovanni, il discepolo che Gesù amava, continuerà ad reincarnarsi fino al ritorno di Cristo. Oggi i teologi cristiani che non credono nella reincarnazione degli eletti non sanno spiegare questo passo. Il senso è invece palese se si crede nella reincarnazione.

I due Giovanni si reincarneranno come profeti ai tempi della fine come descritto nel libro dell'Apocalisse.

Apocalisse capitolo 11:3
Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni.



LA REINCARNAZIONE COME PURGATORIO

Oltre alla reincarnazione degli inviati di Dio che vengono mandati per aiutare l'umanità esiste anche la reincarnazione degli uomini normali. Questo è un insegnamento velato presente nelle Sacre Scritture come del resto è velato anche l'insegnamento riguardante il purgatorio.
La salvezza avviene solo per la fede in Cristo che libera dalle reincarnazioni cioè dal ciclo di nascita e morte donandoci la vita eterna. La reincarnazione è il risultato del giudizio di Dio che premia le buone azioni e punisce le cattive. L'uomo che non ha rifiutato completamente Dio, commettendo il peccato contro lo Spirito Santo, ma non ha ancora accolto la salvezza di Cristo povrà reincarnarsi per ricevere le punizioni per i peccati e le ricompense per le buone azioni. Durante una futura reincarnazione potrà accogliere il Cristo ed ottenere la vita eterna.
Non bisogna intendere la reincarnazione come un'auto-salvezza per via evolutiva. L'uomo è chiamato a far la sua parte in quanto è stato creato libero ma potrà accedere alla vita eterna solo in virtù della salvezza attuata da Gesù Cristo. Gli sforzi degli uomini non basterebbero ad entrare nel Regno di Dio se Gesù non avesse aperto la porta di ingresso. Inoltre le azioni degli uomini portano nella giusta direzione solo se seguono la volontà di Dio.

Vediamo cosa dicono le Sacre Scritture:

Giovanni capitolo 9:1-12
Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, e gli disse: «Va', làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Perciò i vicini e quelli che l'avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chieder l'elemosina?» Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». Allora essi gli domandarono: «Com'è che ti sono stati aperti gli occhi?» Egli rispose: «Quell'uomo che si chiama Gesù fece del fango, me ne spalmò gli occhi e mi disse: "Va' a Siloe e làvati". Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho ricuperato la vista». Ed essi gli dissero: «Dov'è costui?» Egli rispose: «Non so».

Chi ha peccato il cieco dalla nascita o i suoi genitori? Il cieco (essendo cieco dalla nascita) può aver peccato solo in una vita precedente. Oppure la sua cecità dipende da un peccato dei suoi genitori? Quale di queste è la causa della sua cecità? Un problema che si ha dalla nascita può dipendere dalle cattive azioni di una vita precedente oppure da una colpa dei genitori che ricade sul figlio. Per esempio se i genitori hanno una malattia la possono trasmettere al figlio.
In questo specifico caso Gesù dice che la persona è nata cieca per manifestare le opere di Dio. Infatti questo cieco viene da lui guarito. Tutti gli altri ciechi che non guariscono invece devono scontare il peccato commesso in una vita precedente o commesso dai loro genitori.
Non c'è altra risposta altrimenti Dio sarebbe ingiusto a far nascere persone con problemi ed altre no.
Se non ci fosse la vita precedente perchè alcuni uomini nascono malati, poveri, brutti, dementi mentre altri invece sani, ricchi, belli, intelligenti? Dio è forse ingiusto? La nostre condizioni non dipendono dal capriccio di Dio ma da ciò che abbiamo fatto nelle vite precedenti e da ciò che fanno gli altri uomini, principalmente quelli a noi più vicini come i genitori.
Dio vuole salvare tutti gli uomini. Gli uomini sono liberi di rifiutare la salvezza ed andare incontro alla seconda morte o morte eterna. Possono invece fare la volontà di Dio ed essere salvati da Gesù. Qualsiasi reincarnazione (anche quella che avviene in condizioni sfavorevoli) deve essere vista come un dono in quanto rende possibile l'incontro con Cristo.





fonte http://padrepiosanto.weebly.com/la-reincar...stianesimo.html

 
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