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| Non è un mistero il fatto che il Vaticano abbia stupito il mondo con le sue aperture sull’esistenza degli extraterrestri, attraverso le interviste da Mons.
Balducci, a Padre Funes, gesuiti della Specola Vaticana.
Se il famoso articolo di padre Funes pubblicato su l’Osservatore Romano, “L’Extraterrestre è mio Fratello”, suscitò scalpore, ecco che recentemente un altro gesuita Padre Consolmagno ha presentato il suo libro, Vuoi battezzare un extraterrestre? al simposio della Nasa a Washington.
Papa Francesco ha usato la metafora degli extraterrestri come paragone: “…e se i marziani, sì, proprio quelli verdi con le orecchie a punta, ci chiedessero il battesimo?
La Chiesa vada oltre i limiti”.
Anche in una altra metafora il Pontefice ha usato il termine alieno: “Noi non siamo salvatori di nessuno, siamo trasmettitori di un ‘alieno’ che ci salvò tutti e questo possiamo trasmetterlo soltanto se assumiamo nella nostra vita, nella nostra carne e nella nostra storia la vita di questo ‘alieno’ che si chiama Gesù”, sdoganando così terminologie e concetti una vola considerati impronunciabili.
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