IL FARO DEI SOGNI

La Divina Commedia di Alighieri descrive la leggendaria Agharta?

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(((claudio)))
view post Posted on 9/4/2019, 10:37 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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La mappa delle vie sacre finora rinvenute mostra come la loro distribuzione sembri obbedire ad un grande disegno geometrico. E’ come se tutte le vie cave convergessero verso un preciso centro geografico: il lago di Bolsena. Velzna era l’antico nome dell’attuale Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa.

sorgentefioraIntorno al lago sorgeva il Fanum Voltumnae, il più importante bosco sacro dell’Etruria, dedicato alla dea dell’acqua. Il lago fu scelto dai sacerdoti come omphalos, cioè ombelico sacro di tutta la civiltà etrusca.

Qui, una volta l’anno, i dodici Lucumoni si riunivano per celebrare l’unità spirituale del popolo etrusco. Al centro del lago sorgono due isole: la Martana e la Bisentina. Quest’ultima era considerata dagli Etruschi un’isola sacra, il vero cuore geografico e spirituale di tutta la “nazione” etrusca. Il maggiore tempio sacro, però, non è mai stato ritrovato e testi antichi fanno pensare che fu probabilmente occultato dagli stessi sacerdoti, insieme alle sue torri d’oro e ai suoi tesori segreti.

Il lago di Bolsena ha però una somiglianza impressionante con l’andino Titikaka, lago sacro e centro spirituale della civiltà Inca. Anche sul Titikaka affiorano due isole, e anche lì, gli Inca ne scelsero una come loro ombelico sacro. Sembra che il lago Titikaka figurerebbe proprio come una delle uscite secondarie dal regno di Agharta, tra le più attive insieme al Triangolo delle Bermude. Mentre le principali uscite, le più comunemente utilizzate dai suoi abitanti per le loro missioni, sono i due Poli.

Sotto le acque del lago di Bolsena i sacerdoti ritenevano infatti che abitasse lo spirito di Washarinka. Per entrambe le civiltà Inca ed Etrusca dunque, l’isola sul lago rappresentava la porta di comunicazione con l’oscuro e sacro mondo dell’aldilà. Proprio come per gli Inca, alcuni pensano che una parte del popolo etrusco possa allora aver deciso di scomparire inabissandosi nel sottosuolo. In quest’ipotesi fantasiosa, l’Isola Sacra Bisentina rappresenterebbe uno degli accessi alla mitica e favolosa Agartha. Furono gli Etruschi e gli Inca la prima gente che Dante cita nel verso 24 della Divina Commedia a vedere per primi le quattro stelle della Croce del Sud?

segue

 
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