IL FARO DEI SOGNI

La Divina Commedia di Alighieri descrive la leggendaria Agharta?

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(((claudio)))
view post Posted on 4/4/2019, 14:18 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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croce_del_sud

Ipparco di Nicea con la teoria precessionale e la teoria eliocentrica non venne preso in considerazione dagli amanuensi che lasciarono che andasse perduto l’intero patrimonio scientifico, matematico, trigonometrico e naturalmente astronomico, trascritto in 14 libri da Ipparco.

Quel poco che si conosce di questo grande studioso è direttamente fruibile dagli scritti di Tolomeo. A questo punto il mistero si infittisce perché, nella prima parte del primo canto del «Purgatorio», egli sembra descrivere la costellazione della Croce del Sud, nelle due famose terzine (versi 22-27):

«I’ mi volsi a man destra, e puosi mente
a l’altro polo, e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle:
oh settentrional vedovo sito,
poi che privato se’ di mirar quelle!»

croce_del_sudIl problema è che le prime rappresentazioni cartografiche della costellazione chiamata Croce del Sud, alla quale Dante sembra qui riferirsi, sono quelle rispettivamente di Petrus Plancius del 1598 e di Jodocus Hondius del 1600: vale a dire, circa tre secoli dopo l’epoca nella quale venne composta la seconda cantica della «Divina Commedia»; e che quelle stelle sono interamente visibili, nel nostro emisfero, solamente a partire dal 27° parallelo di latitudine Nord, ossia dalle isole Canarie o, sul lato opposto dell’Africa, dall’estremità meridionale della Penisola del Sinai. E allora? Come faceva Dante ad essere a conoscenza di una costellazione invisibile dalle latitudini dell’Europa, Italia compresa?

segue

 
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