IL FARO DEI SOGNI

Ken il guerriero

« Older   Newer »
  Share  
ÇRÌS
view post Posted on 2/4/2024, 09:49 by: ÇRÌS     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,859
Reputation:
+1,781
Location:
Da casa mia🏠

Status:




Titolo



Il titolo originale della serie può essere tradotto letteralmente in italiano come "Pugno delle stelle del nord", in quanto hokuto indica le sette stelle che compongono il Grande Carro dell'Orsa Maggiore, mentre ken (拳) significa "pugno" o "colpo", ma può anche indicare in questo caso il protagonista della serie, "Ken", in quanto il primo kanji che compone il suo nome completo Kenshiro (拳四郎?, Kenshirō), è lo stesso di pugno.

La seconda traduzione possibile sarebbe quindi "Ken dell'Orsa Maggiore" o "Ken delle stelle del nord", inteso come epiteto.

In lingua giapponese, così come nella lingua cinese e nella lingua coreana, il numero è limitato ad una ristretta cerchia di pronomi e di sostantivi; non è questo il caso di Hokuto, che quindi tecnicamente può essere tradotto anche al singolare ("Stella del Nord").

Ciò spiega la traduzione in lingua inglese, Fist of the North Star ("Il pugno della Stella del Nord"), anch'essa letteralmente corretta, ma che può essere ritenuta errata di fatto.

Per quanto riguarda la pronuncia, va detto che in lingua italiana si tende a pronunciare "Hokuto" omettendo la H oppure pronunciandola in modo marcato o rafforzativo, e ponendo l'accento lungo sulla "u"; in realtà la H andrebbe pronunciata aspirata, e la u molto brevemente, quasi come se fosse muta.


***
Storia editoriale
***


Tetsuo Hara aveva iniziato la sua carriera nel mondo dei manga come assistente di Yoshihiro Takahashi, distinguendosi subito per il suo tratto realistico e per il talento nella rappresentazione di scene d'azione. Nel 1982 debuttò sulle pagine di Weekly Shōnen Jump con la sua prima serie Tetsuo no Don Quijote sul mondo delle motocross.

L'opera non ottenne però il successo sperato e venne cancellata dopo sole dieci settimane, così il curatore editoriale Nobuhiko Horie propose a Hara di scrivere un manga sulle arti marziali cinesi e sui punti di pressione del corpo umano in grado di far esplodere i personaggi dall'interno quando vengono colpiti; il progetto interessò subito l'autore, che era un appassionato di arti marziali e del cinema di Bruce Lee.

Hara concretizzò l'idea in un one-shot pubblicato ad aprile 1983 sulla rivista Fresh Jump. Un seguito venne poi pubblicato due mesi dopo sulla stessa testata.

Questi fumetti-pilota vedono un protagonista adolescente, Kenshiro Kasumi, muoversi nella Tokyo contemporanea e combattere contro la potente organizzazione criminale della Scuola Taizan.

Questa può contare su poliziotti corrotti e spietati assassini abili nelle arti marziali e nell'uso di armi bianche ma, grazie alla superiorità tecnica del protagonista, vengono da questi sconfitti.

Nel secondo episodio il protagonista aiuta un giovane killer e la sua fidanzata a fuggire dall'organizzazione per cambiare vita, e viene mostrato il potente boss. In Giappone i due one-shot sono stati raccolti nel secondo tankōbon di Tetsu no Don Quixote.

Le due storie autoconclusive ottennero un buon successo tra i lettori di Fresh Jump, così l'editore Shūeisha richiese a Hara di trasformare Ken il guerriero in una serie regolare a cadenza settimanale per la rivista Weekly Shōnen Jump.

Le prime idee per il manga erano state fornite da Horie, ma quando l'impegno divenne troppo oneroso il redattore affiancò a Hara lo sceneggiatore Buronson.

Questi operò delle modifiche alla storia rispetto alla versione pilota: in particolar modo l'ambientazione viene spostata a un mondo futuro post-atomico e il protagonista reso un personaggio maggiorenne, più stoico e con un passato tragico alle spalle.

Il nome di Kenshiro, originariamente rappresentato in kanji, venne traslitterato in katakana, mentre il suo cognome fu omesso.

I due autori citarono come influenze il cinema asiatico di arti marziali, in particolare Bruce Lee, i film sulla yakuza, e per l'ambientazione la saga di Mad Max, con il suo futuro post-apocalittico in cui è scomparsa ogni struttura sociale e il mondo è dominato dalla violenza e dalla sopravvivenza del più forte.

Lo scenario deve molto anche al manga Violence Jack di Gō Nagai, che fu il pioniere di questo genere, influenzando a sua volta anche Mad Max e Ken il guerriero.

Nonostante la forte dose di violenza, che attirò critiche soprattutto in Occidente, Hara e Buronson affermarono che il loro uso massiccio della brutalità non era fine a sé stesso, ma piuttosto il tema più immediato in un'opera in cui intendevano esprimere anche i temi dell'amicizia, dell'amore, della sofferenza e della compassione, e che in ultima analisi sono proprio gli aspetti che riescono a trionfare sull'odio e sulla prepotenza.

Il contratto iniziale prevedeva per Ken il guerriero una durata di tre anni, ma quando il manga si rivelò popolare, venne prolungato su insistenza dell'editore, arrivando a concludersi dopo cinque anni.



Segue

 
Web  Top
10 replies since 22/3/2024, 10:57   587 views
  Share