IL FARO DEI SOGNI

Laozi fondatore del taoismo

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(((claudio)))
view post Posted on 28/3/2024, 17:40 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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II taoismo

La scuola taoista si opponeva in modo radicale al confucianesimo, estremamente ragionevole e moralista, ed esprimeva non solo una corrente di pensiero, ma anche un modo di essere e di sentire al di fuori delle barriere morali idealizzate. Qualcosa di anarchico e di libertario traspira da questo insegnamento, apparentemente caotico, a cominciare dalla esposizione, che raccomanda l’indipendenza, l’individualismo sfrenato, la contestazione permanente, ma anche il rispetto per la vita.

D’altronde questo pensiero, come se risorgesse dai tempi preistorici, flirta con culti esoterici, agrari e dionisiaci, con superstizioni e pratiche magiche che si ritiene rendano immortali i suoi beati adepti. Ma indubbiamente in questo c’è stato un fraintendimento; se questa ricerca dell’elisir di lunga vita fa parte del Dao, Laozi non sembra aver creduto esattamente all’immortalità fisica, né alla sopravvivenza definitiva. Scrive che colui che è provvisto di una pienezza di de (Virtù) è paragonabile al neonato. Si richiama alla purezza originate: “Sono andato a trastullarmi all’origine di ogni cosa”. La tecnica taoista faceva appello all’estasi, una tecnica sciamanica che consente di entrare in rapporto con i misteri divini, di “viaggiare nelle regioni cosmiche”. Questo viaggio estatico, liberando l’anima dal tempo e dallo spazio, consente tale ritorno “al principio di ogni cosa”, l’unità, la semplicità e la vacuità dell’essere.

Il taoismo di Laozi è l’opposto della disperazione e dell’infelicità dell’essere. Al contrario esalta la gioia di lasciarsi trasportare dalla corrente della vita e dal ritmo cosmico creatore, complesso e apparentemente contraddittorio nella sua natura. Ovunque si osserva il gioco alternato e complementare di binomi al tempo stesso antitetici e inseparabili: femminile-maschile, notte-giorno, sole-ombra. Nell’armonia dei contrari (Yin e Yang) risiede tutto il segreto e l’accettazione della vita Per i taoisti, quest’armonia dei contrari è la Realtà Prima; e bisogna adattarvisi. D’altronde, l’atteggiamento dei taoisti si opponeva radicalmente all’ideologia dominante nella Cina feudale per quel che riguardava la donna (e il suo ruolo nella società). A quel tempo era degradata a occupare posizioni subalterne. L’adepto taoista, invece, ravvivava e rafforzava la femminilità e le sue possibilità, e in primo luogo la “debolezza”, la non resistenza, così vicina al non-agire taoista. “Conosci la mascolinità, dice Laozi, ma preferisci la femminilità... E potrai ritornare alto stato d’infanzia”. Insomma, predicava quello che Mircea Eliade chiama “l’ideale arcaico androgino di perfezione umana”. Indiscutibilmente Laozi affermava il primato di ciò che è femminile.

Infine, non potremmo fare a meno di riportare la famosa e pertinente osservazione di Laozi, che richiama l’attenzione sul vuoto e sulla sua importanza, quando evocava la ruota e la giara. Che cos’è determinante nella ruota, e che cos’è la sua ragione d’essere? È il mozzo, cioè la parte centrale, cava, “vuota” (!). Lo stesso vale per la giara, ciò che giustifica la sua ragione d’essere è il punto in cui è vuota e priva di materia; la sua capacità di contenere un volume di materia diverso da quella che la costituisce! Per Laozi lo stesso vale per l’uomo, quando è privo di desideri e di passioni, di illusioni; è quando l’uomo crea il vuoto nel proprio essere che raggiunge la pienezza e che è completamente abitato dal Dao, il “Principio supremo”.

Cosi, per i taoisti, l’Ordine universale è una realtà, è il “Principio supremo”, il Dao (tao). Ma questa realtà suprema non è altro che un’armonia dei contrari, la conciliazione di ciò che è contraddittorio... degli antagonismi che ciascuno porta in sé. Per di più, ognuno possiede una sezione del continuo cosmico. E poiché tutti i valori umani sono fallaci, artificiosi e artificiali... a che cosa serve ragionare! Ed è questo monismo naturalistico – l’insieme delle cose è riducibile all’unità: “Noi tutti possediamo una piccola sezione del divenire umano” diceva Bachelard - che è il fondamento stesso del taoismo. Questo principio è stato la causa della fortuna del taoismo in Cina. Del resto questa corrente di pensiero non ha mai saputo crearsi una regolare organizzazione, strutturarsi in clero, diventare una religione ufficiale. In breve, è ovunque e in nessun luogo, ma fornisce alle anime mistiche delle prassi d’illuminazione, e al volgo il soccorso di una certa saggezza, e il conforto di alcune pratiche magiche.



fonte www.tuttocina.it/fdo/taoismo.htm

 
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