IL FARO DEI SOGNI

Borghi del Salento, i 12 più belli da visitare

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(((claudio)))
view post Posted on 24/3/2024, 10:12 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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Nardò
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Nardò

Nardò fu un importante centro bizantino e dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, sede di università, accademie e studi letterari e filosofici: fu definito la Nuoua Atene litterarum.

Il suo passato glorioso si riflette nel centro storico, un tripudio di architettura barocca che ha il suo fulcro nella piazza Salandra, da anni set cinematografico.

Qui si affacciano il Palazzo del Sedile con la statua di San Gregorio Armeno, il Palazzo di Città, ricostruito in stile rococò dopo il terremoto e, ancora, la settecentesca Chiesa di San Trifone, realizzata in onore del martire che liberò le campagne neretine da un’invasione di bruchi.

Al centro della piazza spicca la Guglia dell’Immacolata con i suoi 19 metri d’altezza, eretta nel 1769 come ringraziamento per lo scampato pericolo del terremoto.

Da non perdere la cattedrale, la chiesa di San Domenico, massimo esempio di barocco leccese e il castello degli Acquaviva, oggi sede del Municipio.

La campagna intorno a Nardò è costellata da masserie e torri di avvistamento fino ad arrivare al Parco di Portoselvaggio e Palude del capitano con la grande pineta che si estende lungo la costa.





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Santa Cesarea Terme

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A 16 km da Otranto, lungo la costa orientale della penisola salentina, si trova Santa Cesarea Terme.

Oggi è un’importante stazione termale che richiama i turisti per le sue sorgenti di acque sulfuree ad alta temperatura.

Le proprietà benefiche delle acque termali e dei fanghi erano note già dal II secolo a.C. ma solo nel XIX secolo, con la costruzione di una strada agevole, fiorì questa graziosa cittadina termale. Santa Cesarea Terme, inoltre, è ricca di ville nobiliari ottocentesche dallo stile eclettico.

Tra queste per esempio, Villa Sticchi, espressione dello stile moresco diffuso nell'Ottocento in alcune località balneari del Salento. La villa, posta su uno sperone roccioso a 20 metri sul mare, venne costruita per volontà di Giovanni Pasca, primo concessionario dello sfruttamento termale di Santa Cesarea.

Un’altra è Villa Raffaella, costruita nella seconda metà dell'Ottocento come residenza estiva della baronessa Raffaella della famiglia Lubelli, su progetto dell’architetto Emilio Corti, già autore dello stabilimento termale di Santa Cesarea.

La costa rocciosa poi, dove si alternano torri, faraglioni e grotte preistoriche, offre scenari davvero incantevoli.



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