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“Sei una scimmia; annuisci solo per conquistarmi. Taci; non capiresti nulla. Se non c'è Dio, io sono Dio.” Fëdor Dostoevskij, “ I demoni” https://amzn.to/41iLjMF
La frase di Pëtr Stepanovič Verchovenskij è una sintesi della sua visione del mondo e della sua personalità. Egli si rivolge con disprezzo e arroganza a uno dei suoi seguaci, Kirillov, un giovane idealista e suicida, che crede di poter dimostrare l'esistenza di Dio con la sua morte volontaria. Pëtr lo chiama scimmia, per sottolineare la sua inferiorità e la sua stupidità. Egli lo accusa di annuire solo per conquistarlo, per mostrargli la sua fedeltà e la sua ammirazione. Pëtr gli intima di tacere, perché non capirebbe nulla, perché non ha la sua intelligenza e la sua astuzia. Afferma di essere Dio perché, se non c'è Dio, si sente padrone del suo destino e di quello degli altri. Si crede al di sopra di ogni norma e di ogni valore, perché pensa di avere una missione storica e rivoluzionaria.
Fëdor mostra il contrasto tra due tipi di ateismo, quello di Pëtr e quello di Kirillov. Il primo è un ateismo negativo, distruttivo, nichilista, che nega ogni senso e ogni speranza alla vita. Il secondo è un ateismo positivo, creativo, eroico, che cerca di dare un significato e una testimonianza alla vita. Il primo è un ateismo che si esalta e si idolatra, che si fa Dio a se stesso. Il secondo è un ateismo che si umilia e si sacrifica, che si fa strumento di Dio. Pëtr ha un ateismo che porta alla violenza e alla follia. Kirillov, al contrario, incarna un ateismo che porta alla libertà e alla salvezza.
L’autore ci mostra anche il conflitto tra due concezioni dell'uomo, quella di Pëtr e quella di Kirillov. Il primo rappresenta l'uomo moderno che si emancipa dalla tradizione e dalla religione, che si affida alla ragione e alla scienza, che si propone di trasformare il mondo e la società secondo i suoi progetti e i suoi interessi. Il secondo rappresenta l'uomo eterno che si riconosce nella cultura e nella fede, che si apre al mistero e alla grazia, che si propone di servire il mondo e la società secondo i valori e i principi universali. Pëtr rappresenta l'uomo che si fa Dio, che si illude di poter dominare tutto e tutti, che si isola e si aliena. Kirillov rappresenta l'uomo che cerca Dio, che sa di dipendere da una realtà più grande e più alta, che si relaziona e si comunica.
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