Claudio Orciani1 |
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Ma come faccio, come possiamo trasformare tutto questo Buio, affollato di demoni e di furie, tutto questo Piombo di odio nell'ORO che tu mi chiedi di produrre? che tu mi dici che Io stesso sono? Gridavo notte e giorno senza voce. Fulminea mi venne la risposta sotto forma di enigma. Non avevo ancora trenta anni; ma solo ora ne comprendo appieno il significato, solo ora comprendo l'intimità genetica tra la mia morte e l'Oro.
"Ovunque è morte. Ovunque è l’oro. L’uva dei volti raggianti o mutilati e gli erebi in amore degli amanti schiavi, e degli amati.
Da qui alla mensa è un tuono.
Ma non tuona. Intruso tra la folla spio; incerto sulla soglia dei glicini che inondano il portale.
Sotto lo schermo ossuto bruciacchiano i tric-trac di fine d’anno e tra gli scoppi d’odio dei pianeti a malapena odo il giuramento:
<<solo nel vento, solo il tuo vento E’ il credo.>>"
Marco Guzzi
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