|
|
| LE PERSONE TI FANNO SOFFRIRE? MEDITA SULL'INSEGNAMENTO DI BUDDHA
Molte persone si trovano nella situazione di dover subire costantemente cattiverie e odio, se non addirittura insulti. Può succedere sul lavoro ma anche in famiglia o tra gli amici, ma non ha importanza il contesto: ciò che conta è il dolore che certe parole e certi gesti provocano nella persona che li subisce.
Si tratta di una ferita invisibile perché non si vede all’esterno, ma in grado di causare un dolore lacerante dove fa più male, ovvero dentro. Crea malesseri e infelicità che possono durare per tutta la vita.
Buddha stava insegnando ad un gruppo di discepoli, quando un uomo gli si avvicinò e lo insultò, con l’intenzione di aggredirlo.
Di fronte a tutti, Buddha reagì con assoluta tranquillità, rimanendo fermo ed in silenzio.
Quando l’uomo se ne andò, uno dei discepoli, indignato da questo comportamento, chiese a Buddha perché avesse permesso a quello straniero di maltrattarlo in quel modo.
Buddha rispose serenamente: “Se io ti regalo un cavallo e tu non lo accetti, di chi è il cavallo?”.
L’alunno, dopo aver tentennato per un istante, disse: “Se io non lo accettassi, il cavallo continuerebbe ad essere vostro, maestro”.
Buddha annuì e gli spiegò che, nonostante alcune persone decidano di perdere il loro tempo insultando, noi possiamo scegliere di accettare tali parole o meno, proprio come faremmo con un regalo qualsiasi.
Poi concluse: “Non accettare le parole di odio, rifiutale. Solo in questo modo colui che ti odia rimarrà con l’insulto tra le mani. Non puoi dare la colpa a chi ti offende e ti fa male, perché è tua la decisione di accettare le sue parole invece di lasciarle sulle stesse labbra da cui sono uscite”
Dedicato al beneficio di tutti gli esseri senzienti
|
| |