IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Inventori italiani

« Older   Newer »
  Share  
(((claudio)))
view post Posted on 2/4/2024, 09:07 by: (((claudio)))     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Effetto Volta
Lo stesso argomento in dettaglio: Effetto Volta.

Lo studio della tensione di contatto tra due o più metalli tra loro collegati in circolo conduce Volta a scoprire quello che oggi si chiama "effetto Volta". È un fenomeno per cui tra due conduttori metallici diversi posti a contatto, in equilibrio termico (con uguale temperatura), caratterizzati da differenti valori del potenziale di estrazione, si stabilisce una piccola differenza di potenziale. Tale potenziale determina una corrente elettrica, ovvero un flusso di elettroni dal metallo a potenziale di estrazione minore verso quello con potenziale di estrazione maggiore (dove gli elettroni hanno energia di legame maggiore).
Tensione elettrica
Lo stesso argomento in dettaglio: Tensione elettrica e Forza elettromotrice.

Nella memoria Osservazioni sulla capacità e sulla commozione de' conduttori elettrici …, accanto ai concetti di "capacità" e di "quantità" Volta usa per la prima volta il concetto di "tensione elettrica" per rendere conto delle proprietà intensive dell'elettricità.
Volt
Lo stesso argomento in dettaglio: Volt e Differenza di potenziale.

L'unità di misura del potenziale elettrico e della differenza di potenziale elettrico (il "volt") prende il nome da Alessandro Volta.
Studi sui gas

La fama di Volta è giustamente legata all'invenzione della pila, ma non bisogna dimenticare i suoi studi sui gas, anche perché nel corso di questi egli giunge alla scoperta del metano, della legge di dilatazione isobara dell'aria, estesa successivamente da Joseph Louis Gay-Lussac (1778-1850) a tutti i gas, e a importanti risultati sulla tensione di vapore.

Durante i suoi esperimenti con l'eudiometro, Volta realizza anche la sintesi dell'acqua, ma non può accorgersene perché il suo strumento contiene acqua; la formazione di acqua in seguito alla combustione dell'idrogeno non sfuggirà invece a Lavoisier (1743-1794), che ripeterà gli esperimenti di Volta con un eudiometro contenente mercurio.
Metano
Lo stesso argomento in dettaglio: Metano.
Volta scoprì l'aria infiammabile in una palude.

Mentre era ospite ad Angera nella casa dell'amica Teresa Castiglioni, Volta scoprì il metano nella palude dell'isolino Partegora. Provando a smuovere il fondo con l'aiuto di un bastone vide che risalivano delle bolle di gas e le raccolse in bottiglie. Diede a questo gas il nome di "aria infiammabile di palude" e scoprì che poteva essere incendiato sia per mezzo di una candela accesa sia mediante una scarica elettrica: dedusse che il gas si formava nella decomposizione di sostanze animali e vegetali.
Pistola elettroflogopneumatica
Lo stesso argomento in dettaglio: Pistola elettroflogopneumatica.
La pistola elettrica di Alessandro Volta, prodotta dalla Nairne & Blunt e conservata al Museo Galileo di Firenze.

La "pistola elettroflogopneumatica" è un apparecchio creato da Alessandro Volta durante i suoi studi sulle "arie infiammabili": nel gennaio del 1777, costruì "una piccola bombarda", in cui inserire "aria infiammabile" mescolata in giusta dose con "aria deflogisticata" (ossigeno) che potesse spingere fuori una palla "con impeto e rimbombo" una volta accesa "con un acciarino, proprio come un archibugio comune."
Lucerna ad aria infiammabile
Lo stesso argomento in dettaglio: Lucerna ad aria infiammabile.

Dopo la costruzione della pistola elettroflogopneumatica Volta volle realizzare una "lucerna ad aria infiammabile", ovvero un apparecchio che fosse un'applicazione più utile dell'aria infiammabile: l'idea gli viene dall'amico Padre Campi a cui la mostrò in disegno mentre la perfezionava.
Eudiometro
Lo stesso argomento in dettaglio: Eudiometro.

Per studiare il fenomeno delle arie infiammabili Volta realizzò un "eudiometro", costituito da un tubo di vetro con un'imboccatura posta in una bacinella d'acqua e l'altra imboccatura chiusa da un turacciolo di sughero e sigillata con mastice.
Apparato sperimentale per lo studio della dilatazione dell'aria
Rappresentazione schematica dell'esperimento di Alessandro Volta. L'aria all'interno di un bulbo di vetro è scaldata assieme al liquido di un recipiente. Come osservò Volta, questo comporta l'espansione del gas che fa fuoriuscire parte del liquido contenuto nell'ampolla.

Volta costruì anche un apparato sperimentale per misurare in che modo cambia il volume di un gas all'aumentare della temperatura. Un bulbo di vetro graduato contenente aria fu posto capovolto e parzialmente riempito in un recipiente pieno d'acqua, olio o mercurio. La temperatura del liquido fu a questo punto aumentata gradualmente, il gas si scaldò e Volta scoprì che parte del liquido veniva respinto al di fuori del bulbo a causa dell'aumento del volume del gas.[12] L'uso dell'olio e del mercurio permise di ridurre gli errori sistematici di misurazione introdotti dall'uso dell'acqua, in quanto questa scaldandosi tende a evaporare e ad aggiungere gas all'ampolla falsando in parte i risultati. Questi esperimenti furono condotti da Volta negli anni che vanno dal 1792 al 1796 durante le sue ricerche sulla densità e tensione dei vapori saturi e sulla loro dipendenza dalla temperatura. Questo esperimento gli permise di determinare, dieci anni prima di Joseph Louis Gay-Lussac, la legge della dilatazione uniforme dell'aria e anche con buona precisione la costante di proporzionalità α {\displaystyle \alpha } fra temperatura e volume (stimata attorno a α = 1/216 °r, simile al valore oggi accettato). Questi risultati ebbero tuttavia scarsa diffusione internazionale.[13]
Legge di Volta Gay-Lussac
Lo stesso argomento in dettaglio: Legge di Volta Gay-Lussac.

Nei primi mesi del 1791 Volta si occupò delle proprietà fisiche degli aeriformi, arrivando a determinare, dieci anni prima di Joseph Louis Gay-Lussac, la legge della dilatazione uniforme dell'aria. La legge afferma che in condizioni di pressione costante il volume di un gas aumenta linearmente con la temperatura.
Tensione di vapore

L'apparecchio per lo studio della dilatazione dell'aria fu utile a Volta anche per ricerche sulla densità e tensione dei vapori saturi e sulla loro dipendenza dalla temperatura. Volta nella lettera al Vassalli del 27 ottobre 1795 riporta due leggi che sono attribuite a John Dalton, che le ottenne soltanto nel 1801.

La quantità del vapore è la stessa in uno spazio vuoto o pieno d'aria, rara o densa, e dipende unicamente dal grado di calore.
La pressione che [il vapore] equilibra, cresce in una progressione geometrica crescendo il calore in una progressione aritmetica.

Celebrazioni voltiane
Lo stesso argomento in dettaglio: Celebrazioni voltiane.
Statua di Alessandro Volta in toga a Como, opera di Francesco Durelli

Alla morte di Alessandro Volta, spentosi al culmine di una straordinaria fama di scienziato, prende subito avvio un'incessante attività di onoranze centrate soprattutto nei luoghi in cui egli è vissuto e la sua attività scientifica si è prevalentemente estrinsecata: Como, Pavia, Milano.
1899: 100 anni dalla pila

Nel 1899 il centenario dell'invenzione della pila è celebrato a Como con una grande esposizione, sullo stile di un'esposizione universale (la prima dell'Italia unita). Fra i vari studi e progetti presentati per la sua realizzazione viene scelto quello dell'ingegnere comasco Eugenio Linati.

Su una vasta area in riva al lago, viene allestito un vasto recinto fieristico (un'area espositiva di circa 15.000 m²) con un articolato padiglione centrale e alcuni ambienti secondari. La fronte principale, rivolta verso la città, è in stile Impero: agli estremi della loggia si innalzano due alte torri in forma di pila elettrica. L'esposizione si sviluppa dai cimeli voltiani ai nuovi ritrovati della tecnica fino ai più raffinati prodotti dell'industria serica. Unico elemento separato dal resto dell'esposizione è il padiglione artistico in cui, accanto agli artisti contemporanei, sono presentati numerosi capolavori della storia artistica italiana.

Le principali autorità politiche dell'epoca, tra cui il re Umberto I, giungono a Como per visitare l'esposizione. Un'attenzione particolare è rivolta alla musica: Giacomo Puccini, uno dei più grandi musicisti dell'epoca, compone una marcetta significativamente intitolata Scossa elettrica. L'8 luglio 1899 un furioso incendio, scatenatosi a causa di un corto circuito, distrugge completamente in meno di un'ora i padiglioni dell'esposizione. Molti cimeli vengono tuttavia recuperati. Si apre immediatamente un sottoscrizione per la ricostruzione dell'esposizione alla quale partecipa anche il re. Su un progetto dell'architetto Linati, la ricostruzione viene completata in un mese e l'esposizione può riaprire il 20 agosto 1899.
1927: 100 anni dalla morte

Per il centenario della morte di Alessandro Volta, la Como del 1927 vuole rinnovare e superare il fasto dell'esposizione del 1899. La sede prescelta è Villa Olmo in Borgo Vico. Per l'occasione viene istituito un Comitato per le onoranze a Volta, costituito dal Comitato d'onore sotto il patrocinio di re Vittorio Emanuele III e la presidenza di Benito Mussolini e dal Comitato esecutivo diretto da Guglielmo Marconi. La commemorazione voltiana si articola in tre esposizioni principali:

l'Esposizione delle industrie idroelettriche,
l'Esposizione internazionale di telefonia e telegrafia,
l'Esposizione nazionale serica.

All'architetto Napoleone Montorfano viene affidata la realizzazione di una serie di fabbricati annessi al parco e alla villa: complessivamente la superficie coperta dall'esposizione voltiana si aggira sui 12.000 m².
Faro Voltiano a San Maurizio di Brunate.

Come nel 1899, anche nel 1927 Como ospita un Congresso di Telegrafisti provenienti da tutto il mondo: i postelegrafonici, con il concorso di altri enti soprattutto comaschi, fanno erigere il cosiddetto Faro Voltiano in onore di Volta sul colle di San Maurizio di Brunate, sovrastante la città lariana, su progetto dell'ingegner Gabriele Giussani. Il faro è inaugurato l'8 settembre 1927 con l'intervento del ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano.

Si tiene anche un Congresso internazionale dei Fisici, che è poi risultato uno dei più importanti appuntamenti scientifici che si siano tenuti in Italia nei primi decenni del Novecento, avendo richiamato a Como, Pavia e Roma i "padri" della fisica moderna. Le sessioni comasche del congresso si tengono nell'aula di scienze dell'Istituto Carducci, divenuta oggi Sala Casartelli che, nelle decorazioni alle pareti realizzate in seguito dal pittore Achille Zambelli, presenta una serie di medaglioni con i nomi dei congressisti, tra cui dieci premi Nobel per la fisica e due premi Nobel per la chimica, più altri tre presenti al congresso ma che ottennero il Nobel per la fisica dopo, a decorazione ormai avvenuta.

All'epoca Como mancava di uno stadio e si decide di costruirlo proprio in occasione delle onoranze a Volta. Iniziatisi i lavori nell'ottobre del 1926, sul terreno donato dal podestà Carlo Baragiola e su progetto dell'architetto Giovanni Greppi di Milano, lo stadio viene inaugurato il 30 luglio del 1927 dedicandolo a Giuseppe Sinigaglia (1884-1916), volontario di guerra decorato al valore, morto eroicamente sul monte San Michele.

Altra importante realizzazione di questa celebrazione è il Tempio Voltiano, costruito dall'imprenditore serico Francesco Somaini per conservare e valorizzare tutti i cimeli di Alessandro Volta, non solo i pochi frammenti fortunosamente strappati alle fiamme dell'Esposizione voltiana del 1899, ma anche tutte le "memorabilia" che in un modo o nell'altro possono essere collegate all'eminente fisico e alla sua vicenda comasca.
1945: 200 anni dalla nascita

Nonostante la drammatica situazione del Paese ancora scosso dalle vicende belliche, furono tenute commemorazioni di Alessandro Volta in occasione del bicentenario della sua nascita presso il Teatro Sociale, la Cattedrale e la Tomba di Volta. Nello stesso anno l'editore Marzorati di Como pubblicava il volume "Como ad Alessandro Volta", nel quale si celebrava l'opera scientifica dell'illustre scienziato, con saggi di Giovanni Polvani e Carlo Volpati sugli aspetti più strettamente scientifici del Volta e di Giuliano Aliati, Federico Frigerio, Ettore Rota, Luigi Rovelli e Pietro Vaccari sugli aspetti storico-iconografici.
1949: 150 anni dalla pila

Il 150º anniversario della pila veniva aperto ufficialmente dal capo del Governo Alcide De Gasperi con una cerimonia presso il Tempio Voltiano, che dava avvio a un ricco programma di mostre, convegni, concorsi, rassegne cinematografiche e spettacoli. Inoltre la Società italiana di fisica - risorta grazie al contributo di Giovanni Polvani, che aveva fondato nel dopoguerra la Scuola internazionale di Fisica dl Villa Monastero a Varenna - organizzò un Convegno Internazionale sui raggi cosmici, al quale parteciparono fisici di larga fama e premi Nobel; tra questi Enrico Fermi che, tornato in patria per la prima volta dopo il 1938, espose le proprie teorie sui raggi cosmici.
1977: 150 anni dalla morte
Ritratto di Alessandro Volta, incisione di Raffaello Morghen, su disegno di Luigi Sabatelli, 1816.

Le manifestazioni voltiane ebbero inizio il mattino del 5 marzo con una messa celebrata da Monsignor Castelli nel cimitero di Camnago (Como). Nel pomeriggio dello stesso giorno il sindaco dl Como avv. Antonio Spallino, presidente del Comitato per le Manifestazioni Voltiane, aprì ufficialmente l'anno voltiano. Furono indette numerose manifestazioni che richiamarono a Como personalità di rilievo del mondo scientifico, tra cui i premi Nobel per la fisica Nikolaj Gennadievič Basov (1964), Emilio Segrè (1959) e Samuel Chao Chung Ting (1976). Fu assegnato inoltre il premio Francesco Somaini al prof. Edoardo Amaldi, fisico dell'Università di Roma, che il giorno dell'inaugurazione tenne un discorso sulla “Attualità di Volta nella moderna Fisica”.
1999: 200 anni dalla pila

Nel 1995, anno del 250º anniversario della nascita di Alessandro Volta, fu delineato il primo programma di iniziative per il bicentenario dell'invenzione della pila, su impulso di un gruppo di lavoro composto dagli enti territoriali comaschi (Provincia, Comune e Camera di Commercio di Como) e dal Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta. Furono istituiti un Comitato della Regione Lombardia, un Comitato promotore di Como, un Comitato promotore di Pavia e un Comitato nazionale per le Celebrazioni Voltiane che si occuparono, nelle diverse sfere d'influenza, di realizzare i diversi progetti. Le iniziative riguardarono una serie di studi e ricerche sulle fonti dirette relative alla vita e all'opera di Alessandro Volta; interventi di ristrutturazione o risistemazione di collezioni e laboratori - tra cui spicca il "Laboratorio Gattoni", ricostruzione ideale del gabinetto di scienze di Volta e la ristrutturazione e nuovo allestimento espositivo del Tempio Voltiano; furono inoltre organizzati una serie di convegni, conferenze e pubblicazioni di carattere divulgativo. Alla cerimonia inaugurale partecipò, oltre a numerosi fisici e scienziati, anche il premio Nobel Carlo Rubbia.
Riconoscimenti
Banconota da 10.000 lire italiane raffigurante Alessandro Volta e il Tempio Voltiano.

Nel 1794 gli venne conferita la Medaglia Copley della Royal Society di Londra (equivalente a un moderno premio Nobel).[14]
Nel 1801 viene nominato "socio straniero" dell'Institut National des Sciences et Arts di Parigi, che nel 1802 gli conferisce gli onori della medaglia d'oro.[14]
Nel 1805 in onore del suo lavoro nel campo dell'elettricità, Napoleone lo nomina Cavaliere della Legion d'onore.[15]
Nel 1806 diventa Cavaliere dell'Ordine della Corona ferrea.[15]
Nel 1809 è nominato Senatore del Regno Italico.[15]
Il 7 febbraio 1810 viene insignito del titolo di Conte del Regno Italico.
Il 21 aprile 1863 la frazione di Camnago di Como, dove lo scienziato visse ed è sepolto, viene ribattezzata Camnago Volta.
Nel 1881 l'unità di misura SI del potenziale elettrico venne chiamata volt in suo onore.
A partire dal 1899, primo centenario dell'invenzione della pila, si sono tenute diverse Celebrazioni Voltiane per onorare la memoria di Alessandro Volta.
Nel 1927 la città di Angera gli ha dedicato una lapide sul municipio, in cui si ricorda che negli stagni di quella città Volta scoprì il metano.
Nel 1928 la città di Como ha dedicato a Volta il Tempio Voltiano.
Nel 1927 le Regie poste italiane gli dedicano una serie di quattro valori (20, 50 e centesimi, ed 1,25 lire "Onoranze a Volta")
Nel libro L'evoluzione della fisica, pubblicato nel 1938, Albert Einstein attribuisce alla scoperta di Volta un ruolo fondamentale nell'evoluzione della fisica indicandolo come il primo ad aver segnalato “la prima grave difficoltà" contro "l'interpretazione meccanicista della natura".[16]
Nel 1949 le Poste italiane gli dedicano una serie di due valori (20 lire "pila di Volta" e 50 lire "busto di Volta di G. Comoli"), che fu emessa anche dal Territorio Libero di Trieste con la soprastampa AMG-FTT.
Nel 1964 un cratere sulla Luna è stato nominato Volta in suo onore.
Nel 1977 le Poste del Territorio francese degli Afars e degli Issas gli dedicano un valore (75 franchi "Alessandro Volta 1745-1827"). Ottenuta poco dopo l'indipendenza come Repubblica di Gibuti, esemplari del francobollo vengono sovrastampati con la nuova dicitura.
Nel 1983 le Poste sammarinesi gli dedicano un valore (250 lire "Alessandro Volta 1745-1827") all'interno della serie "Pionieri della scienza".
Nel 1984 la Repubblica di San Marino conia una moneta commemorativa (10 lire "Alessandro Volta").
Dal 1984 al 1998 il ritratto di Volta appare sulle banconote italiane da 10.000 lire.
Nel 1989 la centrale termoelettrica Alessandro Volta di Montalto di Castro prende nome da lui.
Nel 1992 le Poste italiane gli dedicano un valore (750 lire "A. Volta") all'interno della serie "Cento anni di radio".
Gli è stato dedicato un asteroide scoperto nel 1995, 8208 Volta[17].
Nel 1999 le Poste italiane gli dedicano un francobollo (€ 1,55 "Alessandro Volta - Bicentenario dell'invenzione della pila")
Nel 2015 viene inaugurato il monumento The Life Electric sul lungomare di Como, dedicato a Volta.
Nel 2015 le Poste delle Isole Salomone gli dedicano un foglietto da quattro valori (ciascuno da 12 dollari) ed un foglietto da un valore singolo (da 40 dollari) per il "270º anniversario di Alessandro Volta".
Gli è stato intitolato il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Pavia dove ha insegnato per diversi anni.
Ogni anno l'Università degli Studi di Pavia assegna all'inizio del ciclo dei dottorati di ricerca la Medaglia Voltiana a prestigiosi fisici del panorama internazionale.[18]
Diverse scuole (soprattutto in Italia) hanno il suo nome

Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere della Legion d'Onore
— 1805
Cavaliere dell'Ordine della Corona Ferrea - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona Ferrea
— 1806
immagine del nastrino non ancora presente
Maestro Generale dei Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis
— 1804 - 1827
immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia Copley
— 1794
Membro della Royal Society - nastrino per uniforme ordinaria
Membro della Royal Society
immagine del nastrino non ancora presente
Membro dell'Istituto di Francia





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Volta#Effetto_Volta

 
Web  Top
130 replies since 17/6/2023, 10:08   3520 views
  Share