IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Inventori italiani

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(((claudio)))
view post Posted on 25/3/2024, 10:08 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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Elio Trenta


Elio Trenta (Città della Pieve, 13 marzo 1913 – Città della Pieve, 26 aprile 1934) è stato un inventore italiano.

Biografia

Elio Trenta nacque a Città della Pieve, in provincia di Perugia, il 13 marzo 1913[1]. Pur non avendo conseguito titoli di studio[2], fu tra i primi inventori a progettare il cambio automatico.
Elio Trenta - Brevetto del cambio automatico

Il suo brevetto di un cambio automatico progressivo di velocità venne presentato, registrato e rilasciato in Italia nel 1932 dal Ministero delle corporazioni - Ufficio delle proprietà intellettuali, con il numero 298415.
Elio Trenta - Attestato di Privativa industriale

Il primo apparecchio di questo tipo era stato inventato nel 1921 dal canadese Alfred Horner Munro che lo brevettò nel 1925[3], tuttavia Elio Trenta fu sicuramente il più giovane fra quanti ebbero questa precoce intuizione.

Trenta presentò la sua invenzione alla FIAT ma senza successo poiché all'epoca l'azienda era interessata ad una stabilità di costi degli autoveicoli. A questo si aggiungeva il fatto che il cambio automatico avrebbe potuto penalizzare la potenza del motore e questo non ne favoriva l'uso in un momento in cui la FIAT, negli anni '30 del Novecento [4], era impegnata nella corsa delle prestazioni che segnava le fortune del mercato dell'auto italiana.
Nei media
La vicenda umana di Elio Trenta è stata raccontata dal regista Marco Tullio Giordana sul quotidiano La Repubblica, anticipando il monologo E.T. L'incredibile storia di Elio Trenta, andato in scena in prima nazionale al Todi festival il 2 settembre 2021 e interpretato da Luigi Diberti con la sceneggiatura di Gianmario Pagano e regia di Francesco Frangipane.





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Pellegrino Turri

Pellegrino Turri (Castelnuovo di Garfagnana, 1765[1] – 1828) è stato un inventore italiano.
Biografia
Pellegrino Turri perfezionò la prima macchina da scrivere inventata a Fivizzano dal Conte Agostino Fantoni nell'anno 1802 e subito operativa per la sorella Anna Carolina Fantoni che era diventata cieca. Forse il Turri era legato alla Contessa Anna Carolina da una relazione sentimentale.[2] Inventò anche la carta carbone[2] al fine di fornire l'inchiostro alla macchina. Non si sa quasi nulla della macchina, ma alcune delle lettere scritte con essa sono arrivate fino a noi. Questa invenzione della prima macchina da scrivere italiana è stata tramandata, anche nel secolo passato, con alcuni travisamenti per cui sembrava che fosse il Pellegrino Turri l'inventore, ma recenti studi prima del professor Loris Jacopo Bononi e poi del ricercatore fivizzanese Rino Barbieri hanno colmato e tolto ogni dubbio a chi spetta il merito di questa invenzione che il libro "Macchine per scrivere" di Cristiano Riciputi e Domenico Scarsello ha chiarito definitivamente. (ISBN 9791220004565).



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Pietro Vassena


Pietro Luigi Vassena (Malgrate, 21 aprile 1897 – Lecco, 21 maggio 1967) è stato un inventore e imprenditore italiano, noto per la realizzazione del batiscafo C3 per l'esplorazione delle profondità marine.

Biografia

Nacque da genitori di umili origini: il padre Luigi gestiva insieme alla moglie, Ancilla Marta Francesca Benasedo, un'osteria in centro al paese di Malgrate. Il percorso scolastico di Vassena fu alquanto breve, iscritto alla scuola elementare fino al terzo anno, iniziò a lavorare come garzone nell'osteria dei genitori. In quei tempi l'area di Lecco era il fulcro dell'industria lariana, Pietro Vassena si fermava di sovente ad osservare l'avanguardia della tecnologia ed il funzionamento dei macchinari, dimostrando grande interesse per la meccanica.

All'età di 18 anni, Vassena fu arruolato nel corpo dei Bersaglieri e durante la prima guerra mondiale venne impiegato come portalettere ciclista. Tornato dal fronte, lavorò presso la ditta Faini dove cominciò ad applicare la sua inventiva a dei macchinari industriali. Sempre per la stessa stessa ditta progettò e realizzò una motocicletta 100cc.[1]

Nel 1926 sposò Ottorina Merli (detta Rina). Nel 1930 sperimentò e brevettò il sistema skivass, una invenzione tecnologico-sportiva a metà strada tra gli sci e la canoa e grazie al quale, diceva il lancio promozionale, "chiunque sarebbe stato in grado di camminare sull'acqua"

La sua bottega creativa si trovava a Malgrate, poi si spostò a Lecco, in via Cavour, dove trascorreva quasi tutte le sue giornate; autore di molte invenzioni e titolare di svariati brevetti, divenne celebre per aver concepito e realizzato il batiscafo C3 col quale il 12 marzo 1948 stabilì ad Argegno l'allora record mondiale di immersione, raggiungendo la profondità di -412 metri.

Dopo la parentesi bellica, nel 1948, l'imprenditore-artista Donnino Rumi affidò a Vassena la progettazione del propulsore per le sue motociclette. Tale motore era un'evoluzione del bicilindrico 2T concepito da Vassena, pochi anni prima, per equipaggiare la "Volpe", una miniauto progettata da Gioachino Colombo e disegnata da Flaminio Bertoni, che all'insaputa dei progettisti si rivelò lo specchietto per allodole di una delle più celebri truffe del secondo dopoguerra.

Nei primi anni cinquanta progettò l'avveniristico Automotoscooter e il Monofaro per la Carniti di Oggiono, cui Vassena aveva ceduto i propri brevetti per motori nautici. Tra questi, il microfuoribordo Elios del 1946, disponibile in una custodia di violino, che determinarono il successo della piccola azienda lecchese, su panorama.it.

Si spense lasciando incompiuto lo sviluppo e la realizzazione di un suo progetto per un motore alimentato a idrogeno.
Invenzioni e brevetti

Le realizzazioni di Vassena che ottennero i migliori risultati commerciali furono in campo motoristico, a partire dal Bicimotore Faini del 1923, pensato per gli ecclesiastici, poi sviluppato in alcuni modelli di motoleggera, sempre con telaio aperto superiormente, prodotti con marchio "Vassena". Durante tutta la sua carriera, Vassena realizzò comunque molti progetti, tra i quali i più importanti sono:

1919-1923 macchina per la costruzione di raggi di bicicletta in serie e bicimotore 100cc[1]
1923-1951 motori fuoribordo 2 e 4 cilindri
1925 motoleggera Vassena n.29
1932 Ski Vass sci galleggianti per camminare sull'acqua
1939 Autargas Vassena montato su Isotta Fraschini
1940 gasogeno Vassena per automazione[2]
1942 torpedo a snorkel "Delfino" presso la ditta Antonio Badoni di Lecco
1944-45 progettazione di una batisfera per ricerche oceaniche
1946 motore bicilindrico per motociclette (poi motore Rumi)
1947 microcar Volpe Alca
1946-1948 batiscafo C.3 Vassena
1949 eliche a cavitazione galvanica
1949 brevetto di candela monoelettrodo ceduto alla MV
1950 sveglia in plexiglas
1950 cambio per biciclette
1950 motore moto Rumi 125
1953 prototipo di moto Carniti "Bersagliera" 200cc e monofaro 150cc
1954 prototipo K2 175cc per R.S.T.
1955 cyclette per velodromo ad inseguimento
1955 marinizzazione del motore della Fiat 500 su commissione FIAT e realizzazione di piede poppiero (partecipò al raid Pavia Venezia)
1956 razzi e bengala multi stadio
1957 polverizzatore URANO
1958 "Grillo Volante"
1959 brevetto per bloccare le lame del trinciapollo
1960 SnowKart
1960 mini bike 150cc e mini snowbike 150cc
1963 motore rotativo ad idrogeno

Riconoscimenti
Nel 1940 fu insignito della laurea honoris causa in Ingegneria dal Politecnico di Milano.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Vassena

 
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