IL FARO DEI SOGNI

Australia

« Older   Newer »
  Share  
(((claudio)))
view post Posted on 8/3/2023, 19:33 by: (((claudio)))     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,904
Reputation:
+1,695

Status:


Cultura: arte. Il Novecento

Nel Novecento, nel periodo fra le due guerre, emerge il nome della pittrice M. Preston (1875-1963). In opposizione al realismo accademico dominante, nel 1938 nasce la Contemporary School, che si ispira all'espressionismo tedesco. Dal 1940 dominano il panorama artistico australiano W. Dobell (1899-1970), R. Drysdale (1912-1981), A. Tucker (1914-1999), A. Boyd (1920-1999) e S. Nolan (1917-1992); quest'ultimo diviene il principale esponente dell'Antipodean Movement, anch'esso ispirato all'espressionismo, che raggiungerà il suo apogeo nel 1960. A questo movimento si lega, per certi versi, anche il surrealismo australiano di James Gleeson (1915-2008), James Cant (1911-1982), Clifford Bayliss (1916-1989), Geoffrey Graham (1911-1986) e Roy de Maistre (1894-1968), molti dei quali espatriarono in Europa o Stati Uniti. In anni più recenti fra i paesaggisti australiani si sono distinti F. Williams, L. French e John Olsen (n. 1928), mentre l'ultima generazione di artisti, abbandonati i temi tradizionali, fa riferimento alle avanguardie statunitensi ed europee, spaziando dall'astrattismo alla pop art a un nuovo forte interesse verso il mondo asiatico. Tra i molti nomi si segnalano Brett Whiteley (1939-1992), tra i leader delle avanguardie australiane, Richard Larter (1929-2014, nato in Inghilterra), uno dei i primi ad aver intrapreso l'utilizzo di media nuovi e non-convenzionali per realizzare le proprie opere, Micheal Johnson (n. 1938), Lindy Lee (n. 1954). Fra coloro che meglio hanno interpretato l'utilizzo dei nuovi strumenti dell'arte contemporanea si segnalano anche R. Dunn (n. 1944) e I. Tillers (n. 1950). Fra i migliori interpreti della fotografia vanno ricordati Harold Cazneaux (1878-1953) e Max Dupain (1911-1992). Anche nella scultura l'Australia ha espresso importanti personalità: Bertram Mackennal (1863-1931), B. Armstrong (n. 1957) e Robert Klippel (1920-2001). Va detto che l'istituzione guida per l'opera di molti di questi artisti resta la National Gallery of Australia, a Canberra, vero punto di riferimento non solo per il continente del Sud Pacifico, ma, ormai, per tutto il mondo dell'arte. L'architettura del sec. XX segue lo stile internazionale. Prima dell'ultima guerra prevale lo stile monumentale classicheggiante, rappresentato soprattutto a Canberra, la capitale federale fondata nel 1927 sulla base di un piano regolatore a reticolo dell'architetto W. Burley Griffin di Chicago. Dopo la guerra, tra gli architetti attivi in Australia si distinsero l'austriaco H. Seidler, discepolo di Gropius, che negli anni Sessanta realizzò l'Australia Square di Sydney e, sulla sua scia, alcuni architetti della Sydney School of Architecture, come Richard Norman Johnson e Peter Muller, dediti a realizzare opere maggiormente attente all'equilibrio ambientale. Di respiro internazionale anche numerosi dei progetti architettonici di impronta high-tech ideati ed eseguiti negli anni più recenti da numerosi studi di architettura. A Sydney merita di essere ricordata la spettacolare struttura a gusci dell'Opera House, del daneseJ. Utzon. Agli inizi degli anni Settanta è stata istituita la Biennale d'Arte di Sydney, che nel 2014 ha celebrato la propria XIX edizione.
Cultura: musica

La musica degli indigeni australiani presenta i caratteri fondamentali di quella cosiddetta primitiva: l'elemento musicale si inserisce in un complesso contesto mitico-rituale, per cui si associa a significati magici assai vari, a cerimonie, a interpretazioni cosmogoniche. La maggior parte del repertorio è destinata all'esecuzione corale monodica, o all'alternanza tra solista e coro: non mancano però forme anche complesse di polifonia. Rispetto ad altre tradizioni primitive è notevole il carattere professionistico che assumono la figura del cantore-esecutore e il virtuosismo che ne può derivare. Tra gli strumenti, oltre quelli a percussione, di cui si riscontra un'ampia varietà, va ricordato il digieridu, sorta di tromba primitiva formata da un tubo di legno diritto e lungo ca. un metro, che normalmente può emettere un solo suono. Ma, come è proprio di altre tradizioni primitive, anche in Australia qualsiasi oggetto può essere usato per produrre suoni. I canti e le danze si suddividono in diverse categorie, in rapporto al tipo di rito cui sono legate: i warrangan sono i canti della terra madre, i giarada canti d'amore, i corroborees, particolarmente importanti, sono ispirati a esperienze della vita quotidiana e possono comprendere allusioni ad animali, fatti naturali, rapporti umani o anche riferirsi all'osservazione di persone e usanze europee. A partire dal 1820 ca. è esistita in Australia anche una vita musicale colta di tipo europeo, in cui sono emerse personalità di valore quali le soprano Dame Nellie Melba (1861-1931) e Dame Joan Sutherland (n. 1926), i compositori Percy Grainger (1882-1961) e David Chesworth (n. 1958) e molti altri. Nel 1956 nasceva l'Australian Opera Company, a Sydney, dove nel 1973 è stata inaugurata a Sydney l'Opera House. Altre importanti istituzioni sono la State Opera of South Australia, l'Opera Queensland, la West Australian Opera.




segue Cultura: teatro

 
Web  Top
25 replies since 18/1/2023, 17:37   1189 views
  Share