IL FARO DEI SOGNI

IL SACRO TERAPEUTICO-SCIAMANICO TRA NEW AGE E NEXT AGE

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(((claudio)))
view post Posted on 14/11/2022, 08:14 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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1.3. Il concetto di Metanetwork

Per comprendere appieno il New Age, nella sua congenita eterogeneità, è essenziale riallacciarci al concetto di Metanetwork ideato da M. Introvigne, agganciatosi all’ipotesi di Jean Vernette, per cui: “La New Age, non è un movimento, ma un network, una rete di piccoli gruppi diversi, ma collegati da alcuni temi, interessi, aspirazioni […]”[71].Leggiamo, in un’intervista allo stesso Introvigne: “Nel senso sociologico del termine il New Age[72] non è un movimento ma è un epifenomeno, una costellazione di gruppi, di idee. Il New Age è, più correttamente, un metanetwork, cioè un network di network. È un network –rete- che mette in collegamento quelli che si occupano di psicologia umanistica o transpersonale con quelli che si occupano di ecologia, con quelli che si occupano di ricerca spirituale, di particolari tecniche di meditazione, di sciamanismo, di filosofia orientale o anche di reincarnazione. Ma non necessariamente le persone all’interno di ogni singolo network aderiscono anche alle posizioni o agli interessi degli altri. Tutti questi network non sono ancora New Age, ma sono delle porte di ingresso sul New Age, che li mette insieme e li fa incontrare. Definirei quindi il New Age come un metanetwork […]”[73].

I networks costituenti uno stesso metanetwork sono giunti elastici, e rifiutano ogni subordinazione gerarchica, tanto che possono avere una struttura interna completamente diversa da quella del metanetwork a cui appartengono. La natura di queste reti è di tipo fluido, mai istituzionalizzata.

Forse il concetto di metanetwork, tra i vari proposti nei recenti studi[74] è quello che meglio descrive la complessità dinamica di tale fenomeno. Esso permette di identificare alcune aree caratteristiche, come la magia, la scienza, la natura, il sacro, il mercato, la salute ed il benessere e molte altre, scomponendole in networks principali e “sottonetworks”. Così, ad esempio, l’area “salute e benessere”, potrebbe risultare formata dai networks: sport, medicina alternativa, alimentazione, vacanze naturiste, bioarchitettura, e, a sua volta, il network “medicina alternativa comprenderebbe alcuni sottonetworks come: la naturopatia[75], l’omeopatia[76], la kinesiologia[77], la medicina ayurvedica[78], la pranoterapia[79], il reiki, lo shiatsu[80], la riflessologia[81], il feldenkrais.

È evidente che l’elenco può essere allungato e modificato in maniere differenti, e se poi si entra all’interno di uno dei tanti sottonetworks, se ne possono incontrare numerosi altri. Naturopatia, comprende, infatti, un grande insieme di pratiche, quali la fitoterapia[82], la floriterapia[83], l’aromaterapia[84], e così via.
II. IL NEOSCIAMANESIMO

2.1. Il ritorno dello Sciamanesimo

Una delle configurazioni più importanti che si possono scorgere nell’ambito del New Age è data dal ritorno dello sciamanesimo, che rappresenta in sé un fenomeno religioso e culturale appartenente ormai di diritto all’antropologia religiosa ed alla storia delle religioni, pur essendo differente la tipologia all’interno della quale esso si iscrive.

Il ruolo di assoluto rilievo che assume la ripresa dello sciamanesimo nel contesto “sacro-terapeutico” delle forme della religiosità nella modernità non è legato tanto alla sua specifica struttura religiosa nel contesto delle sue origini storico-sociali,[85] quanto piuttosto al fatto sconvolgente che esso evoca, e cioè la possibilità (terapeutica e salvifica) di un “viaggio in un altro mondo” (usando un’espressione tipica delle opere del famoso antropologo peruviano Carlos Castaneda). Ciò che affascina la maggior parte dei new agers che si affidano inconsapevolmente a questa tradizione religiosa, in pratica, sono le varie tecniche estatiche e di “trance”, finalizzate al raggiungimento di quella necessaria alterazione della coscienza in grado di permettere il contatto con una dimensione trascendente la realtà umana, per ottenere o eventualmente offrire una cura lenitiva del male – e del limite – umano. (A tal proposito, seguendo l’interpretazione della sociologa francese F. Champion,[86] così come in altri “ritorni” di credenze in filosofie orientali, il neosciamanesimo new age non sarebbe altro che un miscuglio terapeutico di pratiche magiche aventi come scopo quello di trasformare il neosciamano in una sorta di variante di psicoterapeuta,[87] in grado di viaggiare nella dimensione inconscia del malato per estirpare la causa del suo dolore – spirituale o fisico quale esso sia -).

Siamo infatti a proposito concordi con le parole dello studioso italiano A. N. Terrin quando afferma: “È ciò che permette allo sciamano di entrare in contatto con il mondo dell’aldilà che attira ai nostri giorni; è lo stato alterato di coscienza di questi sciamani che affascina e sconvolge. Poi, alla fine, è il miracolo della guarigione delle malattie mentali o fisiche che stupisce;[88] miracolo legato a fattori spirituali indecifrabili, in grado soltanto di dirci della dimestichezza dello sciamano con realtà che restano interdette al comune mortale.”[89]

Così possiamo dire che è proprio sulla spettacolarità e sul successo di un genere di spiritualità come questo che l’ondata mistico-esoterica[90] del New Age sta costruendo una mitologia riplasmata basata in particolar modo sulla cultura dello sciamanesimo. Lo stregone, in questo ambito, costituisce il principale interlocutore del mondo della trascendenza mostrando accuratissime “tecniche d’estasi”[91] in grado di sconfiggere ogni sorta di malattia o di squilibrio psico-somatico, tramite l’impiego di precise simbologie e ritualità, che fanno della sofferenza umana una pura disarmonia dello spirito.[92]

Lo sciamano, attraverso l’impiego di appositi rituali e varie simbologie, funge principalmente da esperto “guaritore” dei mali e delle sofferenze che investono non solo la vita del singolo ma specialmente quella della comunità[93], in cui si considera la malattia come una semplice metafora dello spirito e la sofferenza corporale come una pura disarmonia spirituale.

Il medecine-man viene visto come il primo visionario nella storia religiosa dell’umanità, che riesce finalmente a viaggiare quando desidera tra il mondo dei sensi è la realtà degli spiriti, mettendoli in un “olistico” contatto e impegnandosi a far visitare più da vicino il terreno dell’inconscio collettivo[94], spiritualizzando la malattia e materializzando il mondo delle anime in una fusione generale di tutti gli elementi religiosi, naturali e sovrannaturali. (In questi casi sembra quasi che il metodo scientifico di causa-effetto e di razionalità analitica debba nuovamente venire superato e sostituito da una concezione globale della realtà che si esprime attraverso forze mistiche e magiche).[95]

Le conoscenze storico-religiose che riguardano lo sciamanesimo tradizionale appartengono soprattutto al nostro secolo[96], e si tratta di un materiale enorme a disposizione degli studiosi: si hanno infatti studi concernenti la figura dello sciamano nella comunità, il rapporto fra lo sciamanesimo e la psicologia scientifica novecentesca, l’iniziazione dei futuri medecine-men, le loro vocazioni, i rituali e le sedute, la trance e i voli dell’anima…

Da una serie di lavori immensa come questa ne emerge un quadro abbastanza preciso sia intorno al ruolo dello sciamano sia sulla tradizione religiosa dello sciamanesimo, pur nella difficoltà oggettiva di poter riuscire ad inquadrare in maniera adeguata il fenomeno intero, e specialmente offrire un’interpretazione che sia in consonanza con le esperienze “religiose” senza essere troppo condizionati dalla propria situazione sociale e culturale.[97]

Proprio per tale motivo il discorso sul ritorno dello sciamanesimo nel contesto della cultura religiosa attuale risulta ovviamente assai complesso e delicato, ed è per questo che deve essere analizzato seguendo alcune specifiche linee direttive di percorso.





segue

2.2. Le origini storiche del Neosciamanesimo

 
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