IL FARO DEI SOGNI

IL SACRO TERAPEUTICO-SCIAMANICO TRA NEW AGE E NEXT AGE

« Older   Newer »
  Share  
(((claudio)))
view post Posted on 4/11/2022, 17:16 by: (((claudio)))     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


J.Gordon Melton, pur non essendo in contrasto con l’idea di Hanegraaff, ha invece parlato espressamente di “crisi” del fenomeno, avanzando l’ipotesi della “fine del New Age”,[28] dopo aver analizzato alcuni elementi tuttora oggetto di indagini sociologiche : chiusura di librerie, fine delle pubblicazioni di alcune riviste, distacco da parte degli intellettuali dal marchio “New Age”, crollo dei prezzi di certi articoli terapeutici (pietre, incensi vari, pendoli magici, ma soprattutto dei cristalli, dai quali si è avviata la sua ricerca) che davano da vivere a librai e fornitori inseriti nel metanetwork[29] dei newagers contemporanei.[30]

Alcuni specialisti anglosassoni del New Age,[31] pur apprezzando il punto di partenza di Melton, hanno criticato la dimensione riduttiva della sua tesi, perché relativa solamente ad un campo di indagine (ossia quello sociologico) non estendibile agli altri, né a quello storico e dottrinale né in particolar modo a quello psicologico.

“La crisi del New Age – come infatti scrive Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti del settore – non deriva, peraltro, soltanto dall’eccessiva commercializzazione. Certo quando – come si vede oggi in Italia – la pubblicità si sfoga proponendo non soltanto il libro, il disco, il seminario, ma anche il golfino, la scopa e perfino la birra del New Age è normale che qualcuno si chieda se l’etichetta ha ancora un senso compiuto. Ma la “crisi” ha anche una radice più profonda.

Dal punto di vista della storia e della sociologia delle religioni il New Age era, tecnicamente, un movimento millenarista che annunciava un’età dell’oro. I millenarismi sono tradizionalmente distinti in premillenarismi (o millenarisni pessimisti), che vedono il mondo andare di male in peggio fino a una catastrofe finale da cui emerge un millennio di pace solo grazie all’intervento diretto e soprannaturale di Dio; e postmillenarismi (o millenarismi ottimistici), in cui l’età dell’oro viene instaurata al termine di sforzi progressivi dell’umanità che fanno andare il mondo di bene in meglio.” [32]

Introvigne continua poi citando la proposta di Catherine Wessinger[33] di parlare di “millenarismo progressista o catastrofico”, il primo concepito come sorta di disagio del presente eliminabile in un vago futuro utopico, il secondo, meno esposto alla smentita degli avvenimenti, come previsione di logiche sventure spesso facilmente avverabili.

Stando così le cose, a tutti sembra che il millenarismo progressista “New Age” sia miseramente fallito. L’armonia universale tanto agognata e ricercata dallo spirito individualista del vero newager appare ancora molto lontana, e non sembra in procinto di realizzarsi. La ricerca del perfezionamento e dell’esaltazione dell’uomo, alla base di questa corrente pseudo-culturale, non è riuscita a raggiungere l’esito che molti si attendevano.

Melton aveva affermato[34] che il dubbio riguardo all’avvento di una nuova età di consapevolezza e di crescita spirituale era stato dissipato con il riferimento al channeling e alle presenze che in esso si rendevano manifeste,[35] grandi saggi, guru spirituali, addirittura extraterrestri comunicanti da una sfera più elevata di consapevolezza spirituale, in grado di predire un futuro migliore all’umanità (o forse solo a chi loro si accostava tramite consumati riti medianici e ripetitive sedute spiritiche).

Il channeling, secondo Introvigne solo un termine nuovo per indicare nient’altro che una banale riattualizzazione dello spiritismo ottocentesco,[36] promuoveva (e promuove anche adesso, basta sfogliare riviste come Fate, Prediction, Vision du Future, pubblicate rispettivamente in America, in Inghilterra ed in Francia) una rinascita cosmica e l’attesa di un mondo paradisiaco all’insegna di una solidarietà universale, perfettamente in linea con le antiche profezie di Kardec autore nel 1857 del Libro degli Spiriti.[37] Questa forma post-moderna di spiritismo, “ha posto nuova enfasi sulle facoltà medianiche […] e (citando alcuni esempi) ha annoverato fra i propri protagonisti “canalizzatori” come Jane Roberts (1929-1984, pseudonimo di Jane Butts), che affermava di scrivere libri contenenti gli insegnamenti di un’entità che porta il nome di Seth, e J. Z. Knight, che sostiene di “canalizzare” un maestro vecchio di trentacinquemila anni chiamato Ramtha. Un altro “canalizzatore” emerso negli ultimi decenni è Elizabeth Claire Prophet, della Chiesa Universale e Trionfante, che “canalizza” i messaggi di maestri misteriosi come Saint-Germain. Ella insegna anche la reincarnazione, particolarmente popolare in Brasile, che non solo conta il numero maggiore di persone che credono in questo fenomeno, ma anche di seguaci dello spiritismo reincarnazionista nella formulazione di Kardec.”[38]

Ora che invece, alle soglie del Duemila, nemmeno i medium (o “canalizzatori” ) più incalliti osano formulare nuove ipotesi di rinnovamento cosmico, si assiste ad una sorta di regressione e, soprattutto, di riadattamento di vecchi temi millenaristici ad una più individualistica speranza soggettiva di rinascita spirituale.

L’idea centrale del millenarismo acquariano, scrive Jean Vernette,[39] era che, alla vigilia del 2000, l’umanità stava entrando in un’era nuova, di presa di coscienza spirituale a livello planetario, di armonia e di luce. Doveva realizzarsi, così come sostenevano alcuni, la seconda venuta di Cristo, le cui energie sarebbero state già in azione tra noi, in seno alle molteplici ricerche spirituali e a numerosi gruppi religiosi.

Ma il fatto è che, credendo o no ad entità di vario tipo, ad un’energia cosmica ripiena di presenze spiritiche angeliche o diaboliche indirizzate all’uomo per definirgli un suo potenziale futuro, dalla nascita del fenomeno “New Age”[40] agli inizi degli anni ’60 ad ora vaghi cambiamenti in positivo non sembra ve ne siano stati[41]: come ogni forma di profezia progressista di millenarismo, anche la Nuova Era ha subito i traumi dell’impatto col reale, con le crisi, le guerre etniche, le malattie, la povertà, con, insomma, la concreta sofferenza umana e la realtà “ontologica”[42] del male.

Il tanto agognato cambiamento non è avvenuto, la crisi della religiosità istituzionale che doveva smuovere le fondamenta dell’intero sistema delle religioni storiche, rappresenta ancora solo una speranza per la rete dei newagers, che già adesso incominciano dall’interno del fenomeno stesso (basta sfogliare Olis la rivista culturale italiana più in voga del New Age) a processarlo, bollandolo come “terapia sbagliata per un malessere reale.”[43]

I maggiori studiosi contemporanei del fenomeno “New Age” si stanno anche interrogando sui possibili esiti di questa crisi; Introvigne afferma che essi possono attualmente essere i più diversi (e ancora non pienamente afferrabili): “Se sul piano individuale si va dalla riscoperta delle religioni tradizionali al suicidio (è il caso di Heaven’s Gate, il culto dei dischi volanti protagonista del suicidio collettivo di Rancho Santa Fe nel marzo del 1997), o se, venuto meno il network, si può assistere alla nascita di movimenti di fuga (Damanhur, ad esempio, rappresenta uno stile di vita già post-New Age, così come la Scuola di Illuminazione Ramtha a Yelms, Washington) che organizzano le idee del New Age in strutture, gerarchie, comunità, per la maggioranza dei new ager al New Age si sostituisce gradatamente un nuovo fenomeno – se si vuole, una nuova fase nello stesso fenomeno – chiamato con una varietà di nomi fra cui si va affermando “Next Age”.[44]





segue 1.2. Il Next Age

 
Web  Top
14 replies since 29/10/2022, 09:43   2741 views
  Share